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    Home»Costume e società»Naturismo, un modello etico e sociale
    Costume e società

    Naturismo, un modello etico e sociale

    Caterina Della TorreBy Caterina Della Torre15/08/2012Updated:17/06/2014Nessun commento6 Mins Read
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    di Caterina Della Torre (per di Giovanna Fusè Morisetti)

    Un modo d’intendere la vita. Cosi’ intendono la loro scelta i naturisti. Che sono milioni in Europa. E in Italia?

    In molti paesi europei è storicamente diffuso il naturismo mentre in Italia manca una legge specifica. Ma di che cosa si tratta esattamente? Ne parliamo con Davide Quaranta, uno dei responsabili del sito www.assonatura.it dell’Associazione Naturista di Promozione SocialeAssoNatura.

    Che cosa e’ il naturismo?
    Il concetto nasce tra la fine dell’800 e l’inizio del Novecento. Alcuni filosofi illuminati dell’epoca intuirono i pericoli della civiltà industriale e crearono un modello alternativo le cui basi erano la vita sana, l’alimentazione con verdure crude, la liberazione dalla costrizione dei vestiti e dai corpetti dell’epoca, l’opposizione al capitalismo che proponeva lo sfruttamento delle masse come forza lavoro, a discapito della salute pubblica e la funzione educativa e liberatoria della nudità in comune e in famiglia. Oggi possiamo dire, che solo in Italia hanno avuto poco successo! Invece, per esempio, in Europa è andata meglio, visto che sono circa 15 milioni gli europei che in vari modi praticano il naturismo. Persino la Spagna, partita con forte ritardo ha ora molte strutture naturiste ufficiali.

    Come se lo spiega ?
    Noi italiani siamo il popolo della vergogna, dei sensi di colpa, dell’aggressività di branco. Ci vergogniamo del nostro corpo e abbiamo sensi di colpa se ne godiamo liberamente e appieno, quindi sfoghiamo le repressioni dell’educazione bigotta e conformista della famiglia tradizionalista in azioni di violenza fisica e psicologica di gruppo, nei confronti di un soggetto singolo, spesso indifeso o diverso. Essendo il naturismo l’antitesi di tutto ciò, purtroppo è destinato a poco successo.

    Che cos’altro è importante per voi?
    Lo sport e le attività sociali sono sempre state una prerogativa naturista. Il primo ovviamente perché è, insieme alla corretta alimentazione, l’unico modo per restare in forma, magri e sani. Le seconde perchè fanno parte dell’applicazione sociale del naturismo. Inoltre le buone abitudini alimentari, e la cura del nostro corpo sia fisico che spirituale, si ritrovano in un naturismo che è in pratica l’unica vera medicina naturale preventiva. Socializzare nudi poi è chiaramente diverso. In primis perché annulla le barriere. Nudi si è meno aggressivi, forse perché ci si sente più aperti o semplicemente meno protetti. Non esistono gli status acquisiti grazie all’abito firmato, ai soldi, alla divisa. Nulla di tutto ciò. Qui si usa l’intelligenza e la cultura, l’anima e il corpo. Il resto conta poco o niente. E’ lampante quindi, perché viene fortemente osteggiato dalle istituzioni in genere: consapevolezza, responsabilità, libertà, rispetto, salute e felicità (in pratica in Naturismo) se fossero diffuse tra la popolazione manderebbero alla rottamazione tutte le istituzioni coercitive e le gerarchie di qualsiasi tipo. Nudo sei una persona con il tuo corpo e con i tuoi contenuti spirituali e culturali. Non vesti dei simboli di potere o di povertà, di ricchezza o di classe. Sei cosa sei e non cosa hai: già questo è destabilizzante per il vuoto che regna dentro chi detiene politica e potere. Fare sport nudi è poi il massimo della libertà. Chi, tra le donne sportive, ha provato a nuotare nuda, o giocare a pallavolo, fare palestra, fare tiro con l’arco o, emozionante al massimo, andare a cavallo nude, sa cosa intendiamo. Riappropriarsi di questo diritto naturale, se non altro, è un’azione d’educazione civica . In tutti i paesi d’Europa, (In Italia si sono tenute una sola volta, nel 1983 a Torino) in America e Australia, ci sono tutti gli anni le olimpiadi naturiste a cui partecipano migliaia di atleti che gareggiano nudi. Nulla di strano, dunque, per milioni di persone.

    E in Italia?
    La Corte di Cassazione con una sentenza del 2000 ha depenalizzato l’art. 726 C.P., confermando che la nudità in luogo pubblico, abitualmente frequentato da persone nude, non è un atto contrario alla pubblica decenza e quindi è perfettamente legale.

    Era ora ma quanti lo sanno?
    Purtroppo pochi. Quasi nessuno. La Confederazione Naturista Italiana (www.conait.org) ha istituito un sito informativo con tanto di Notiziario on line, scaricabile dal sito web. Ma purtroppo senza nessun finanziamento ne pubblico ne privato fa quello che può. Addirittura molti naturisti praticanti pensano ancora che il naturismo in Italia sia vietato. Infine gli Italiani hanno il binomio nudo-sesso in testa imprescindibile. Uomini, ma anche donne. Ora noi proponiamo un naturismo naturale, scusate l’impiccio. E questa idea è nuova anche negli ambienti naturisti; noi accettiamo l’aspetto erotico e sensuale della nudità. Tale aspetto è anch’esso naturale. Va solo aggiunto e applicato al momento opportuno e non fuori luogo. Tutto qui. Cosa, che peraltro come già detto avviene abbastanza naturalmente, perché siamo fatti dalla natura per vivere socialmente nudi. Bisogna provare per credere. E fidarsi. Di se stessi e degli altri. Le donne come recepiscono i modelli da voi proposti? Ci sono donne che apprezzano la nudità compresa nel più ampio significato di naturismo, vivendola senza problemi. Molte, poi, applicano già parte delle istanze naturiste alla propria vita, senza saperlo, pur non avendo ancora aggiunto il nudismo. Per esempio esse sono attente all’alimentazione, alla cura del corpo, alla salute. Fanno sport (peccato in palestra – sarebbe meglio al parco) e sono sempre più informate. Purtroppo in molti casi quando si eccede, si sbaglia strada. Cosi troviamo donne che disinfettano casa, pavimenti, vestiti, con prodotti non proprio naturali e con effetti peggiori del microbi stessi: annullamento delle difese immunitarie naturali dei bimbi e degli adulti e inquinamento chimico del proprio ambiente domestico. Persino che usano prodotti per l’igiene intima di origine chimica e di sintesi, che contengono quasi tutti agenti dannosi, quando non cancerogeni. Pensare che per migliorare infinitamente la propria igiene intima basterebbe muoversi il più possibile senza… mutande! I problemi principali per la condivisione del naturismo da parte delle donne penso siano fondamentalmente questi: errata informazione su cos’è il naturismo; convinzione che gli uomini abbiamo il chiodo fisso nudità= sesso;timore di essere giudicate (fisicamente); timore di provare piacere nella nudità; timore di ritrovarsi in ambienti in cui si pratica sesso perverso e/o morboso.

    Cosa proponete sul vostro sito?
    Il nostro sito è un sito completo sul mondo del naturismo. E’ la finestra sul mondo di AssoNatura. E’ articolato su vari temi che vanno dal significato di naturismo sino alle news, passando per temi anche più soft come vacanze e attività associative. Da quest’anno abbiamo introdotto l’area Benessere con un bellissimo week-end “natura e Coccole, con una Proposta Donna “Beauty Day e con i trattamenti singoli individuali. Momenti dedicati al profondo benessere e al piacere (vere cure naturali) con il dolce Massaggio Californiano oppure l’idromassaggio aromaterapico con massaggio, o ancora i trattamenti crema viso e corpo con le creme totalmente vegetali di ReMediaerbe, certificate Co.Co.Nat. e altro ancora. Nel CALENDARIO delle attività della stagione, sul sito www.assonatura.it troverete il dettaglio. A presto incontrarvi, dunque, per una boccata di naturalezza!

    assonatura Giovanna Fusè Morisetti naturismo
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    Caterina Della Torre
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    Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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    Redattora del sito internet www dols.it

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Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

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La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
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