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    Dol's Magazine
    Home»Pari opportunità»Parigi val bene una donna!
    Pari opportunità

    Parigi val bene una donna!

    DolsBy Dols26/03/2014Updated:09/07/2014Nessun commento4 Mins Read
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    marine-le-pen
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    Vittoria inaspettata di una donna alle amministrative francesi: Marine Le Pen anche se a contendersi la vittoria erano in tre.

    Sfide così incuriosiscono, entusiasmano, coinvolgono. Soprattutto fanno riflettere.
    Il riferimento è all’esito non tanto inaspettato delle elezioni amministrative francesi, dove le donne hanno davvero trionfato.
    Se a Lille la socialista Martine Aubry è riuscita ad aggiudicarsi la prima tappa nella corsa alla carica di primo cittadino locale con il 34% dei voti (nella volata finale dovrà vedersela con i candidati di destra e di estrema destra), a Parigi il ballottaggio è invece tutto al femminile.
    Per la poltrona di sindaco si scontreranno infatti due donne molto diverse tra loro ma con un fermo obiettivo comune: restituire la Ville Lumière alla suo antico splendore.

    E se l’algida 41enne di origine polacca Nathalie Kosciusko-Morizet – esponente dell’UMP e attualmente al 35% delle preferenze – non ha nascosto la priorità assoluta di “rimettere la cultura (che in città occupa il 10% della forza lavoro) al centro della capitale, perché sta perdendo la sua centralità sul piano internazionale”, la socialista andalusa Jean-Marc-Germain-le-mari-d-Anne-Hidalgo_article_landscape_pm_v8Anne Hidalgo, classe 1959 e forte favorita con il 37% dei consensi insiste sul principio in base al quale “la cultura è un vettore di dinamismo economico, di innovazione e di legami sociali”. Nel desiderio condiviso di “valorizzare la nostra memoria comune” è implicito il tentativo di riposizionare Parigi nel dovuto ambito del network che, a quanto pare, includerebbe grandi metropoli culturalmente elevate a livello globale del calibro di New York, Londra, Delhi, Sao Paulo.
    Nessun accenno a Roma, purtroppo. Che tra l’altro è l’unica città gemellata con Parigi.
    Nulla però avviene per caso: e anche su questo dovremmo porci qualche interrogativo.
    E’ davvero la prima volta nella storia della République che la poltrona all’Hotel De Ville verrà al di là di ogni ragionevole dubbio occupata da un’esponente del sesso femminile e la lotta si prospetta quindi agguerritissima e al tempo stesso altamente appassionante.

    E non è la sola in atto. In tutta la Francia sta in effetti trionfando anche un’altra temutissima virago, Marine Le Pen. Il suo Fronte nazionale ha infatti primeggiato nel Sud del paese, conquistando il primo posto in località del tutto imprevedibili. Sul piano nazionale strappa il 5% dei voti: un risultato tutt’altro che trascurabile, visto che le candidature Nathalie Kosciusko-Morizet-480x308di esponenti dell’estrema destra hanno interessato solo 600 comuni sugli oltre 36mila coinvolti.
    “E’ una vittoria straordinaria” , ha subito esordito Le Pen. “Oggi i francesi si sono ripresi la loro libertà. Socialisti e destra UMP? Per noi non cambia niente, non ci alleiamo con nessuno. L’uno e l’altro fanno la stessa politica, le stesse cose”.
    Un successo davvero schiacciante, quello di Marine. Un successo che suo padre Jean-Marie, nella sua lunga carriera politica, ha sognato invano senza mai riuscire a concretizzare.
    Lei invece ce l’ha fatta e dopo l’avventura delle elezioni amministrative si prepara ad affrontare la battaglia campale delle consultazioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Dove si augura di stravincere caricando l’onda spiccatamente antieuropeista che si sta espandendo un po’ ovunque in seno all’Ue.

    Sebbene non abbia molte chances di conquistare l’alloro vero e proprio, almeno in termini percentuali, è indubbio che il suo messaggio abbia già in qualche modo inciso profondamente le coscienze popolari d’oltralpe. Da alcuni sondaggi è persino emerso che indipendentemente dalle singole scelte compiute alle urne, i francesi sembrano interessati alla figura di Marin Le Pen. Forse per la sua carica travolgente, forse perché è in grado di parlare alle masse con il cipiglio di chi sa quali tasti sfiorare per risvegliare il risentimento generale che serpeggia in Francia così come in altre zone d’Europa. Fatto sta che ora il “fenomeno” Marine ha largamente superato i confini nazionali , tanto che di lei si occupano anche i maggiori quotidiani esteri.

