Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • La mia famiglia a Taipei – Left‑Handed Girl
    • Parata d’Arte a Paratissima
    • The ugly stepsister
    • Un sorso di te : TAPPE, BIVI E SVOLTE
    • Cinque secondi
    • Limbo
    • Zucca non solo Halloween
    • Bugonia
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      La mia famiglia a Taipei – Left‑Handed Girl

      By Dols02/11/20250
      Recent

      La mia famiglia a Taipei – Left‑Handed Girl

      02/11/2025

      Parata d’Arte a Paratissima

      30/10/2025

      The ugly stepsister

      30/10/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Ambiente»Le discariche non son di cristallo
    Ambiente

    Le discariche non son di cristallo

    DolsBy Dols14/12/2012Updated:02/08/20151 commento3 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    rifiutiricicli
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Un due tre ..stella! Le discariche non son di cristallo, peccato.
    Immaginiamo enormi vasche trasparenti, grandi come campi di calcio collocate qua e là, dove ognuno può osservare il “frutto” del proprio modo di vivere. 

    di Marina Borghetti

    Le discariche non son di cristallo, peccato.
    Immaginiamo enormi vasche trasparenti, grandi come campi di calcio collocate qua e là, dove ognuno può osservare il “frutto” del proprio modo di vivere. In questo modo, e non nascoste, capiremmo il problema.
    Le discariche non si fermano mai, da moltissimi anni si riempiono senza sosta. Soltanto la crisi ne ha leggermente, ma di poco, ridotto il contenuto. Quando una è piena, ci si sposta un po’ più in là e se ne apre un’altra. Gli abitanti lì accanto protestano un po’, poi tutto torna come prima.

    I rifiuti si vendono e si acquistano, come una comune merce, viaggiano, si spostano da uno Stato all’altro, addirittura da un continente all’altro.
    Ma costa molto farli viaggiare e così a volte si seppelliscono qua e là, in fondo la terra è grande c’è spazio.. Anche in fondo al mare, così nessuno li vede, cosa vuoi che sia…
    Si polverizzano vendendoli come concime ad ignari contadini.

    Poi si possono bruciare in altissime torri colorate, sigari che svettano fumando nel cielo sempre meno blu. I rifiuti si possono anche dividere: carta, plastica, organico, vetro. Ci son aziende che raccolgono, lavorano la materia e producono altri prodotti della stessa sostanza.
    In alcuni paesi ci son persone, soprattutto bambini che vivono tra i rifiuti, i rifiuti dei ricchi. In modo preciso e certosino li dividono, per poi rivenderne una parte, soprattutto metalli. Magro compenso in cambio di gravi malattie, analfabetismo e una vita disperata.

    Ma perché produciamo così tanti rifiuti? Come mai non siamo stati capaci in tutti questi anni, con le grandi conoscenze in ogni campo, a ridurli sensibilmente o eliminarli?
    Una volta c’erano i pozzi da butto (la gioia dell’archeologo che riesce a trovarli, ma rarissimi) dove si gettavano rifiuti, composti quasi unicamente da ceramica e terracotta e pochissimi vetri (costosi, pochi li usavano). I metalli si rifondevano, legno e carta finivano nel fuoco, stoffe e indumenti si giravano all’infinito fino a diventare stracci e gli alimenti avevano un circuito ben preciso, neanche le ossa restavano, ci si faceva il sapone.

    Oggi con una modesta spesa di alimenti, si ottiene un metro cubo di confezioni da gettare, a cui seguirà lo scarto alimentare. Negli ultimi 3 anni son stati scartati milioni di televisori, ancora perfettamente funzionanti, causa passaggio a decoder. La lattina di pelati nuova, si mette accanto ad alimenti (anche semiaperti) perché non la consideriamo “sporca” (eppure dalla fabbrica alla dispensa, ha viaggiato molto raccogliendo microbi di ogni tipo) ma basta svuotarla del contenuto che diventa rifiuto, la si tocca con due dita, quasi infastiditi e mai si riporrebbe tra gli alimenti.
    Eppure non è cambiato nulla, se non il peso.
    E la lista nera dei rifiuti può proseguire all’infinito…
    Un due tre..stella!

    discariche ricicli rifiuti
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

    Related Posts

    Città marina SEATY a Salina

    15/07/2024

    Per un turismo sostenibile nel parco del Ticino

    02/07/2024

    TerraLab e lo sviluppo sostenibile

    20/06/2024

    1 commento

    1. Paola on 05/12/2014 19:58

      Io sono sgomenta e attonita nel vedere che, nonostante da anni, decenni, si faccia presente il problema dei rifiuti riciclabili e non, continua a imperversare un utilizzo esasperato degli involucri: dal prosciutto al formaggio, dalla carne alle uova, tutto è super confezionato. Capisco che ci siano ragioni di mercato (la fretta nel fare la spesa!) per giustificare tutto questo, ma quello che mi stupisce è il non vedere nemmeno un piccolo sforzo per ridurre l’enorme varietà di “contenitori”. Siamo vicini al Natale, e mi viene in mente un esempio banalissimo: perchè le aziende non propongono una confezione semplice ed essenziale per gli acquisti domestici e un’altra più rappresentativa per i regali? Se compro una scatola di cioccolatini da offrire, facilmente, appena a casa, la riverserò in un piatto o una ciotola … e dovrò buttare la bellissima scatola in cartone, con magari qualche dubbio sulla giusta collocazione per il riciclo: cartone solo o un po’ plastificato? si recupera o si butta e basta? …

      Reply
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Ciclamino gigante Ciclamino gigante
    Dalia Dalia
    Post su Instagram 18085742366488248 Post su Instagram 18085742366488248
    Zucche a Milano Zucche a Milano
    The ugly stepsister. The ugly stepsister.
    Paratissima a Torino Paratissima a Torino
    Post su Instagram 18319752424246834 Post su Instagram 18319752424246834
    Quale dei due occhiali vi piace di più? Quale dei due occhiali vi piace di più?
    Post su Instagram 18378432838148503 Post su Instagram 18378432838148503
    Picasso Picasso
    Alla fabbrica del vapore Alla fabbrica del vapore
    Un film romantico anche se si tratta di Dracula Re Un film romantico anche se si tratta di Dracula Recensione di Adriana Moltedo..
    Milano al mattino Milano al mattino
    Post su Instagram 18296933272249712 Post su Instagram 18296933272249712
    Coltivazioni Erbacee di Stefano Arienti a Parma c Coltivazioni Erbacee di Stefano Arienti a Parma  con la curatela di Elena Bray a Palazzo Marchi
    Duomo di Parma Duomo di Parma
    Interessante mostra di Stefano Arienti. A Palazzo Interessante mostra di Stefano Arienti. A Palazzo Marchi a Parma con la curatela di Elena Bray
    Mostra di Stefano Arienti a Palazzo Marchi a Parma Mostra di Stefano Arienti a Palazzo Marchi a Parma con la curatela di Elena Bray
    Palazzo Marchi a Parma Palazzo Marchi a Parma
    Musica al museo della memoria Musica al museo della memoria
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    le stagioni della verità

    Questo mio corpo

    Amazon.it : Questo mio corpo

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK