Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Fino alle Montagne
    • Musica con vista 2025
    • Donne di pace e di guerra
    • Non siamo sole
    • La solitudine dei non amati
    • Monia Romanelli artista, pittrice, stilista, curatrice di mostre e poetessa
    • LADRI E LADRUNCOLI
    • L’amico fedele
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Fino alle Montagne

      By Dols12/06/20250
      Recent

      Fino alle Montagne

      12/06/2025

      Musica con vista 2025

      10/06/2025

      Donne di pace e di guerra

      09/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Pari opportunità»Le donne possono anche morire
    Pari opportunità

    Le donne possono anche morire

    Maria Cristina Paselli lifecoachBy Maria Cristina Paselli lifecoach17/09/2014Updated:23/09/20142 commenti3 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    donna-violenza-stalking
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Ancora e ancora e ancora donne come oggetti da amare, possedere, esibire, desiderare ed eliminare senza problemi come si fa con bambole vecchie o rotte se non corrispondono più all’imperativo del desiderio maschile.

    Quanto tempo dovrà passare perché ci sia il rispetto per la ricchezza che nasce dalla diversità dei generi, perché le donne possano non temere i ricatti e le minacce di compagni, mariti, fratelli o fidanzati e possano agire libere dai vincoli, creati da imprinting  educativi eccessivamente maschilisti?

    Troppo spesso la donna s’identifica alla figura di suddita consapevole e gratificata dall’essere “la bella scemotta” esibita come trofeo e considerata “ meglio se non troppo intelligente, se non rompiscatole, ma ideale se carina, gentile,dolce e docile come un soprammobile” tanto è stata creata solo per  procreare e sollazzare, travestita da coniglietta dolce e sensuale alla cene d’addio al celibato o nei privé delle alcove.

    L’accanimento e le violenze nascono il più delle volte dalla non accettazione dell’abbandono, da  separazioni non condivise, dalla cessata appartenenza ad una famiglia, ad un gruppo, ad un’etnia e hanno origini simili: la supremazia del ruolo maschile sulla figura femminile, il potere che i più attribuiscono a padri,  mariti, fidanzati, tanto rispettosi, affabili e carini da non destare alcun sospetto che però non possono tollerare di essere traditi o lasciati per qualche maschio rivale o semplicemente perché la compagna sceglie di condurre una vita da single al di là delle dipendenze e diventano crudeli carnefici.

    Entra in gioco il ruolo, l’onore da mantenere e da difendere fino alla morte perché non si può accettare che una moglie possa preferire andarsene, abbandonare il suo antico ruolo, le abitudini costituite, ecco che scatta la punizione feroce, l’acido, lo stalking, il ricatto e la minaccia fino al femminicidio, fino a gettarla la traditrice dal settimo piano, buttata via come oggetto indesiderato.

    Non troppo tempo fa le ribelli si arrostivano sul rogo senza troppi complimenti o  si eliminavano con processi sommari decisi da tribunali maschili se manifestavano una cultura medica o di guarigione, se si ribellavano al potere dominante. Le giovani erano costrette a matrimoni forzati e riparatori se solo si macchiavano della colpa di restare incinte senza avere una storia ufficiale approvata dalla famiglia d’origine.

    Ancora una volta oggi non a tutte le donne viene data la possibilità di decidere, scegliere, cambiare, evolvere, conoscere, vivere pienamente.

    Se sei femmina ti si chiede sempre più di mostrare capacità superiori a quelle dei maschi nel raggiungere posizioni sociali importanti se non si fa ricorso alle ben  più veloci e facili carriere di letto decise dall’ uomo .

    E gli uomini? Tre su dieci non condannano la violenza sulla donna anzi credono che sia lei, in qualche modo, la responsabile delle aggressioni da parte dell’uomo.

    L’orientamento  emerge da uno studio effettuato dall’Associazione Europea Eurodap.

    Il sondaggio rivela anche che sette uomini su dieci considerano il tradimento della donna molto più grave di quello maschile e giudicano in modo assolutamente negativo le donne che indossano abiti provocanti. Pur condannando  le aggressioni, pensano però che le donne maltrattate abbiano sicuramente agito in un qualche modo provocatorio tanto da scatenare la furia e la reazione di violenza.

