Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Donne di pace e di guerra
    • Non siamo sole
    • La solitudine dei non amati
    • Monia Romanelli artista, pittrice, stilista, curatrice di mostre e poetessa
    • LADRI E LADRUNCOLI
    • L’amico fedele
    • Almost Real: quasi vero a Torino
    • Re Lear è morto a Mosca
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Donne di pace e di guerra

      By Marta Ajò09/06/20250
      Recent

      Donne di pace e di guerra

      09/06/2025

      Non siamo sole

      09/06/2025

      La solitudine dei non amati

      06/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Cultura»Siamo tutti ”Uni” in un mondo di ”altri”II
    Cultura

    Siamo tutti ”Uni” in un mondo di ”altri”II

    Luciano AnelliBy Luciano Anelli28/02/2010Updated:16/06/2014Nessun commento6 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Baldass.RomaAnelli520di Luciano Anelli

    precedente

    Nello spettacolo teatrale “Solitudini”, come viene affrontata questa tematica dell’alienazione e dell’isolamento che ricorre anche nel tuo ultimo libro ?

    “Solitudini” fotografa due particolari tipologie di solitudine, quasi come fossero due diapositive:
    nella prima parte dello spettacolo una donna disillusa (interpretata meravigliosamente dall’attrice Arianna Gambaccini) racconta le cinque persone riunitesi per la cena di Natale, che diventano espressione di quanto ci si possa sentire soli anche e soprattutto in situazioni di condivisione. L’idea che basti trovarsi attorno ad un tavolo a chiacchierare per “sentirsi tra amici”, viene delusa e sostituita da una profonda sensazione di vuoto, e la superficialità dei rapporti a cui ci si aggrappa per sopperire alla mancanza di solidi e sinceri punti di riferimento affettivi, non tarda a mostrarsi in tutta la sua crudele freddezza. Nella seconda parte un muratore (l’attore Andrea Simonetti) si racconta ad un pubblico sconosciuto, perché spesso esternare i propri desideri e le ambizioni con chi non si conosce, può essere più semplice che mettersi a nudo con le persone che si amano e con le quali trascorriamo il nostro tempo. Il protagonista, moderno “eroe romantico”, si trova ad affrontare la crisi di quei valori quali famiglia, amore e amicizia sui quali vorrebbe si fondasse la sua esistenza.

    Questo tema lo riprendi anche nel tuo ultimo libro “A piedi nudi su una nuvola di plexiglass”, che recentemente hai presentato anche con la tua amica ed autrice, Arianna Gambaccini, che oltre a presentare il libro con una competenza, una delicatezza e una poesia senza pari, anche lei ha letto alcuni brani, con enfasi ed ironia, coinvolgendo emotivamente il pubblico presente. Ce ne vuoi parlare ?

    E’ una raccolta di quattordici racconti che indagano la solitudine, tematica a me molto cara visto che è stata anche il fulcro del mio spettacolo teatrale “Solitudini”.
    Credo che la solitudine sia ormai una situazione esistenziale universale, nessuno può dirsi esonerato dal sentimento di isolamento e di alienazione rispetto ad un tessuto sociale che non ci comprende più nella nostra umanità, ma che anzi troppo spesso mortifica le nostre sensibilità. E di conseguenza ci siamo tutti un po’ allontanati dai sentimenti, quasi a difesa.. Ecco, in questo libro c’è il tentativo di rimettere il lettore in contatto con la parte del proprio “io” più degna di essere vissuta, e cioè il desiderio naturale di vivere nel sentimento. Non possiamo permetterci di vivere come pezzi di ferro.

    Attraverso i vari racconti ho avuto la percezione quasi fisica delle emozioni che hanno spinto te, autrice, a raccontarci spaccati di vita e a mettere a nudo debolezze e pensieri che appartengono a tutti noi, ma che non tutti siamo in grado di comunicare e condividere con chi ci circonda. In questa tua opera rappresenta noi stessi, le nostre incertezze, le nostre paure, i nostri dubbi, i nostri desideri e le nostre motivazioni per rapportarci con la sfera familiare, amicale e in generale con la società. Una spettatrice al termine ti ha detto: “Grazie per averci regalato momenti di pura poesia! Hai ragione Daniela: le cose più belle sono davvero nella semplicità! “.Cosa ti ha spinto a scriverlo ?

    librobaldassarra300

    Si è come dici. In “A piedi nudi su una nuvola di plexiglass” ognuno dei 14 racconti rappresenta un manifesto poetico dedicato ad una particolare sfaccettatura della solitudine umana e dell’impossibilità di condividere il proprio vissuto. Mi sono domandata “Davvero abbiamo tutti deciso di rinunciare ai sentimenti? Davvero non c’è più dentro di noi il desiderio di donarci agli altri?”.
    Questo libro nasce dal desiderio di un ritorno ai sentimenti, dai quali ormai tendiamo ad allontanarci. Siamo tutti esseri isolati e si ha troppa paura di donarsi agli altri. E allora un libro che ci sbatte in faccia i sentimenti di cui siamo fatti e di cui, al di là di tutto, abbiamo bisogno, può forse risvegliare le coscienze e rimetterci in contatto con la parte più preziosa di noi stessi.

    Però , ora ho captato una sterzata nel tuo percorso che vorrei comprendere. Da spettacoli drammatici come “Solitudini” e “Libellule senza ali”, al Cabaret col progetto “Nei nostri panni”. Cosa è successo??

