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    Dol's Magazine
    Home»"D" come Donna»Donne a confronto: pari capacità per risultati diversi
    "D" come Donna

    Donne a confronto: pari capacità per risultati diversi

    Rita CugolaBy Rita Cugola11/04/2013Updated:03/08/20143 commenti3 Mins Read
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    thatcher
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    Per parlare di politica è meglio rivolgersi a un uomo, ma per realizzare concretamente qualcosa è opportuno cercare un’interlocutrice. Questa, in sintesi, la filosofia thatcheriana. Oggi che Margaret Thatcher non c’è più l’importanza del suo operato verrà affidata ai libri di storia. Prima (e sinora unica) donna a ricoprire la carica di Premier nel governo britannico è stata spesso accusata di esercitare il mandato conferitole con eccessiva durezza e determinazione, al punto da farle guadagnare l’epiteto di Iron Lady, donna di ferro.

    Certamente era severa (l’ex presidente francese François Mitterrand confessava di dover ricorrere a uno psicoterapeuta ogni volta che doveva incontrarla); talvolta appariva arcigna, senz’altro non era incline ai compromessi: i risultati da lei ottenuti nel corso degli anni parlano però chiaro.
    Sotto la guida della Thatcher la Gran Bretagna ha davvero cominciato a spiccare il volo verso un reale cambiamento politico e sociale, verso quella crescita economica che adesso constatiamo. E’ riuscita conseguire vittorie che i colleghi uomini avevano solo sognato.
    Il pugno di ferro a volte serve. Peccato che l’Italia non contempli una figura simile, anche se non è difficile immaginare che qualora esistesse tale “superdonna” non avrebbe certo la possibilità di agire con la medesima libertà di cui ha goduto la scomparsa lady britannica. Anzi, verrebbe immediatamente ostacolata dai molteplici fronti trasversali inneggianti alla politica “maschilista per tradizione”.
    La neo eletta alla presidenza della Camera, Laura Boldrini, ad esempio, ha recentemente mostrato di avere tutte le carte in regola per tentare di dare finalmente uno scossone all’italico sistema, immutato da tempo immemorabile. Eppure, come abbiamo potuto constatare, le sue iniziative non hanno affatto incontrato l’appoggio dovuto.

     

     

     

     

     

     

     

    Da subito la Boldrini ha attuato provvedimenti (concreti) sugli improrogabili tagli alla spesa pubblica (tanto invocati da tutti sebbene solo a livello teorico); eppure nessuno ne ha parlato più di quel tanto. Meglio concentrare l’attenzione sull’azione nefasta dei grillinirobot, appositamente programmati per radere al suolo anche quel poco che rimane dell’Italia civile. Distruggere è più semplice che riformare: nulla di strano, allora, se gli sforzi e le proposte della Boldrini sono passate quasi inosservate.
    Una come la Thatcher avrebbe saputo e potuto padroneggiare le circostanze avverse per lei intollerabili, tout court.

    Invece sembra che in Italia le donne non sappiano farsi rispettare e ascoltare a sufficienza. In questi giorni che precedono l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica dai palazzi iniziano a trapelare nomi femminili, in vista della possibilità di una donna al Quirinale. Ma è solo un bluff. Sappiamo tutti che purtroppo (e sottolineao purtroppo) non accadrà mai. Questo paese non è pronto per un simile passo in avanti sul percorso civile della parità di genere. Adagiato com’è nella sua staticità programatico-istituzionale preferisce guardare a personalità che sul piano politico siano in grado di offrire non solo garanzie circa il rispetto delle tradizioni tramandate da sempre ma anche e soprattutto certezze di continuità.