    Probabilmente ciò che in Italia stupirà maggiormente (qualcuno alzerà sdegnosamente il sopracciglio) resta il fatto che sia una donna.
    Eppure dovrebbe essere noto quanto, in merito alla parità di genere, la legge francese sia decisamente più pregredita rispetto a quella nostrana.
    E’ del 23 luglio 2008 l’emendamento costituzionale che modifica l’articolo 1 della Costituzione (risalente al 4 ottobre 1958) in questi termini: “La legge riconosce alle donne e agli uomini il medesimo diritto di accesso ai mandati elettorali, alle cariche elettive, alle responsabilità professionali nonché sociali”.

    E mentre la Francia resta il primo paese al mondo dotato di una legislazione mirata a garantire nero su bianco (verba volant, scripta manent, dicevano gli antichi) pari dignità politica a entrambi i sessi, l’Italia può come al solito limitarsi a osservare, da spettatrice passiva. E magari sforzarsi di assimilare elementi utili per riuscire a compiere, finalmente,
    qualche umile, timido passo in avanti.

    marine Le pen
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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
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    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

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    Cherasco Cherasco
    CHERASCO PIEMONTE CHERASCO PIEMONTE
    Tra pregiudizi di genere e grande determinazione Tra pregiudizi di genere e grande determinazione

Cambiare vita, dare spazio ai propri desideri e fare quello che davvero ci piace è il sogno di molti,
ma realtà per pochi. Lo conferma l’analisi di Hays Italia in collaborazione con Serenis, il 40% degli
intervistati non è per nulla contento della propria condizione lavorativa e il 60% pensa con
regolarità a un cambio radicale della propria esistenza.

https://www.dols.it/2025/04/16/francesca-rizzo-imprenditrice-di-successo-a-bali/
    Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni con mia cugina, che vive in Germania. Lei è alevita e ha sposato un ragazzo sunnita originario di Erzurum. Eppure, nonostante entrambi appartengano al popolo curdo, le differenze religiose sono bastate a creare muri. La famiglia del marito fatica ad accettarla, ritenendo gli aleviti culturalmente ed eticamente inferiori. Questo mi ha portato a riflettere su una dinamica universale: la tendenza dell’essere umano a costruire confini invisibili, a classificare, separare, giudicare.

Quante volte, da immigrati, ci siamo sentiti dire: “Se tutti fossero come voi, così integrati, sarebbe diverso”? Quante volte il nostro valore è stato misurato in base alla capacità di adattarci, di “assomigliare” alla cultura dominante? Ma questa non è una dinamica esclusiva delle migrazioni o della religione. Ovunque, gruppi diversi si osservano con sospetto. Il “diverso” fa paura.

Se ci spostassimo in un villaggio del Togo, del Senegal, del Congo, del Tibet, della Birmania o del Perù, troveremmo le stesse dinamiche: anche all’interno della stessa etnia, le tribù si guardano con diffidenza. Come se l’altro fosse meno degno, meno umano. È un istinto antico, quasi animale, nato dal bisogno di proteggere il proprio spazio. Ma qui nasce il paradosso: gli animali conoscono il proprio territorio e lo rispettano. Noi esseri umani, invece, non facciamo altro che invadere, appropriandoci, giudicando, alimentando paure e pregiudizi grandi come montagne.
https://www.dols.it/2025/04/16/pregiudizi-paura-e-confini-invisibili-il-difficile-cammino-dellumanita-verso-laccettazione/

⸻
    Regia di Guido Chiesa Prodotto da Iginio Straffi e Regia di Guido Chiesa
Prodotto da Iginio Straffi e Alessandro Usai
Con Micaela Ramazzotti, Edoardo Leo, Gloria Harvey, Andrea Pisani, Anna Bonaiuto
Al cinema dal 17 aprile
https://www.dols.it/2025/04/15/30-notti-con-il-mio-ex/
    https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-mil https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-milano-al-pac-con-body-of-evidence/

E’ la prima ampia mostra personale in Italia dell’artista iraniana; che attraverso le sue opere filmiche e fotografiche esplora le rappresentazioni identitarie del femminile e del maschile nella sua cultura.
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