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    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Cultura»Monsieur Lazhar
    Cultura

    Monsieur Lazhar

    DolsBy Dols02/09/2012Updated:30/06/2014Nessun commento2 Mins Read
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    di Caterina Della Torre

    Un altro film sulla scuola, ma questi sembrano non bastare mai, tanto la tematica è ampia, attuale e controversa.

    Stavolta siamo in Canada, a Montreal. Neve, freddo e piumoni caldi. Una scuola elementare che sembra nuova di zecca, tanto è pulita e ordinata. Personale quasi tutto femminile (tranne il maestro di ginnastica e il ”commesso”). Ma anche in una scuola così perfetta, dove i genitori partecipano alla vita scolastica seguendo i loro figli, e anche in una scuola così perfetta, dicevo, accade un grave incidente.

    Un’insegnante si suicida in classe mentre l’aula è vuota. Quindi la perfezione viene interrotta dal grave fatto e sembra che il mondo di genitori, alunni ed insegnanti (direttrice inclusa) venga scompigliato. Arriva a mettere ordine al caos un algerino cinquantacinquenne  Bahir Lazhar, che si presenta come insegnante con provata e ventennale esperienza, emigrato e con le carte in regola.  Viene assunto e comincia la sua conoscenza con una classe che è stata resa emotivamente difficile dal tragico evento occorso.

    Usando metodi di rigore didattico vecchio stampo, riesce a rimettere in sesto i disagi e a farsi amare ed apprezzare dai bimbi (anche se non da alcuni genitori), ma con difficoltà accetta la distanza fisica tra insegnante e studenti (niente scalpellotti, niente abbracci paterni) imposti dallo statuto della scuola e dalla carta dei diritti dei bambini.

    Ma anche Bahir ha una sua storia di rifugiato politico alle spalle, che pian piano verrà a galla,  fino a portare alla luce la verità che condurrà al suo licenziamento nonostante il buon andamento della classe e l’affetto conquistato da parte dei bambini.

    Un film delizioso che mette a confronto non solo mondi educativi diversi, ma anche emozionali, fino a mettere in dubbio che quelli moderni siano migliori di quelli passati.

    Un interrogativo che mettere di fronte a tutti: genitori e insegnanti.

    Eccezionali i piccoli attori.

    Un film di Philippe Falardeau. Con Fellag, Sophie Nélisse, Danielle Proulx, Jules Philip, Émilien Néron.
    Titolo originale Bachir Lazhar. Drammatico, durata 94 min. – Canada 2011. –

     

    Bachir Lazhar Monsieur Lazhar rifugiato algerino scuola elementare
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    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

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    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
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    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

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Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
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