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    Dol's Magazine
    Home»Vie e disparità»Torino. Una strada per Adelaide
    Vie e disparità

    Torino. Una strada per Adelaide

    DolsBy Dols23/07/20131 commento3 Mins Read
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    di Giuseppe Rissone

    La grande cancellata del carcere “Lo Russo e Cotugno”, nel quartiere le Vallette di Torino, ha fatto da sfondo venerdì 12 luglio all’intitolazione della via prospiciente la casa circondariale, dedicata ad Adelaide Aglietta.
    Un’importante scelta per la memoria di chi l’ha conosciuta e una giusta attenzione di chi non sapeva nulla di lei.
    La toponomastica di Torino, così avara in fatto di nomi femminili, si arricchisce di una tessera preziosa.
    Tra i partecipanti l’ex segretario del Partito Radicale, Gianfranco Spadaccia; l’avvocato Gianpaolo Zancan, difensore d’ufficio degli imputati ai tempi del processo alle Brigate Rosse, e le due figlie di Adelaide Aglietta, oltre a rappresentanti delle istituzioni civili e militari e lo striscione dell’associazione a lei dedicata.

    Adelaide Aglietta intraprende il suo percorso politico a Torino, sua città natale, all’inizio degli anni settanta: un impegno civile laico, costante, determinato, che la portò a diventare segretaria del Partito Radicale nel quale militava dal 1974; tra le sue più tenaci battaglie quelle per l’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti e il miglioramento delle condizioni di vita dei detenuti.

    Nel 1978 viene sorteggiata, dopo il rifiuto di quasi cento cittadini, quale giurato popolare nel primo processo intentato in Italia ai capi storici delle Brigate Rosse e consente con la sua accettazione, nonostante le minacce di morte ricevute, la formazione della giuria e la tenuta di un processo equo. Rispetto all’atteggiamento dei brigatisti e al clima di quei giorni dichiara:

    “E’ la negazione del dialogo, del confronto.
    E’ questa la vera violenza, peggiore di quella fisica.
    La realtà è che sono entrata direttamente e personalmente in collisione con la
    strategia della violenza. Ci devo passare attraverso e non è facile”.

    Nel 1979 viene eletta al Parlamento italiano nelle liste del Partito Radicale e diviene presidente del gruppo alla Camera dei Deputati. Viene rieletta nel 1983 restando in carica sino al 1985, quando si dimette per permettere la rotazione, viene ancora rieletta nel 1987.
    Sempre in questo periodo segue e coordina la campagna del Partito Radicale fino alla vittoria definitiva in Cassazione sul caso giudiziario di Enzo Tortora. Nel 1988 è eletta in una lista unitaria di Verdi, Radicali ed Ambientalisti al Consiglio comunale di Trieste. Opta per l’impegno pieno al Parlamento europeo dimettendosi da quello nazionale e dal Consiglio comunale di Trieste. Nel Parlamento europeo è membro titolare nella Commissione Affari Esteri e Sicurezza, nella Commissione Affari Istituzionali e nella sottocommissione Diritti dell’Uomo.
    Viene riconfermata nel 1994, per le liste Verdi.
    Muore nel 2000 dopo una lunga malattia.

    E’ proprio la sua sensibilità rispetto al tema carcerario e dei diritti dei detenuti, che ha portato la Commissione toponomastica della Città di Torino a scegliere di dedicarle una via di fronte all’ingresso della casa circondariale.
    Da segnalare che anche la città di Fossano le ha dedicato una via, lo scorso 20 maggio.
    La toponomastica delle nostre città a gran maggioranza di segno maschile si arricchisce con queste due dediche di una pennellata di rosa, con l’augurio che questo sia solo l’inizio.

    adelaide aglietta toponomastica femminile
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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    1 commento

    1. Giuseppe Losco on 25/07/2013 16:50

      È vero, sono ancora troppo poche le strade intitolate alle donne che hanno profuso il proprio impegno nella politica e nella società civile. Il cambiamento può cominciare anche da queste piccoli, grandi cose.

      Reply
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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
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    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
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Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
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Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

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