Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Musica con vista 2025
    • Donne di pace e di guerra
    • Non siamo sole
    • La solitudine dei non amati
    • Monia Romanelli artista, pittrice, stilista, curatrice di mostre e poetessa
    • LADRI E LADRUNCOLI
    • L’amico fedele
    • Almost Real: quasi vero a Torino
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Musica con vista 2025

      By Dols10/06/20250
      Recent

      Musica con vista 2025

      10/06/2025

      Donne di pace e di guerra

      09/06/2025

      Non siamo sole

      09/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Pari opportunità»Non solo donne – uomo, donna, mamma
    Pari opportunità

    Non solo donne – uomo, donna, mamma

    Antonio TuriBy Antonio Turi09/07/2012Updated:01/07/201413 commenti1 Min Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Oggi parte la nuova rubrica diretta da un uomo, Antonio Turi, un gionalista della carta stampata ma che conosce bene i meandri del web. Perchè un uomo in un magazine di donne? Per non essere autoreferenziali e soprattutto per non parlarsi addosso. Apprezziamo la profondità e l’ ironia dei suoi scritti.

     La rubrica sarà moderata dall’editor e quindi qualsiasi intervento OFF TOPIC non sarà pubblicato.

    A lui la parola: ‘Madri e figli’

    ” In Italia le relazioni uomo-donna sono complicate dal fatto che non esistono uomini e donne ma solo madri e figli: le madri sono madri dei loro compagni/mariti prima di diventarlo dei loro figli, e i figli sono figli delle loro madri prima di diventarlo delle loro compagne/mogli”

    figli madri
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Antonio Turi
    • Facebook
    • X (Twitter)

    Antonio Turi è nato il 6/7/1960 a Barletta. Giornalista scrittore, ha collaborato con la gazzetta del mezzogiorno e con le principali testate teatrali italiane e prodotto testi teatrali ottenendo numerosi riconoscimenti, i fra i quali il flaiano, il riccione, il fondi la pastora e l'anticoli corrado. Svolge anche attività come formatore e addetto stampa.

    Related Posts

    Nutrirsi è anche comunicare

    26/05/2025

    Il cognome materno è una questione politica

    07/04/2025

    Questione di cognomi, perché ci riguarda

    28/03/2025

    13 commenti

    1. Avatar photo
      Dols on 09/07/2012 17:16

      Pensandoci è vero, ma è vero anche allora che esistono uomini e donne, perchè solo le done possono partorire e quindi essere madri. 🙂

      Reply
    2. Gianna Volpi on 09/07/2012 17:59

      Perchè una rubrica curata da un uomo su un magazine al femminile? Perchè si chiama Antonio Turi e sa coglierci…complimenti!

      Reply
    3. Marina on 09/07/2012 20:22

      Io sono stata madre e sono stata figlia nei rapporti sentimentali. Sono in attesa di fare la donna, a Dio (e agli uomini) piacendo.

      Reply
    4. margherita greco on 10/07/2012 19:08

      ..non cadere nei luoghi comuni…

      Reply
    5. margherita greco on 10/07/2012 19:18

      Chi è stato innamorato, innamorato davvero, si riconosce: non si accontenta, non ci riesce. Non si accontenta di due baci dati a caso in una discoteca. Non si accontenta di una notte di sesso. Non si accontenta di una storia tranquilla. Non si accontenta di chi è “bello ma non balla”. Non si accontenta dei “forse”, dei “se” dei “ma”. Chi ha incontrato l’amore si riconosce: potrebbe vagare anche tutta la vita come un disperato per riviverlo almeno una volta, almeno mezzo minuto. Lo vedi camminare con gli occhi preoccupati malinconici, speranzosi, lucidi di ricordi. Chi ha amato non può fare a meno di volere altro amore..
      Susanna Casciani
      ..ed io aggiungo che non c’è nulla di materno…ma estremamente carnale e passionale..gli uomini lo chiamano in altro modo…ma penso che in questo i nostri opposti pianeti si incontrano..

