Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Donne di pace e di guerra
    • Non siamo sole
    • La solitudine dei non amati
    • Monia Romanelli artista, pittrice, stilista, curatrice di mostre e poetessa
    • LADRI E LADRUNCOLI
    • L’amico fedele
    • Almost Real: quasi vero a Torino
    • Re Lear è morto a Mosca
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Donne di pace e di guerra

      By Marta Ajò09/06/20250
      Recent

      Donne di pace e di guerra

      09/06/2025

      Non siamo sole

      09/06/2025

      La solitudine dei non amati

      06/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»E non c’è niente da capire
    Costume e società

    E non c’è niente da capire

    Cristina ObberBy Cristina Obber04/02/2012Updated:20/06/20146 commenti2 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    di Cristina Obber

    Un calcio nello stomaco. Questo l’effetto che mi ha fatto la sentenza della Cassazione. Ho cercato di non lasciarmi influenzare dai titoli dei giornali che sembrano metterti i pensieri in testa prima ancora di aver verificato i fatti.

    Mi sono detta “non è possibile”.

    Ho navigato, ho letto sentenze, sono andata a rileggermi gli articoli della Costituzione (n.3, 13 27), insomma ho cercato di capire.
    Non ci sono riuscita.
    Sarà la mia “sensibilità femminile” a mettersi sempre d’intralcio?
    Sarà che con la giustizia vincono gli articoli, gli ex-articoli, i commi, le lettere, e l’umanità rischia di diventare un dettaglio?

    O forse Non c’è niente da capire, come cantava De Gregori?

    Certo si tratta di misure cautelari (ed io sono garantista), certo la giurisprudenza è fatta di leggi e ai giudici non spetta che applicarle, certo tra una sentenza e l’altra è sacrosanto che se ne correggano i vizi, certo tra i media a volte si è gridato anche ad un lupo che non c’è. Ma il punto non è questo.

    Non posso permettermi contestazioni tecnico-procedurali, non ne ho la competenza, ma posso permettermi di contestare  l’equiparazione dello stupro di gruppo a quello individuale. Questo è il nocciolo della questione.

    Non è vero che  lo stupro di gruppo «presenta caratteristiche essenziali non difformi» dalla violenza singola.

    E’ difforme, eccome!

    Può apparire paradossale cercare di quantificare un così lacerante dolore, ma se alla giustizia serve una classifica, facciamola.

    Diciamo allora che Sì, lo stupro di gruppo è più grave dello stupro individuale.
    Spesso chi subisce uno stupro di gruppo ha più difficoltà a denunciare, subisce ricatti, minacce, intimidazioni pressanti, e questo avviene prima del processo.

    Nel gruppo si amplifica l’oggettivizzazione della vittima, la sua umiliazione, quel turbamento che non troverà sollievo.
    Nella vigliaccheria del gruppo si amplifica l’onnipotenza del singolo, la sua aggressività, la sua forza fisica, e questo per la vittima si traduce in una violenza più cruda non solo psicologicamente ma anche fisicamente.

    Nello stupro di gruppo un male infinito riesce ad amplificare dolorosamente il concetto di infinito.

    Difficile immaginarlo se si è maschi? Voglio sperare di no.
    Ma forse dobbiamo spiegarci meglio, che dite?

    custodia cautelare. sentenza Cassazione stupro di gruppo violenza sessuale.
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Cristina Obber
    • Facebook

    Cristina Obber è nata a Bassano del Grappa il 9 novembre 1964. Iscritta all’ Ordine dei giornalisti, ha collaborato per cinque anni con un quotidiano vicentino. Nel 2008 ha pubblicato “Amiche e ortiche” con Baldini Castoldi Dalai, affresco dolce-amaro dell’amicizia al femminile. Nel 2012 ha pubblicato un libro sulla violenza sessuale, "Non lo faccio più" ed. Unicopli che ha dato vita ad un progetto scuole e al blog nonlofacciopiu.net. Nel 2013 ha pubblicato per Piemme editore il libro Siria mon amour, storia vera di una 16enne italo-siriana che si è ribellata ad un matrimonio combinato. Nel biennio 2009-2010 ha pubblicato con Attilio Fraccaro editore “Primi baci” e “Balilla e piccole italiane”, due libri in cui ha raccolto ricordi del primo bacio e ricordi del mondo della scuola nella prima metà del novecento. Collabora con Dol’s, il sito delle donne on line da svariati anni. Si occupa di tematiche legate ai diritti. Il 25 novembre 2011, giornata internazionale contro la violenza sulla donna, esce il suo primo e-book dal titolo La ricompensa (edito da Emma books), che si apre con una citazione di Lenny Bruce: La verità è ciò che è, non ciò che dovrebbe essere. Il suo ultimo libro è ''L'altra parte di me’’, edito da Piemme, una storia d’amore tra adolescenti lesbiche.

    Related Posts

    Donne di pace e di guerra

    09/06/2025

    Non siamo sole

    09/06/2025

    La solitudine dei non amati

    06/06/2025

    6 commenti

    1. Luc on 04/02/2012 13:03

      Cristina hai pienamente ragione ! Lo stupro di gruppo, se classifica si vuole fare, è più grave di quello singolo. E’ la vittoria (sigh !) del Branco sull’indifeso ! E’ l’emblema di una società volta al più potente che compra, che violenta, che schiaccia…il debole. E’ sempre esistita questa legge !!! si , ma nel mondo animale fra ocloro che non hanno la capacità di fermarsi in tempo !
      Lo dice un uomo ed il dolore che provocano le vittime donne, certo un uomo nn può saperlo, lo può solo intuire ! Nello specifico della sentenza, comunque, fermo restando la maggior gravità detta, lo scandalo o la leggerezza nell’applicare srticoli e cavilli senza alcun animo, quasi in maniera …bestiale…, va comunque prcisato che si parla di carcere preventivo e non definitivo, anche se i presupposti per l’applicazione del preventivo(reteirazione soprattutto) ci sono eccome! Solo con lo sgretolamento e la separazione del barnco con modo perentorio si può avere la speranza di poter forse recuperare qualche affiliato al branco…debole !

      Reply
    2. Rosa on 04/02/2012 15:08

      Condivido tutto quello che scrive Cristina. La sentenza è vergognosa. Non ci sono altre parole. Quali fatti possiamo mettere in pista?

      Reply
    3. caterina-torre-hp
      Caterina Della Torre on 04/02/2012 17:55

      I giuristi che conosco dicono che le femministe hanno esagerato e non hanno letto sufficientemente CIO, che i giudici hanno detto ed approvato. Dicono secondo loro solo che non può mettere in carcere uno solo perche’ sospettato. Io dico di si’ : il branco si spallegia.

      Reply
    4. Cristina Obber on 04/02/2012 23:56

      le donne, non le femministe. dal punto di vista procedurale i rimbalzi tra una sentenza e l’altra non mi riguardano. io contesto l’equiparazione, che verrà strumentalizzata, utilizzata dai difensori in altre sedi. faciliterà le minacce e l’inquinamento prove fino al processo. vi pare poco?

      Reply
    5. Cristina Obber on 04/02/2012 23:57

      Grazie Luciano, la parola degli uomini è importante.

      Reply
    6. Giovanni on 07/02/2012 21:42

      Io ho fatto l’ingegnere e come tale può anche essere che di giustizia capisca poco ma penso che lo stupro sia un reato contemplato dai codici come lo è una rapina che, quando fosse attuata da più persone organizzate, le vengono attribuite caratteristiche di l’associazione a delinquere dove quest’ultima rappresenta di per se stessa reato. Il gruppo, perchè è di questo che si discute, si accorda per compiere l’azione criminosa, tra di loro c’è di sicuro un promotore e che poi il gruppo si sciolga dopo aver compiuto il reato non è influente ai fini dell’attribuzione del reato aggiuntivo. Non capisco quindi come dei giuristi certamente troppo giuristi e lasciatemi dire, troppo maschi, possano ravvisare in un reato così bestiale e crudele una scusante per il fatto di essere stato compiuto da un gruppo anzichè dal singolo. Mi viene in mente che a tutti gli stupratori d’ora in poi converrà commettere il loro lurido reato facendosi assistere da altri compagni.

      Reply
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Post su Instagram 18090652831721010 Post su Instagram 18090652831721010
    Post su Instagram 18048668675601778 Post su Instagram 18048668675601778
    Post su Instagram 17876335017241317 Post su Instagram 17876335017241317
    Post su Instagram 18063607010115356 Post su Instagram 18063607010115356
    De bello a Gresart De bello a Gresart
    Post su Instagram 18117014455479037 Post su Instagram 18117014455479037
    Post su Instagram 18227739895291385 Post su Instagram 18227739895291385
    Recensione di Adriana Moltedo Recensione di Adriana Moltedo
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Post su Instagram 17959636775930644 Post su Instagram 17959636775930644
    Ho visitato di recente la bellissima mostra Un alt Ho visitato di recente la bellissima mostra Un altro sguardo Opere dalla Collezione Gemma De Angelis Testa a Villa Panza, (Varese). aperta al pubblico dall’11 aprile al 12 ottobre 2025 che rappresenta l’inaugurazione di un ciclo espositivo dedicato al tema del collezionismo come espressione di un pensiero e strumento di indagine del presen

https://www.dols.it/2025/05/26/un-altro-sguardo-e-gemma-de-angelis-testa/
    Pianocity con Chiara Schmidt Pianocity con Chiara Schmidt
    YUKINORI YANAGI ICARUS 27.03 – 27.07.2025 mostr YUKINORI YANAGI
ICARUS

27.03 – 27.07.2025
mostra in corso – navate
    Post su Instagram 18278106160281511 Post su Instagram 18278106160281511
    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
    https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/ Re https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/

Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK