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    Home»Costume e società»CRONACA DI UN GIORNO NON QUALUNQUE
    Costume e società

    CRONACA DI UN GIORNO NON QUALUNQUE

    Rossana RossiBy Rossana Rossi12/05/2016Updated:12/05/2016Nessun commento8 Mins Read
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    Svegliarsi un giorno che pensi sia uno qualunque e ritrovarti invece a constatare che tutto intorno a te ha fatto e sta facendo 100 passi indietro. Uno solo avanti. Beh, leggete e giudicate voi stesse.

    TRA SERIO E FACETO

    Svegliarsi un giorno che pensi sia uno qualunque e ritrovarti invece a constatare che tutto intorno a te ha fatto e sta facendo 100 passi indietro. Uno solo avanti. Beh, leggete e giudicate voi stesse.

    Receptionist neo assunta alla Pwc (PricewaterhouseCoopers, una delle potentissime “big four” ) nella sede di Londra si presenta con scarpe basse invece che con tacco 10 e viene rispedita a casa, licenziata su due tacchi. Tutto regolare, la legge inglese lo consente. Il datore di lavoro ti può imporre il look ( e fino a qui capiamo, jeans e T shirt strappati ad es. non sarebbero appropriati all’ingresso della Pwc ), incluso quello da velina o per meglio dire da escort, perché è evidente che una Receptionist per loro ha la sola funzione di sculettare come “una di quelle “ e far capire da subito a chi entra in sede che ogni business man lì dentro riceverà attenzioni particolari e potrà chiedere ogni cosa : revisioni di bilancio falsate, operazioni truffa, sesso orale e pratiche varie come un’orgia da Babilonia.

    Del resto Londra è per tre quarti di proprietà della finanza fatta con denaro degli Arabi, ecchecavoli, hanno pure eletto un sindaco che la stampa ci ha raccontato essere mussulmano, progressista, femminista e sostenitore dei diritti civili. Diritti civili di chi?
    Temo che questo “ futuro” Britannico sia una nuova maschera del passato, quello secolare, ancor prima delle suffraggette, dear girls.

    Cambio pagina. Italia. I sondaggi per le prossime Amministrative danno tutti una super crescita a livello nazionale del M5S, i duri – puri – giustizialisti che “ tutto è una cloaca in questo Paese ed è tutta colpa di Renzi, del suo Governo e del Pd. A casa, si dimettano sono tutti ladri e corrotti”. Vabbé, non entro in merito e capisco che le campagne elettorali sono per i più vere e proprie guerre da combattere senza alcuna etica e senza onore, paga se gli elettori sono parimenti privi di valori e intrisi di rabbia al punto tale che solo vedere subito scorrere il sangue del nemico per strada dà loro una certa soddisfazione, ma .. possibile, mi dico, che nessuno di questi elettori rifletta un solo istante sul fatto che il numero di Sindaci M5s già in carica si conti sulle dita e che siamo già, in soli uno-due anni di presenza del Movimento, a quota 4 indagati ?? Una percentuale da vero strabiliante record, e non si dimettono, anzi, dichiarano che per loro sono “ solo atti dovuti” !! Lo dichiarano loro, non i magistrati. Quindi, la legge NON è uguale per tutti secondo il M5s, invocano per gli altri indagati “dimettiti subito, vai in galera” e per i loro .. ma no, la magistratura scherza e li indaga solo perché punge vaghezza, ma siccome loro sono duri e puri ( ma quelli non erano i Leghisti? ) allora hanno diritto di restare tranquilli al posto loro. Mah. C’è una notevole somiglianza con quanto ho letto sul periodo del fascio (non ero ancora nata), ma, sempre da quanto ho letto, il Benito nazionale aveva, nonostante tutto, almeno qualche qualità e argomento in più.