      Reply
    6. Alessia Rocco on 11/07/2012 17:21

      Io sono figlia, sorella, moglie, madre ma nessuna di queste condizioni mi ha mai impedito o mi impedisce di essere prima di tutto donna tra le donne e di confrontarmi col genere maschile ogni giorno. Sono felice di essere donna, pur con tutte le difficoltà che la società ancora ci riserva, e non credo che ad essere complicate siano solo le relazioni uomo-donna…sono le relazioni tra gli esseri umani ad essere difficili!

      Reply
    7. Alice Pazzi on 11/07/2012 17:31

      Io non credo che possiamo mettere insieme figli con compagni e viceversa e non credo che oggi, in un mondo di acquisita consapevolezza, le donne abbiano voglia di diventare le madri di uomini fragili o prendersi questa responsabilità a mio avviso aberrante. Oggi credo che da una parte esiste un ruolo miracoloso di madre, dove il modello materno é necessario così come lo é quello paterno e non forzatamente sotto lo stesso tetto, e da un’altra parte abbiamo il rapporto uomo-donna anch’esso non necessariamente sotto lo stesso tetto……quindi nuove tipologie di rapporti e come disse un mio ex fidanzato 10 anni fa, uomo intelligente, tra qualche anno non ci saranno più le famiglie. Ci saranno delle madri e dei padri con i loro figli e delle donne con dei loro compagni. E amando io la realtà, la verità e aborrendo tutto ciò che non é evoluto, dico che meraviglia di rapporto si sta per creare tra uomo e donna senza ruoli ma con molto da donarsi reciprocamente.

      Reply
    8. fabrizia on 11/07/2012 17:50

      Basterebbe che ognuno rimanesse nell’ambito del proprio ruolo! Il problema sta nell’ingerenza di alcune mamme nella sfera affettiva dei figli e nella dipendenza, costruita nel tempo, di questi ultimi dalle proprie madri. E’ la mentalità che andrebbe cambiata, ma è talmente radicata in noi che difficilmente si riuscirà ad estirparla.

      Reply
    9. antonio turi on 11/07/2012 21:31

      la mia considerazione prova a prescindere dalle singole esperienze, che pure possono essere importanti, per tentare una definizione dello stato delle cose generale. e da questo punto di vista generale, a mio avviso, esistono delle differenze importanti fra l’italia e il resto d’europa. credo che nessuna madre di altri paesi europei riesca a comprendere atteggiamenti e comportamenti di quelle italiane, così come nei rapporti di coppia un uomo o una donna di queste nazioni avrà difficoltà a rapportarsi con una controparte italiana. fermo restando, ripeto, che il caso singolo può andare dove vuole. e se poi su questo sito tutte le donne che lo frequentano possono dire di sfuggire a questa categorizzazione, bè, magari è l’inizio di qualcosa. ma ancora e solo l’inizio. alzi la mano la donna che non ha detto ha fatto osservazioni ai propri figli su come vanno vestiti e non ha permesso al proprio marito qualche fuga dalle proprie responsabilità

      Reply
    10. Roberto on 11/07/2012 21:40

      è uno stereotipo e, come tutti gli stereotipi, ha un fondo di verità. ma quanto sia rappresentativo della popolazione italica di oggi, di tutte le fasce di età, non saprei proprio dire… il cinema italiano dei tempi d’oro ci ha regalato magnifici ritratti dell’italianità media (maschia e femmina) ma la società si è fatta più complessa, più variegata, più multiculturale nonostante la televisione… e allora di chi stiamo parlando ??? esiste una realtà anche di donne figlie, che passano dalla dipendenza dal padre padre a quella del marito padre… ne potremmo tratteggiare perfettamente i lineamenti… ma la domanda è: quante ce ne sono in giro di donne madri e di donne figlie e analogamente per i maschi… credo che solo l’indagine sociologica può darci risposte.. il resto è passatempo immaginifico… 🙂

