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    Home»Salute e benessere»PSICOLOGIA»Soli si può
    PSICOLOGIA

    Soli si può

    Maria Cristina Paselli lifecoachBy Maria Cristina Paselli lifecoach29/07/2012Updated:05/07/20153 commenti3 Mins Read
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    albero-solo
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    La solitudine non mette fretta, regala tempo.

    Tra le mail che mi arrivano ce ne sono parecchie di donne e uomini di tutte le età che cercano più o meno disperatamente l’anima gemella, il compagno della vita, la persona con cui condividere amore e dolore ,un amico, l’ amante, con cui compiere il viaggio dell’esistenza o almeno una parte di questo.

    Negli ultimi anni anche sul web brulicano varie tipologie di Agenzie di Incontri, ce ne sono per tutti i gusti: c’è chi cerca l’amore disinteressato, chi cerca di collocarsi economicamente, chi invece desidera trovare solo un partner sessuale o il compagno ideale per la propria congiunzione astrale insomma basta un clic e ci si butta nella mischia, a volte anche piuttosto rischiosa, di un mondo di esseri belli pronti sorridenti, invitanti e disponibili sul mercato dell’amore.

    Ma è così triste e deprimente la Solitudine?

    E’ che nel nostro mondo così concitato rumoroso e veloce solo a pronunciarlo, il termine SOLITUDINE fa una gran paura, rimanda l’immagine di povertà personale, di staticità, di tristezza, di depressione, di un atteggiamento non al passo col gran chiasso della società tanto relazionata e referenziale cui apparteniamo.
    E pensare che per i Maestri Zen la Solitudine è la più alta espressione dell’ IO meditativo, un grande momento di quiete mentale, di riflessione, di pace, equilibrio e felicità, è l’attimo unico e irripetibile in cui siamo a tu per tu con il nostro spirito, con il vero nostro mondo interiore, con la vera immagine di noi stessi.

    E’ il momento in cui non possiamo mentire né tradire né fingere emozioni o sentimenti.
    Nella meditazione in solitaria non ci si nasconde anzi il più delle volte ci si ritrova e si prova a dare risposte alle eterne domande: chi siamo e che vogliamo fare della nostra vita.

    E’ solo in solitudine che si medita, si riflette sugli obiettivi da raggiungere nel breve viaggio terrestre, si pianifica il proprio lavoro, ci si concentra sulle strategie da usare per attuare una decisione, si misura la propria energia, il proprio valore, si capisce l’amore o la mancanza di qualcuno.
    E’ il momento unico in cui ci si ricongiunge col Tutto, col Macrocosmo che si lega al Microcosmo che ciascuno di noi ha dentro di sé, è il momento del rapporto privilegiato con se stessi e uno dei pochi in cui si attinge l’energia dall’universo e si acquistano le forze per continuare a vivere.

    A ben guardare non si è mai soli veramente, il rumore del silenzio è spesso interrotto dalla meraviglia della natura che abbiamo intorno, dalla bellezza del cielo o dal colore dell’erba del prato o dal rumore altalenante del fuoco di un camino.
    La solitudine non mette fretta, regala tempo che è un bene sempre più prezioso, regala credito personale, nato dalla riflessione, dalla lettura e dalla ricerca di sé.

    Allora BEATA SOLITUDO SOLA BEATITUDO…

    Se vuoi scrivere alla d.ssa Paselli clicca qui:la prima consulenza è gratuita

    soli solitudine zen
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    Maria Cristina Paselli lifecoach
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    Specializzata in Scienze d’Azienda, Gestione di Risorse Umane, lavora da tempo nei settori dell’Alta Formazione per Manager, nel Coaching, nella Comunicazione Positiva, Marketing, Creazione di Team Leader, Immagine Personale, Leadership Aziendale e nella Selezione di Personale Hight Level. Collabora con Province e Regioni per Corsi di Avvio e Formazione all’ Imprenditoria . Consulente di Aziende Private ed Enti Pubblici per Attività di Organizzazione, Management, Aggiornamento professionale, Progettazione, Formazione sul Lavoro ed Orientamento. Ha pubblicato testi sulla Formazione, l’Inserimento e il Ricollocamento di donne, adolescenti difficili, adulti e categorie ritenute socialmente deboli. Ha realizzato la sceneggiatura di Performance teatrali al termine di Corsi di Autostima. Ha progettato e diretto Programmi di Prevenzione e Mantenimento del Benessere Psicofisico in Centri di Cura, collaborando con specialisti e terapisti orientali, sia in Veneto che in Toscana.

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    3 commenti

    1. Valter Nicoletti on 30/07/2012 09:36

      non c’è dubbio l’uomo è un essere sociale. Tende naturalmente ad stare insieme ai suoi simili. Questo da sempre. Ma ha bisogno di ricavarsi degli spazi che siano personali, per guardarsi dentro, per capire dove andare, cosa fare, anche per farsi una costruttiva autocritica, insomma come si diceva negli anni deglla contestazione mettersi in discussione. Forse almeno nel Nord-est che conosco bene e dove la parola dominante è “fare schei” si preferisce lavorare, frequentare locali di tendenza, studiare e leggere mai, perchè se ci si ferma e ci si guarda dentro in solitudine si vede di quanta pochezza siamo.
      Cordialmente

      Valter Nicoletti

      Reply
    2. Valter Nicoletti on 30/07/2012 09:39

      Chiedo venia per gli orrori ma avendo il terzo dito ingessato alle volte digito due lettere al posto di una è in più è stato inviato il commento involontariamente senza nemmeno rileggere ciò che avevo scritto a braccio

      Reply
    3. Patrizia on 31/07/2012 16:27

      Cammino lungo e impervio quello che conduce alla consapevolezza che la solitudine, quando vissuta come momento triste della vita, è solo uno stato dell’anima.
      Capire che la solitudine è la possibilità di vivere liberamente e interamente i propri spazi, godendo del tempo per riflettere e vivere esperienze e sensazioni che solo l’assenza di altri ci consentono di vivere, dipende dalla capacità che abbiamo di appropriarci della nostra anima e di nutrirla con tutto quanto ci fa stare bene.
      Richiede convinzione e allenamento.

      Reply
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    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

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La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
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    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

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Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
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