Donne italiane che lottano perchè anche gli uomini abbiano l’opportunità di crescere e vivere i/le propri/e figli/e. Virginia Mariani da Mottola (Puglia)
Autore: Dols
Liuba Soncini da Reggio Emilia (Emilia Romagna)
Natascia Palermo da Grammichele (Sicilia)
Liuba Soncini da Reggio Emilia (Emilia Romagna)
…a Catania modifica del regolamento cittadino di Pina Arena La modifica di un Regolamento Toponomastico in ottica di genere è una conquista civile, e può essere, come è accaduto a Catania, il risultato di anni di battaglie e di azioni di cittadinanza civica. Anche per questo, è forte l’emozione e grande la gioia quando il traguardo si raggiunge. Succede a Catania, dove la modifica del testo che regolamenta la toponomastica urbana è il frutto del lavoro pluriennale della scuola di Toponomastica femminile: un traguardo raggiunto attraverso un attento lavoro di ricerca storica, osservazione della città e della sua toponomastica, costruzione…
E’ questa una immagine che racchiude in un solo scatto la emozione del momento provata da me mamma e da mio figlio nel festeggiare insieme uno dei tanti momenti bellissimi insieme: un compleanno. da Cinzia Petitti da Bari (Puglia)
Pioveva quel giorno, ma non ce ne accorgemmo e l’acqua non impedì ai palloncini di volare! Graziamaria Pellecchia da Adelfia (Puglia)
Tutte le volte che, correndo su uno dei treni della mia vita, vedo questa palafitta marina, mi viene in mente il diritto a un po’ di pace, negato alle donne. Lo sbilanciamento dei carichi del lavoro di cura, l’esser costrette a fare in qualunque campo “di più e meglio” di tutti, la generosità insita nell’animo e nel corpo delle donne, spesso impedisce loro di godere di attimi di pace. In quegli attimi, Virginia Woolf scriveva: io semplicemente, sogno un mondo dove alle donne non venga tolto più nulla. Luisa Rizzitelli da Sirolo (Marche)