    Cercavo un modo per raccontare le donne agli uomini, e ho pensato che la leggerezza fosse il modo migliore per non spaventarli, e per avvicinarli alla sensibilità femminile, dinanzi alla quale di solito scappano! In questo spettacolo porto in scena donne graffianti, canzonatorie, buffe e divertenti; con ironia ed esuberanza racconto storie di donne troppo spesso vittime di uomin

    i strani e inaffidabili e dei pregiudizi della nostra società…e diciamocelo, come faremmo ad andare avanti senza riderci un po’ su ?
    Scenografia di queste storie sono gli abiti trasformabili della stilista Rossana Prisciantelli. Abiti particolari, capaci di raccontare la versatilità delle donne, la loro capacità di essere sempre eclettiche e poliedriche. La nostra comune volontà di raccontare le donne, il desiderio di un progetto culturale fresco e innovativo, ha portato all’ideazione di questo incontro esplosivo e colorato tra due arti diverse, ma assolutamente complementari: la moda e il teatro. Un progetto rosa, fatto da donne, dedicato alle donne, ma rivolto soprattutto agli uomini, per farli mettere, almeno una volta… “nei nostri panni”!

    Infatti uno degli incontri programmato per questa iniziativa è presso la Casa Circondariale di Bari, il Carcere per intenderci, dove sarà sottoposto ad una platea “difficile” questo connubio di due modi di raccontare le donne, due arti complementari in un progetto innovativo per svecchiare l’idea del teatro e della letteratura e raccontare di donne moderne. Nei panni “sfilati” per guardare la moda intermini culturali e liberarla da aggettivi frivoli e superficiali. Con leggerezza si raccontano storie di donne tropo spesso vittime degli uomini e dei pregiudizi della nostra società.

    Vorrei concludere accennando ad alcuni dei personaggi che animano il libro di Daniela Baldassarra, a cui auguro un avvenire artistico in crescendo, nella speranza che il mondo culturale non si faccia sfuggire una mente tanto poliedrica ed innovativa.
    Nel libro, in cui siamo tutti “uni” e pensiamo che tutto il resto è popolato da “altri”, c’è il racconto dell’anziano che aspetta con impazienza di vedere la sua corpulenta badante per godere del suo sorriso, e “…non fa niente se poi si prenderà tutta la sua pensione, il suo sorriso mi dona allegria e val bene la pensione”.
    Poi, anche il racconto dell’angelo custode di Hitler, del quale l’autrice si domanda cosa facesse, visto che l’ha consigliato male..ad Hitler…l’ultimo degli “altri”.
    Poi, c’è l’amara , ma anche esilarante, lettera dell’autrice al suo amore a cui non ha saputo rivelare il suo sentimento, lasciandolo testimoniato nello scritto in cui lo accusa, come tutti gli uomini, che raccontano di vedere gli occhi e le mani delle donne, quali rivelatori dell’anima, ed invece non fanno altro che misurare la grandezza delle loro tette, forse per un rigurgito di infantile amore materno ed un segno di una carenza affettiva incolmata.
    Alcuni dei racconti contenuti in questa raccolta hanno ricevuto premi e riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale.

    daniela Baldassarra
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    luciano anelli
    Luciano Anelli
    • Facebook

    Nato a Bari, nel 1947, Laureato in Ingegneria trasporti, dopo 11 anni trascorsi a Roma a progettare e costruire Aeroporti in tutta Italia per conto del Ministero dei Trasporti, si è lanciato nell’avventura gestionale in Puglia, costituendo la Società di Gestione aeroportuale. Dopo 9 anni trascorsi come Direttore Generale della SEAP-SpA, passa a fare il Libero professionista, consulente nel settore aeroportuale. Si inserisce nella Federmanager, Federazione dei dirigenti di aziende industriali, diventando Segretario della sede di Bari, consigliere nell’Unione Regionale, e qui anche come Direttore della rivista “Dirigenti in Puglia. La sua nuova propensione è nel campo delle Pari Opportunità. ha anche iniziato un’attività di tutoraggio, mentore e couching per neo imprenditrici e dirigenti donne, caratterizzando anche la rivista che cura nella valorizzazione del lavoro di vertice al femminile nella diversità di genere e creando una vera rete di donne impegnate.

    Related Posts

    La solitudine dei non amati

    06/06/2025

    L’amico fedele

    04/06/2025

    Almost Real: quasi vero a Torino

    04/06/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Post su Instagram 18090652831721010 Post su Instagram 18090652831721010
    Post su Instagram 18048668675601778 Post su Instagram 18048668675601778
    Post su Instagram 17876335017241317 Post su Instagram 17876335017241317
    Post su Instagram 18063607010115356 Post su Instagram 18063607010115356
    De bello a Gresart De bello a Gresart
    Post su Instagram 18117014455479037 Post su Instagram 18117014455479037
    Post su Instagram 18227739895291385 Post su Instagram 18227739895291385
    Recensione di Adriana Moltedo Recensione di Adriana Moltedo
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Post su Instagram 17959636775930644 Post su Instagram 17959636775930644
    Ho visitato di recente la bellissima mostra Un alt Ho visitato di recente la bellissima mostra Un altro sguardo Opere dalla Collezione Gemma De Angelis Testa a Villa Panza, (Varese). aperta al pubblico dall’11 aprile al 12 ottobre 2025 che rappresenta l’inaugurazione di un ciclo espositivo dedicato al tema del collezionismo come espressione di un pensiero e strumento di indagine del presen

https://www.dols.it/2025/05/26/un-altro-sguardo-e-gemma-de-angelis-testa/
    Pianocity con Chiara Schmidt Pianocity con Chiara Schmidt
    YUKINORI YANAGI ICARUS 27.03 – 27.07.2025 mostr YUKINORI YANAGI
ICARUS

27.03 – 27.07.2025
mostra in corso – navate
    Post su Instagram 18278106160281511 Post su Instagram 18278106160281511
    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
    https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/ Re https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/

Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK