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    Dol's Magazine
    Home»Pari opportunità»Non solo numeri
    Pari opportunità

    Non solo numeri

    DolsBy Dols23/11/2011Updated:22/06/2014Nessun commento4 Mins Read
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    di Elena Torresani per  maggiejeans –

    Sabato scorso a Milano si è tenuto un incontro molto interessante dedicato all’argomento “Donne e Media”, che l’associazione “Pari O Dispare” ha organizzato concentrando in un’unica sala un alto tasso di intelligenza femminile: sentivo le pareti vibrare, e ho temuto per l’intonaco.

    Avrei voluto stringere la mano all’unico uomo presente: benché invitati, infatti, i maschi risultavano non pervenuti (tranne, appunto, quest’unico temerario rappresentante).

    Cristina Molinari, Presidente dell’associazione, ha introdotto l’incontro raccontando delle uniche due occasioni in cui Emma Bonino (Vice Presidente Senato e Presidente onorario di Pari O Dispare), con tutto quello che ha fatto nella sua lunga e densa carriera politica, è riuscita a monopolizzare le pagine di tutti i giornali solo in due occasioni: “Grazie ad una giacca verde smeraldo con cui l’avevano fotografata nel 2006, e quando aveva dichiarato di essersi fidanzata”.
    In quell’occasione sono finita persino sulla Gazzetta dello Sport” ricorda divertita la Bonino, che pone l’accento del suo intervento sulla necessità di rimodellare le nuove attività delle politiche femminili sul mutato (mutatissimo) panorama governativo, che rappresenta uno stacco netto con il recente passato: “Se vogliamo continuare ad essere efficaci – spiega – dobbiamo impostare un nuovo linguaggio per portare avanti le nostre battaglie. È cambiata la forma, ma il nocciolo duro, la sostanza della battaglia rimarrà la stessa: lavoro, carriera, salari, welfare.”
    E sottolinea: “Mi è stato chiesto tante volte a cosa ho dovuto rinunciare per seguire la mia passione politica. Mai che questa domanda venga fatta ad un uomo”.

    Per entrare nel vivo del dibattito sui vecchi e nuovi media, la parola è passata poi a Marilisa D’Amico, avvocato e consigliere comunale di Milano, che ha attribuito ai social network un ruolo importante nella sua elezione, e a Francesca Zajczyk, delegata alle Pari Opportunità (sempre per il Comune di Milano), che ha illustrato lo studio approfondito che sta svolgendo sul mondo della pubblicità e sulla possibilità di istituire un giurì che disciplini il settore.
    Marina Cosi, giornalista Rai, ha ricordato il lavoro importante che occorre fare sul linguaggio di genere, raccontando anche della pigrizia giornalistica che spesso impedisce di andare a scovare storie di donne di cui nessuno ha ancora parlato (le agende sono piene quasi esclusivamente di nominativi maschili da intervistare, consultare, citare) e che fuggano dagli stereotipi televisivi della bellona, della vittima, o del caso eccezionale.
    Donatella Martini di “Donne in quota” ha posto l’accento sulle difficoltà contrattuali – spesso paradossali – che le donne si trovano ad affrontare nel mondo del lavoro, ricordando anche che però il potere – una volta guadagnato – va gestito, e le donne non sempre hanno l’esperienza necessaria per poterlo fare (in termini storico-temporali è pochissimo che ci capita di affrontare questo compito).

    Danda Santini, direttore responsabile di Elle Italia, ci ha invece dato il punto di vista confortante di chi avverte una maturazione critica delle lettrici, che risultano sempre più consapevoli: in più di un caso le è capitato di girare ai pubblicitari e-mail di vivace contrarietà rispetto a determinate campagne, che sono poi state modificate dai pubblicitari stessi grazie alla rivolta delle utenti finali.
    Esistono quindi spiragli di movimento? Iniziamo a scardinare meccanismi insani e deleteri con il piede di porco della nostra consapevolezza?

