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    Home»Costume e società»Cultura»Tinta, una scrittrice, un’artista innovativa.
    Cultura

    Tinta, una scrittrice, un’artista innovativa.

    DolsBy Dols06/03/2014Updated:12/07/2014Nessun commento9 Mins Read
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    tinta
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    Tinta, una donna fuori delle righe.

    Tinta, il personaggio Tinta intendo, perché è uno pseudonimo, nasce per caso nel 2006, da una sfida raccolta.  L’uomo che è stato il suo “Muso ispiratore” le propose di partecipare ad un concorso letterario, dopo aver ricevuto un sms un po’… particolare, un po’ erotico. Le disse che da quel giorno l’avrebbe chiamata così: Tinta. Facile fare l’abbinamento con il regista Tinto Brass, anche se l’autrice, con quest’ultimo non ha nulla in comune. Ma questo nome le ha portato fortuna. Infatti, nel 2006 si è classificata al primo posto al concorso di letterature erotica “Carte Segrete”, organizzato dall’Associazione Nuove Produzioni spettacolari di Mimmo Mongelli, che aveva come madrina la scrittrice e giornalista Monica Maggi e come presidente di giuria la recentemente scomparsa scrittrice Maria Marcone, a cui Tinta dice di dovere molto.

    ” Scambiammo quattro chiacchiere prima della premiazione – mi dice Tinta – io non sapevo nemmeno chi fosse ma scattò una simpatia reciproca. Mi definì <Una donna dallo sguardo sognante> e quando vinsi mi confessò che dal primo momento aveva tifato per me!”

    Da allora Tinta ha continuato a scrivere su quel genere. In realtà non aveva mai smesso, dato che le prime ” cose” (come le chiama lei) ha iniziato a buttarle giù a 7 anni : favole, commedie e poi, crescendo poesie.

    Nel 2008 il primo vero libro erotico “LETTERA APERTA AD UN AMANTE” (WIP- Edizioni) riscuote un buon successo soprattutto tra le lettrici che si identificano nella protagonista: una donna che parlando della sua passione segreta per un uomo sposato, riscatta l’immagine dell’amante. Non più considerata una rovina famiglie di dubbia moralità, ma una vittima dei sentimenti, così come la moglie tradita è vittima delle convenzioni e luoghi comuni: unico colpevole l’uomo fedifrago incapace di fare delle scelte o puntare su quelle più scontate.

    donnascadutaA questo ne fa seguito un altro nel 2009, “L’EROS TANTI COLORI UNA SOLA TINTA” ( WIP Edizioni), antologia di racconti che sondano le varie sfumature dell’erotismo molto prima del caso editoriale che ha infiammato gli animi ( e non solo) negli ultimi due anni. Nel frattempo ha continuato a scrivere poesie, racconti e canzoni  sino ad arrivare all’ultimo nato “UNA DONNA (QUASI) SCADUTA”, che sarà presentato l’8marzo presso il Palazzo della Musica Rossini di Busto Arsizio. Un  libro diverso, non più nel filone erotico, leggero e divertente che non tralascia, però riflessioni e valutazioni profonde sull’essere donna e sui luoghi comuni che vorrebbero condizionare la nostra vita.

    TINTA, quindi nasci come ”scrittrice erotica”che però è una definizione che oggi inizia a starti un pò stretta……vero ?

    “C’è un momento nella vita di una scrittrice (o presunta tale) in cui le definizioni iniziano a stare strette. Essere relegata a un genere di scrittura può essere piacevole all’inizio, ma col tempo abbastanza limitante. Ancora di più nel mio caso, poiché la definizione di “scrittrice erotica” si è rivelata talvolta un’arma a doppio taglio. Perché se all’inizio ti sembra di essere glam’ e sexy agli occhi del mondo, oggetto dei desideri trasversale, divina e diversa dalla massa, col tempo le cose cambiano. Può accadere che circostanze della vita ti spingano a modificare la tua visione dell’erotismo e del sesso, o addirittura a considerarli fattori di secondaria importanza, o che l’ispirazione venga meno (e magari non solo lei!), ragion per cui non ti va di parlare delle posizioni dell’amore quando l’unica che ti riesce bene è quella stravaccata sul divano davanti alla tv”.


    Ed eccoci a “Una Donna (quasi) scaduta”, edito da David and Matthaus , che segna una svolta nella tua carriera letteraria. Un salto dalla letteratura erotica a quella ironica! E’ un libro dalle diverse sfumature, non di grigio, bensì di tutti i colori di cui può essere ….tinta la vita di una donna , in cui si ride, ci si commuove, si riflette. Raccontaci meglio come nasce e perché:

    Nasce per caso e paradossalmente in un momento molto triste per me. Avevo perso da poco mio padre e stavo vivendo un periodo molto complicato sotto molti punti di vista. Persino la salute mi stava dando il benservito! Inizialmente pensavo di scrivere un libro serio, una riflessione sul tempo che passa e come la vita delle donne sia condizionata da ‘sto benedetto orologio biologico, ma soprattutto da quel luoghi comuni, retaggi del passato, secondo cui una donna se non è madre e moglie viene considerata un’anomalia! Poi via via che scrivevo c’è stata una virata e il romanzo ha assunto dei toni più leggeri, ma credo abbia ugualmente centrato l’obiettivo.


    La protagonista del tuo libro e’ una scrittrice, e’ barese e single; quanto c’e’ di autobiografico in ciò che scrivi:

    Diciamo che c’è molto, nel senso che conoscendo bene me stessa, in genere parto da me, anche da situazioni banali che mi ispirano e che poi vengono rielaborate e trasformate in “altro” via via che scrivo. La protagonista è una scrittrice, ma  se fosse stata una commessa o un medico la storia non sarebbe cambiata molto. Di fortemente autobiografico c’è l’episodio dell’ospedale, il resto, anche i personaggi sono liberamente ispirati a persone che ho conosciuto nella vita reale, di cui, però ho enfatizzato alcune caratteristiche. Si può dire “ogni riferimento a persone e fatti realmente accaduti non è puramente casuale”. Autobiografia e fantasia si intrecciano in questo mio libro..che per la prima volta si chiude con un lieto fine. Che sia questa la mia vera, ultima trasgressione letteraria ?

    Il contraltare della protagonista e’ Dolores, la sua migliore amica: parlaci di lei.

    Devo dire che dai commenti raccolti dai lettori, pare che Dolores batta la protagonista in simpatia, riscuote molti consensi. Dolores è l’amica del cuore della protagonista ( anche da adulte ne abbiamo bisogno!) che però è caratterialmente il suo opposto: è leggera, possibilista, poliamorista si direbbe oggi, una donna senza schemi mentali né vincoli di alcun genere, che con le sue “massime” è l’antidoto ideale per tirarsi su il morale nei momenti bui. E di questo la protagonista ha molto bisogno, lei che è così schifosamente monogama, sentimentale e pessimista! Dolores riesce a spingerla a rimettersi in gioco quando la depressione è dietro l’angolo!

    A proposito di rimettersi in gioco, ne

    i tuoi libri gli uomini non fanno mai una bella figura e in questo non sono da meno:

    Beh nei miei libri parlo sempre di uomini sfuggenti, incapaci di sentimenti autentici, un po’ manipolatori perché sono quelli in cui mi sono imbattuta. In questo libro ho enfatizzato altre caratteristiche di alcune tipologie maschili anche perché confrontandomi con altre donne mi sono resa conto di essere in buona compagnia. Tutte più o meno veniamo fuori da esperienze sbagliate, incontri senza storia e passioni assolute. Per la protagonista questa è rappresentata dall’Uomo, che alla fine, se non altro è l’unico coerente nel panorama maschile presentato nel libro.

    tinta2

    Le presentazioni dei tuoi libri sono molto diverse dalle solite…statiche a cui siamo abituati. Tu le fai diventare delle vere rappresentazioni teatrali: oltre a rispondere alle domande, canti, reciti…insomma una vera artis

    ta a tutto tondo.  Poi i testi delle canzoni sono scritti da te. Insomma letture di brani e canti appropriati eseguiti da una inaspettata Tinta, con bella voce e gestualità, in un crescendo di “non noia” e “mai scontata”. In che rapporto tu poni la musica con la letteratura ?

    Nel mio caso un rapporto strettissimo. Prima di scrivere libri, la mia via di fuga era la poesia. Nel 2003 ho incontrato un gruppo, la Band ATEMPOPERSO, di cui faceva parte il musicista Gaetano Todaro, che ha avuto la capacità di trasformare le mie poesie in canzoni. Quando sono usciti i miei libri abbiamo pensato di abbinare alle letture le nostre canzoni, anche per farle uscire dalle quattro mura in cui abitualmente suoniamo e devo dire che la cosa ha riscosso molto successo. Gaetano mi accompagna nelle mie presentazioni e stiamo mettendo giù uno spettacolo in cui speriamo di coinvolgere anche la band. Il contatto col pubblico per me è fondamentale e  coniugare musica e parole rende tutto più facile per me, la comunicazione è più immediata e coinvolgente.

    In occasione dell’evento di Busto però non sarò in veste di performer, ma solo di autrice. Ma non è escluso che possa ritornare da queste parti in altra veste!

    Ma in fondo Tinta, Tinta scrittrice (così appari su facebook) chi e’?

    E’ una donna di oltre…anta anni che in quell’età in cui tutte mettono la testa a posto ha deciso di fare ciò che voleva. La scrittura e l’arte sono state la mia ancora di salvezza e non mi interessa di quelle persone che storcono il naso perché mi considerano un’autrice di serie B. Si può arrivare al cuore della gente senza salire sul pulpito o recitare il ruolo degli autori impegnati a tutti i costi. Tinta è una donna che ha cose da dire e le dice a modo suo! Il palco, in senso lato, è la dimensione in cui riesce a riscattarsi da una vita di dolori e colpi bassi. Per fortuna che Tinta c’è!

    Non ti ritieni una femminista a trecentosessanta gradi ma solo una donna arrabbiata con chi commette ingiustizie e discriminazioni, aldilà del genere, vero ?:

    Vorrei dire alle donne di non confondere l’amore con una sua cattiva imitazione: essere innamorate di un uomo e dirgli “ti amo da morire”, non vuol dire morire per mano sua. Ribellatevi, urlate, scappate, chiedete aiuto. Venite allo scoperto. Non accettate situazioni destinate ad arrivare ad un punto di non ritorno. E’ anche vero che quando si grida e si chiede aiuto, dall’altra parte dovrebbe esserci qualcuno capace di ascoltare e intervenire, ma questo non sempre accade. Purtroppo, gli uomini spesso non sanno passare dall’ IO al NOI, e di ciò dovrebbero essere consapevoli le donne.

    Direi un’artista, e non solo, che dee farsi conoscere perché di talento e di idee ne ha tante e penso che questo suo modo di presentarsi e presentare le sue variegate opere, sia innovativo e farà proseliti, perché piace al pubblico, che si diverte veramente tanto.

    Luciano Anelli scrittrice Tinta tinto brass
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
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E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
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C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

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Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
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