    Nuova pagina, sempre Italia. Finalmente un passo avanti, con decenni di ritardo e dopo esser stati pure sanzionati per anni ( sanzioni = soldi, tanti, buttati ) finalmente anche il provvedimento applicativo e il DDL Cirinnà sulle unioni civili e convivenze di fatto è stato approvato, così è diventato Legge. Dopo due anni di discussioni tra tutti i partiti nelle Commissioni dedicate, dopo miriadi di emendamenti discussi, modifiche ( anche del cavolo, certo) apportate per trovare , come impone la democrazia, un accordo di maggioranza sul testo definitivo che era comunque già stato approvato i primi di marzo di quest’anno. Ci ricordiamo tutte le tre settimane in cui non si parlava d’altro, o no? Beh, l’iter legislativo italiano è veramente di una complessità e lentezza impressionante, di norma se tra noi raggiungiamo un accordo anche se poi andiamo a firmare dopo un paio di mesi non ce lo rimangiamo, non rimettiamo in discussione. Ma i nostri politici, va detto, fanno così schifo e sono così senza onore da tentare lo sgambetto e l’imboscata e il ribaltare la frittata che il Governo, avendo mangiato la foglia, ha dovuto mettere la fiducia sul provvedimento, per far votare l’applicazione e la Legge così come approvata nei mesi scorsi. Apriti Cielo, vomitarium di dichiarazioni sulla mancanza di dibattito democratico.. che coraggio, che faccia come il didietro FI, M5s & co. Ma se a questo siamo abituati (ahinoi, io non riesco ad abituarmi a queste modalità bugiarde fino al midollo che negano l’evidenza più lampante e che non si curano minimamente del danno causato – causabile a milioni di persone pur di abbattere l’avversario), registriamo invece una novità pessima e pericolosa proveniente dalla Chiesa e dalla società civile: la minaccia, in puro stile mafioso. Che siano organizzazioni Cattoliche e Vescovi a pronunciarle fa venire i brividi, eppure è successo. Il portavoce del gruppo Family Day , i Vescovi (quelli che evidentemente pure aborrono Papa Francesco) e, per altri motivi ma con lo stesso tempismo, De Magistris.

    Italia = Mafia, pizza e mandolino. Mandolino non saprei, mi pare superato. Mafia, pizza e megafono sono però obiettivamente dilaganti in queste settimane. W la pizza, comunque.

    Stanca e schifata di cotanto “ pessimo futuro” sulle pagine stampate e in rete, mi metto a chiacchierare con un ragazzo che ben conosco e che potrei considerare come un figlio.
    Ogni madre ( e padre ) ne sarebbe orgogliosa. Ha 25 anni, è un giovane e brillante imprenditore in forte ascesa perché ha iniziato col classico “ lavoretto” molti anni fa e poi a 22 anni ha fondato la Srl con l’amico storico e mentre ancora stava all’università ( si è laureato nel frattempo) è uscito dalla casa paterna, si è dato un gran da fare nelle relazioni , ha acquisito clienti importanti ed ora tutto va a gonfie vele. Aggiungiamo che si presenta un bene, ha modi gentili e garbati, è un gran bel ragazzo ed ha la testa sulle spalle. Una gran quantità di belle e bellissime figliole gli ronzano intorno e gli fanno il filo. Modelle, studentesse, aspiranti attrici e fanciulle blasonate delle “ famiglie bene”. Io chiedo e lui tranquillo mi racconta. Non è un farfallone, è affettivo, tendenzialmente un fedele anche se a volte “si distrae” di fronte alle avances delle tante super gnocche dell’Est da copertina che lo tempestano di messaggini ad ogni ora. La sua ragazza è Russa, ma adesso c’è una Ceca che lo prende molto e un’Olandese che lo stuzzica in continuazione.. E le italiane, chiedo? Mai e poi mai più, mi dice fermamente convinto. Sono tutte aggressive, pretenziose, non lasciano spazio neppure quando stai lavorando, sono tossiche, asfissianti, mai contente. Si sentono tutte principesse, a loro tutto è dovuto e manco ti dicono grazie se fai qualcosa per loro. Non si accorgono proprio di volerti trattare come uno zerbino, pensano di avere solo diritti e che l’uomo debba essere unicamente al loro servizio. Le straniere sono altra cosa, più mature, più supportive, più comprensive e con molti più valori e rispetto di quelli dell’altro. Io non avrò mai più neanche una storiella con ragazze italiane, tantomeno con quelle “ bene” del nord Italia ( qualche rarissima del Sud magari si salva ancora, ma per poco tempo), quelle di Milano, poi, “ sono la razza peggiore “. Scusa, Rossana, non mi riferisco ovviamente a te e alle donne della tua generazione ( comunque pure tu già sei un’eccezione per quanto vedo tra le madri dei miei amici), scusa la definizione ma .. sono veramente così stereotipate, tutte uguali, tutte pretenziose pronte a mordere e comandare a bacchetta che mi fanno orrore e le tengo ben alla larga.
    Ecco. Finale col botto: quanto abbiamo sbagliato nell’educare o nel non educare le nostre figlie?
    Non ha detto che preferisce le straniere perché sono molto più gnocche (quelle che conosce lui sono davvero tutte esteticamente molto al di sopra della media italiana) o perché sono più facili da portare a letto senza storie o altre cavolate da maschietto di simil natura, ha detto in sintesi che le straniere hanno più valori e più rispetto dell’altro. E che le nostre ragazze sono, in pratica, come iene piene di sé. Anche se sicuramente ha esagerato resta il fatto che questa è la sua percezione ( condivisa dagli amici suoi più cari, mi diceva). Trattasi di un ragazzo di rare qualità, uno di quelli che le madri italiane recluterebbero subito come potenziale futuro consorte della figlia, uno di quelli del gruppetto “bravi ragazzi che si meritano una vita di successo”.

    Allora, in tutto questo in questo giorno colgo un segnale. Soffriamo di strabismo patologico e inversioni temporali. Dove c’è apparenza di nuovo e di futuro c’è invece il ritorno al passato e persino all’arcaico. Dove lamentiamo non abbastanza modernità e futuro abbiamo invece oltrepassato il limite e c’è bisogno di un sano recupero di equilibrio e valori considerati del passato.
    Forse è ora di riflettere un poco di più. Pacatamente. Per il nostro bene. Aprendosi a punti di vista non stereotipati e non imposti dalla smania di un futuro che potremmo scoprire ben diverso da quello idealmente immaginato.

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    Rossana Rossi

    Una creativa a tutto campo, con solido background professionale in area marketing e comunicazione, brand & image building. Dal 1985 si occupa di marketing e comunicazione integrata Media -PR -Ufficio Stampa, dirigendo e coordinando al contempo, in qualità di Direttore Operativo, anche i reparti creativi e produzione in Agenzia. Gestisce e pianifica personalmente le iniziative delle aziende clienti dei settori arredamento, moda, food&beverage e cosmesi, dalla piccola-media impresa al grande gruppo multinazionale. Nel 2005 inizia la sua attività in proprio con una formula singolare, scegliendo di lavorare come una “house agency” per poche selezionate aziende e solo a progetti che ritiene professionalmente condivisibili. Nel 2009 le viene affidato l’incarico di un progetto integrale di creazione e lancio di un nuovo brand di accessori e complementi d’arredo. Da allora affianca alla propria usuale attività il ruolo di consulente Marketing & Creative Director.Nel 2013, per puro divertissement, idea e sviluppa , in collaborazione col designer Giampietro Tonetti , il progetto ITWEET – The Expressive Design.

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Appunti di viaggio.

Di Alfredo Centofanti

Bari. La città vecchia è un labirinto di vie che raccontano infinite storie. Inarrestabile è il vociare degli abitanti nel dialetto locale, dei tanti turisti stranieri, dei pellegrini che da secoli vengono qui per venerare San Nicola, amato tanto dai cattolici quanto dagli ortodossi.
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    Luana Sciamanna è un’avvocata penalista nata a Luana Sciamanna è un’avvocata penalista nata a Genzano di Roma nel 1978 e vive ad Ariccia. È esperta di violenza di genere e relazioni abusive, e collabora con i centri antiviolenza dei Castelli Romani, fornendo consulenza e assistenza legale alle donne vittime di violenza. È anche docente per la Regione Lazio nella formazione degli operatori della rete antiviolenza territoriale, e fondatrice e Presidente dell’associazione di promozione sociale “Crisalide Donne per le Donne”, che si occupa di consapevolezza ed empowerment femminile.

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