    L’incontro si è concluso con il panel dedicato al web: sono intervenute Cristina Tagliabue (Direttore Responsabile di Women), Layla Pavone (Presidente onorario IAB ITALIA e Managing Director di ISOBAR) e Maggie Lasottoscritta, che ha raccontato di quanto il web sia molto meno discriminatorio rispetto al mondo fisico (con un paio di aneddoti tragicomici che hanno creato grande solidarietà tra le astanti).

    Servono numeri, e serve qualità.
    Voi vi sentite pronte?
    Io, da quando sono stata un paio d’ore al cospetto di donne così, devo ammettere molto più di prima.

    http://www.maggiejeans.com/blog/le-donne-i-media-e-la-emma-nazionale/

    Bonino Donne e Media
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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
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    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

https://www.dols.it/2025/04/26/chiamatemi-francesco-il-papa-della-gente/
    Oratorio Filippo Neri a Torino Oratorio Filippo  Neri  a Torino
    Da Picasso a Wothol aTorino https://abbonamentomu Da Picasso  a Wothol aTorino https://abbonamentomusei.it/mostra/forma-e-colore/
    Cherasco Cherasco
    CHERASCO PIEMONTE CHERASCO PIEMONTE
    Tra pregiudizi di genere e grande determinazione Tra pregiudizi di genere e grande determinazione

Cambiare vita, dare spazio ai propri desideri e fare quello che davvero ci piace è il sogno di molti,
ma realtà per pochi. Lo conferma l’analisi di Hays Italia in collaborazione con Serenis, il 40% degli
intervistati non è per nulla contento della propria condizione lavorativa e il 60% pensa con
regolarità a un cambio radicale della propria esistenza.

https://www.dols.it/2025/04/16/francesca-rizzo-imprenditrice-di-successo-a-bali/
    Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni con mia cugina, che vive in Germania. Lei è alevita e ha sposato un ragazzo sunnita originario di Erzurum. Eppure, nonostante entrambi appartengano al popolo curdo, le differenze religiose sono bastate a creare muri. La famiglia del marito fatica ad accettarla, ritenendo gli aleviti culturalmente ed eticamente inferiori. Questo mi ha portato a riflettere su una dinamica universale: la tendenza dell’essere umano a costruire confini invisibili, a classificare, separare, giudicare.

Quante volte, da immigrati, ci siamo sentiti dire: “Se tutti fossero come voi, così integrati, sarebbe diverso”? Quante volte il nostro valore è stato misurato in base alla capacità di adattarci, di “assomigliare” alla cultura dominante? Ma questa non è una dinamica esclusiva delle migrazioni o della religione. Ovunque, gruppi diversi si osservano con sospetto. Il “diverso” fa paura.

Se ci spostassimo in un villaggio del Togo, del Senegal, del Congo, del Tibet, della Birmania o del Perù, troveremmo le stesse dinamiche: anche all’interno della stessa etnia, le tribù si guardano con diffidenza. Come se l’altro fosse meno degno, meno umano. È un istinto antico, quasi animale, nato dal bisogno di proteggere il proprio spazio. Ma qui nasce il paradosso: gli animali conoscono il proprio territorio e lo rispettano. Noi esseri umani, invece, non facciamo altro che invadere, appropriandoci, giudicando, alimentando paure e pregiudizi grandi come montagne.
https://www.dols.it/2025/04/16/pregiudizi-paura-e-confini-invisibili-il-difficile-cammino-dellumanita-verso-laccettazione/

⸻
    Regia di Guido Chiesa Prodotto da Iginio Straffi e Regia di Guido Chiesa
Prodotto da Iginio Straffi e Alessandro Usai
Con Micaela Ramazzotti, Edoardo Leo, Gloria Harvey, Andrea Pisani, Anna Bonaiuto
Al cinema dal 17 aprile
https://www.dols.it/2025/04/15/30-notti-con-il-mio-ex/
    https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-mil https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-milano-al-pac-con-body-of-evidence/

E’ la prima ampia mostra personale in Italia dell’artista iraniana; che attraverso le sue opere filmiche e fotografiche esplora le rappresentazioni identitarie del femminile e del maschile nella sua cultura.
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