    Errare è umano, ma per evitare l’errore occorre cambiare. E nonostante il famoso adagio popolare ammonisca sul fatto che perseverare nello sbaglio sia da ritenersi diabolico, l’inazione permette a una certa classe dirigente di non deragliare dai binari delle certezze già acquisite. L’ignoto fa paura a molti. L’intera nazione – finora stretta nella orsa di mani maschili – rischia il collasso, ma la morte collettiva appare ancora preferibile rispetto all’incognita (tutta italiana) racchiusa nell’eventualità di affidare le redini di governo ad esponenti dell’altra metà del cielo.

    Laura Boldrini Margaret Thatcher
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    Rita Cugola
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    Milanese del ‘59 è giornalista professionista da molti anni. Nel periodo universitario si è dedicata alle recensioni musicali e cinematografiche su istanza di Amica, Cosmopolitan, NoiDonne, Il Borghese). In seguito si è però specializzata in questioni di politica estera e problematiche sociali internazionali (con peculiare attenzione all’universo femminile islamico e al fenomeno discriminatorio globale), scrivendo per svariate testate nazionali, tra cui Panorama.it, La Padania, La Stampa e Il Fatto Quotidiano. Già autrice e conduttrice di programmi giornalistici di approfondimento in emittenti private e tv locali ha deciso di creare un blog su tematiche di geopolitica internazionale (LOOK BEYOND, ritacugola.wordpress.com). Appassionata di egittologia, sufismo e filosofia ha lavorato a lungo con (Sp)Hera, mensile di storia, archeologia ed ermetismo. Per un triennio è stata condirettore di Alganews (magazine online fondato da Lucio Giordano). Attualmente scrive per Dol’s Magazine e il mensile Storica (gruppo RBA). Grazie alla conoscenza di quattro lingue (oltre all’Arabo che sta studiando nel tempo libero) collabora attivamente con la Libreria Islamica/Edizioni Al Hikma, traducendo testi ancora inediti di carattere filosofico/religioso.

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    3 commenti

    1. Roberta Gasparetti on 15/04/2013 18:43

      E’ questa diabolicità del nostro comportamento, questo perseverare in azioni o non azioni non incisive che mi da tanto da pensare… mi chiedo, sono gli uomini che non capiscono o siamo noi che non agiamo? E ancora mi domando, perché non provare istinto materno, istinto di protezione, per tutto questo paese, quando siamo perfette nel provarlo e manifestarlo per chi ci è vicino?

      Reply
    2. giovanna roiatti on 16/04/2013 12:55

      Non o… o ma e…. e cioè è la cultura maschilista del nostro paese di cui mi sono accorta solo tardivamente e la nostra ritrosia a farci avanti; un po’ siamo respinte e un po’ non ci proviamo, insomma…. non ci proviamo perchè troppe volte siamo state respinte e in modo umiliante….
      Rispetto all’istinto di protezione per i beni comuni in senso lato, ovvero mancato senso civico, penso che questo ci accomuni a tutto il sud Europa, maschi e femmine compresi/e, non abbiamo il senso della comunità, il senso dell’occuparci delle strade e dei parchi e dell’educazione collettivamente perchè non abbiamo avuto il calvinismo, non abbiamo provato a costruire qualcosa collettivamente, salvo pochi sporadici episodi della nostra storia, seppur esaltanti

      Reply
    3. descrive on 09/05/2013 23:26

      Ho trovato il vostro blog su google e sto leggendo alcuni dei tuoi post iniziali. Il tuo blog è semplicemente fantastico.

      Reply
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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

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    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
    https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/ Re https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/

Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio ha anche scritto la sceneggiatura, spiega: «I personaggi sono nati e si sono sviluppati, per lo più, già con il volto di chi li avrebbe interpretati, il loro corpo, i loro modi. Questo ci ha aiutato molto nello scrivere il film, perché, laddove la sceneggiatura non poteva e non doveva dire, potevamo immaginare un colpo d’occhio, un movimento, un gesto, una espressione che riempissero quel “vuoto”. 

https://www.dols.it/2025/05/20/lisola-degli-idealisti/
    È il tempo delle rose È il tempo delle rose
    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
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    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
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