    Questo fa capire quanta strada ci sia ancora da fare…

     

     

     

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Maria Cristina Paselli lifecoach
    • Facebook

    Specializzata in Scienze d’Azienda, Gestione di Risorse Umane, lavora da tempo nei settori dell’Alta Formazione per Manager, nel Coaching, nella Comunicazione Positiva, Marketing, Creazione di Team Leader, Immagine Personale, Leadership Aziendale e nella Selezione di Personale Hight Level. Collabora con Province e Regioni per Corsi di Avvio e Formazione all’ Imprenditoria . Consulente di Aziende Private ed Enti Pubblici per Attività di Organizzazione, Management, Aggiornamento professionale, Progettazione, Formazione sul Lavoro ed Orientamento. Ha pubblicato testi sulla Formazione, l’Inserimento e il Ricollocamento di donne, adolescenti difficili, adulti e categorie ritenute socialmente deboli. Ha realizzato la sceneggiatura di Performance teatrali al termine di Corsi di Autostima. Ha progettato e diretto Programmi di Prevenzione e Mantenimento del Benessere Psicofisico in Centri di Cura, collaborando con specialisti e terapisti orientali, sia in Veneto che in Toscana.

    Related Posts

    Nutrirsi è anche comunicare

    26/05/2025

    Il cognome materno è una questione politica

    07/04/2025

    Oltre il conflitto di genere: la strada verso l’equità

    25/03/2025

    2 commenti

    1. Iole Natoli on 17/09/2014 11:13

      “L’accanimento e le violenze nascono il più delle volte dalla non accettazione dell’abbandono”.
Condivido il contenuto dell’articolo ma vorrei attrarre l’attenzione su un punto. Su questi accadimenti influisce anche l’uso di un termine linguistico improprio qual è quello consueto di “abbandono”. Abbandono e non separazione. Perché? Separazione indica un semplice distacco e un “ognuno per la sua strada”, “abbandono” ha una connotazione diversa. Include in sé il significato di un’unità a due teste che non dovrebbe essere scissa, di colpa da parte di colui o colei che chiude il rapporto, di commiserazione nei confronti dell’elemento non consenziente, che viene “abbandonato” ovvero lasciato solo e inerme nel deserto della vita. Finché non useremo le legittime armi del linguaggio per stanare gli stereotipi culturali ovunque essi si annidino e operino, non riusciremo a liberare la misogina “cultura” corrente dalla sua vocazione femminicida.

      Reply
    2. caterina-torre-hp
      Caterina Della Torre on 17/09/2014 11:21

      E’ vero, il linguaggio è lo secchio della società.

      Reply
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-20 https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-2025/
    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Post su Instagram 18090652831721010 Post su Instagram 18090652831721010
    Post su Instagram 18048668675601778 Post su Instagram 18048668675601778
    Post su Instagram 17876335017241317 Post su Instagram 17876335017241317
    Post su Instagram 18063607010115356 Post su Instagram 18063607010115356
    De bello a Gresart De bello a Gresart
    Post su Instagram 18117014455479037 Post su Instagram 18117014455479037
    Post su Instagram 18227739895291385 Post su Instagram 18227739895291385
    Recensione di Adriana Moltedo Recensione di Adriana Moltedo
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Post su Instagram 17959636775930644 Post su Instagram 17959636775930644
    Ho visitato di recente la bellissima mostra Un alt Ho visitato di recente la bellissima mostra Un altro sguardo Opere dalla Collezione Gemma De Angelis Testa a Villa Panza, (Varese). aperta al pubblico dall’11 aprile al 12 ottobre 2025 che rappresenta l’inaugurazione di un ciclo espositivo dedicato al tema del collezionismo come espressione di un pensiero e strumento di indagine del presen

https://www.dols.it/2025/05/26/un-altro-sguardo-e-gemma-de-angelis-testa/
    Pianocity con Chiara Schmidt Pianocity con Chiara Schmidt
    YUKINORI YANAGI ICARUS 27.03 – 27.07.2025 mostr YUKINORI YANAGI
ICARUS

27.03 – 27.07.2025
mostra in corso – navate
    Post su Instagram 18278106160281511 Post su Instagram 18278106160281511
    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK