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    Home»"D" come Donna»Della verità non potremo mai liberarci – 1-
    "D" come Donna

    Della verità non potremo mai liberarci – 1-

    Cinzia FiccoBy Cinzia Ficco16/09/2011Updated:31/01/2015Nessun commento4 Mins Read
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    dagostini-Franca
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    Anche se è sempre difficile scovarla. Leggi Assange e WikiLeaks.

    Anche se è sempre difficile scovarla. I portatori di menzogna sono sempre in agguato e sempre più frequente è il cosiddetto “avvelenamento dei pozzi”.
    Ne è convinta Franca D’Agostini, docente di filosofia della scienza al Politecnico di Torino e Analisi del discorso politico all’Università del Piemonte orientale, che alla ricerca della verità, ha dedicato due libri: “Verità avvelenata” e “Introduzione alla verità”, editi da Bollati Boringhieri. Due testi illuminanti, che affrontano anche il problema della ricerca del vero ai tempi di Facebook e della pirateria informatica. Leggi Assange e WikiLeaks.

    Un lavoro minuzioso e accattivante sulla verità come “arma scettica”, sulle non verità, sulle dispute reali e fittizie e sul perché tante fallacie hanno successo.

    La Redazione di Dol’s ha intervistato la docente, che collabora alla “Stampa” al “manifesto” e a “Saturno”

    Intanto, quali sono le nostre false credenze, quelle più comuni, che ci rovinano l’esistenza?
    L’esempio di falsa credenza distruttiva che fa Daniel Dennett nel suo Rompere l’incantesimo. La religione come fenomeno naturale, è la credenza religiosa: una specie di malattia che si insinua nel cervello, e ci obbliga a comportamenti assurdi, per lo più autolesivi, a volte anche dannosi per gli altri. Ma certo l’esempio non funziona del tutto: i neuroscienziati hanno scoperto una cosa: l’individuo che prega subisce una sorta di “massaggio cerebrale benefico, che gli consente di vivere meglio, a volte di reagire meglio alle malattie. Da questo punto di vista la credenza religiosa, sia essa falsa o meno, non sarebbe dannosa, anzi avrebbe alla base una sorta di edonismo. E’ quanto suggerisce William James, dicendo: “Se Dio è un’ipotesi che ti fa vivere meglio, tienila per vera”.

    Altri esempi?
    Ce ne sono altri, ma il quadro può cambiare. Ci sono, inequivocabilmente, errori cognitivi, credenze potenzialmente suicide. Questo vale non soltanto per i kamikaze o il martirio terrorista. Mettiamo il caso di Mary, alle prese con una (presunta) passione: tutte le volte che incontra John ha il batticuore; sposa John, e di lì a poco muore d’infarto. È un caso estremo, ma ammettiamolo: una grande quantità di uomini e donne, direi soprattutto donne, sono condotti a comportamenti autolesivi a causa non delle cosiddette passioni- che sarebbe una bella cosa, comunque, visto che le passioni sono l’anima dell’esistenza- ma a causa delle credenze che coltivano sulle proprie passioni, o sulle passioni in generale.

    Una credenza distruttiva può essere forse la convinzione che l’opinione dell’altro sia poco credibile, in modo aprioristico?
    Beh, questa è una meta-credenza interessante: la credenza che non si debbano avere credenze. Una volta questo stato mentale si chiamava nichilismo. “Noi non crediamo in nulla, non accettiamo nulla dice Bazarov, nel romanzo di Turgenev, Padri e figli. Ma naturalmente, Bazarov doveva pur credere di non credere in nulla, e doveva avere delle ragioni per il suo nichilismo di principio: ragioni in cui credeva. In effetti è impossibile non credere in qualcosa, di qualche tipo: diceva Wittgenstein, “anche per dubitare mi occorre credere”. Un vero e radicale nichilismo è impossibile. Però, si può essere paranichilisti, quasinichilisti, ed è il caso di ciò che chiamo in Verità avvelenata “grigiore epistemico”, ossia grigiore che riguarda le credenze. Una situazione di generale sfiducia nella conoscenza, nella verità di ciò che ci viene detto, nella possibilità di capire chi ha ragione e chi ha torto. Situazione abbastanza comune, oggi, specie in Italia, anche se, credo, in fase di remissione.

    Il suo discorso ci porta al cosiddetto avvelenamento del pozzo di cui parla in Verità avvelenata. E’ così?
    Certo uno dei modi in cui si determina questo grigiore è la situazione di avvelenamento: qualcuno ha messo in giro informazioni, per lo più false o manipolate, che distruggono la credibilità o la dignità di persone o categorie. Pensiamo ai comunisti che mangiano i bambini, e ai magistrati comunisti: esempi fin troppo facili! Naturalmente le persone reagiscono, e inizia una situazione di conflitto rispetto a cui non si sa più a chi credere, e si finisce per non credere a nessuno. Il fatto che un clima politico o sociale – una famiglia, un’azienda, un gruppo di lavoro – sia stato avvelenato, porta dunque a un abbassamento della fiducia epistemica: non mi fido più di nessuno, e per lo più vivo in uno stato di sofferenza intellettuale, in cui uno dei massimi piaceri della vita, il piacere di conoscere, scoprire, venire a sapere, vedere confermato ciò in cui credo, mi viene tolto

    <continua>

    verità
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    Cinzia Ficco
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    Pugliese, classe ‘69, laureata in Scienze politiche, giornalista pubblicista, è responsabile del magazine www.tipitosti.it, il blog di chi non molla. Sposata, ha una bambina che si chiama Greta, si diverte a scrivere per lei racconti. Ha pubblicato Josuè e il filo della vita, Il re dalle calze puzzolenti, Tina e la Clessidra, con la casa editrice Edigiò. L’ultimo è Mimosa nel regno di sottosopra, pubblicato da Intermedia.

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

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Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
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Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio ha anche scritto la sceneggiatura, spiega: «I personaggi sono nati e si sono sviluppati, per lo più, già con il volto di chi li avrebbe interpretati, il loro corpo, i loro modi. Questo ci ha aiutato molto nello scrivere il film, perché, laddove la sceneggiatura non poteva e non doveva dire, potevamo immaginare un colpo d’occhio, un movimento, un gesto, una espressione che riempissero quel “vuoto”. 

https://www.dols.it/2025/05/20/lisola-degli-idealisti/
    È il tempo delle rose È il tempo delle rose
    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
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    Rose di maggio Rose di maggio
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
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