      Reply
    11. Alessandra Rossi on 11/07/2012 21:41

      Non sono luoghi comuni, purtroppo no.
      La cosa triste è che negli anni ’70 molte giovani donne (e, nei gruppi culturali di sinistra, anche tanti giovani uomini di allora) credevano che questo italico stereotipo fosse retaggio delle precedenti generazioni.
      Poi mi sono fidanzata e persino sposata 2 volte, trovando fidanzati e mariti pure di sinistra, ma che pretendevano per un verso o per un altro di essere soprattutto “accuditi”. Come faceva mammà.
      Poi si meravigliano che una resti single…

      Reply
    12. Roberto Meli on 12/07/2012 21:24

      chiarisco: come ho scritto prima, ogni luogo comune ha un fondamento di verità come le leggende. la cosa che è difficile dire è quanto oggi sia diffuso quel tipo di relazione. esistono d’altra parte altri luoghi comuni che vanno nella direzione opposta… marito padrone che governa su tutto e non lascia spazio alla moglie, moglie virago che comanda a bacchetta il suo maschio da recinto… insomma se guardiamoi film delle commedie all’italiana ne troviamo quanti ne vogliamo di stereotipi. su una cosa però sono d’accordo e anche in assenza di dati statistici mi arrischio anche io in una stima… l’uomo italiano medio non ama i lavori domestici e si lascia accudire dal lavaggio dei calzini alla preparazione della cena allo stiro della camicia… ma questo è un comportamento che va ben al di là dell’essere figlio… è una grande furbata di chi sfutta le situazioni culturalmente trasmesse. in questo occorre dirla tutta… le principali artefici di questo disastro culturale sono proprio le mamme, che quando si tratta dei propri figli incoraggiano fortemente le differenze di ruolo e le tramandano contro gli interessi delle donne che sposeranno i loro figli. quante ne vedo gongolare della prepotenza dei loro virgulti, dire loro di non piangere, di non fare la femminuccia, che li lasciano tenere in disordine la loro stanza, che non gli insegnano a cucinare, a rigovernare, a stirare, a cucire… quando una persona è grande è tardi per pretendere certi comportamenti, occorre cablarli nel dna da piccolissimi. quindi se di questo stiamo parlando non si tratta di essere figli ma di essere stati programmati ad essere persone incapaci di badare a se stessi e agli altri in modo dignitoso. meditiamoci… la rivoluzione dei ruoli parte dal fasciatoio…

      Reply
    13. Roberto on 07/09/2012 21:45

      Utile articolo,complimenti…

      Reply
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-20 https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-2025/
    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Post su Instagram 18090652831721010 Post su Instagram 18090652831721010
    Post su Instagram 18048668675601778 Post su Instagram 18048668675601778
    Post su Instagram 17876335017241317 Post su Instagram 17876335017241317
    Post su Instagram 18063607010115356 Post su Instagram 18063607010115356
    De bello a Gresart De bello a Gresart
    Post su Instagram 18117014455479037 Post su Instagram 18117014455479037
    Post su Instagram 18227739895291385 Post su Instagram 18227739895291385
    Recensione di Adriana Moltedo Recensione di Adriana Moltedo
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Post su Instagram 17959636775930644 Post su Instagram 17959636775930644
    Ho visitato di recente la bellissima mostra Un alt Ho visitato di recente la bellissima mostra Un altro sguardo Opere dalla Collezione Gemma De Angelis Testa a Villa Panza, (Varese). aperta al pubblico dall’11 aprile al 12 ottobre 2025 che rappresenta l’inaugurazione di un ciclo espositivo dedicato al tema del collezionismo come espressione di un pensiero e strumento di indagine del presen

https://www.dols.it/2025/05/26/un-altro-sguardo-e-gemma-de-angelis-testa/
    Pianocity con Chiara Schmidt Pianocity con Chiara Schmidt
    YUKINORI YANAGI ICARUS 27.03 – 27.07.2025 mostr YUKINORI YANAGI
ICARUS

27.03 – 27.07.2025
mostra in corso – navate
    Post su Instagram 18278106160281511 Post su Instagram 18278106160281511
    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK