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    Home»Costume e società»Cultura»Film»Black Bag – Doppio gioco
    Film

    Black Bag – Doppio gioco

    DolsBy Dols08/05/2025Nessun commento5 Mins Read
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    di Adriana Moltedo

    E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda,  simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.

    Racconto avvincente di passione, inganno e tradimento.

    Non ci si può fidare di nessuno. E nessuno può fidarsi di te. Per George e Kathryn, ogni segreto che non può essere condiviso trova rifugio in ciò che chiamano la loro “borsa nera”.

    “Tutte le buone storie ruotano su un conflitto, e i film sulla criminalità garantiscono conflitti molto forti, con minacce di violenza fisica, incarcerazioni, tradimenti. Per questo le sensazioni dei film dedicati al crimine hanno fatto presa su di me sin da quand’ero ragazzino.  M’interessa comunque usare i film di genere per veicolare altre idee. Può funzionare a livello puramente superficiale, ma ci sono poi sotto altri livelli di lettura che t’impediscono di dimenticare il film subito dopo che l’hai visto.”

    Così dichiarò Soderbergh quando uscì il suo No Sudden Move, un film ambientato nel mondo della criminalità e allo stesso tempo un omaggio alla scrittura noir di Elmore Leonard, uno dei romanzieri più autorevoli su quel fronte. 

    Questo pensiero lo si può applicare anche a  Black Bag – Doppio gioco, anche se questo fondamentalmente è un film d’amore non convenzionale, oltre che un appassionante triller di spionaggio.

    Steven Soderbergh mette in scena una coppia di spie innamorate e sospettose, tra dialoghi affilati, inganni domestici e omaggi al cinema classico, una storia di fedeltà e sospetto tra due spie di Stato che, al tempo stesso, sono marito e moglie (Cate Blanchett e Michael Fassbender).

    In Black Bag niente è come sembra. affonda le proprie radici nella più iconica letteratura di genere, da Ian Fleming a John le Carré, ma anche nel cinema classico, da Hitchcock a 007, per crescere, in modo più selvaggio e originale.

    Secondo Naomi Harris, alle cene tra amici: “Se tutti arrivano con la loro facciata e se ne vanno uguali, per me non è una cena riuscita. Voglio qualche lacrima. Voglio vedere chi sei davvero.” Il film parte da una situazione semplice, ma si trasforma presto in una spirale di tensioni, segreti e scelte morali.

     “Questa è una cena di spionaggio. Non ti lascia uscire di casa senza averti aperto l’anima.” 

    Black Bag infatti parla di spie, ma esplora temi universali come il bisogno di connessione, la pressione del lavoro, e la difficoltà di essere onesti – soprattutto con se stessi. 

    Tutti in questo film cercano di essere professionali, ma sanno anche quando è il momento di rompere le regole. E devono decidere quanto sono disposti a perdere.

    Primissimi piani incantevoli, una estrema eleganza sia delle donne che degli uomini, il film racconta come una relazione tra agenti segreti britannici possa sopravvivere in quel mondo di 007 che vive sul filo di una domanda, di quanto puoi mentire su tutto, come fai a dire la verità su qualsiasi cosa.

    L’agente d’élite George Woodhouse (Michael Fassbender), viene incaricato di scovare una “talpa” che ha sottratto un distruttivo worm informatico conosciuto con il nome in codice di “Severus”.

    I sospettati sono cinque colleghi, tutti agenti che lavorano all’interno del National Cyber Security Centre (NCSC) della Gran Bretagna. Tra loro c’è anche la moglie di George, Kathryn (Cate Blanchett).

    Un avvincente spy drama che racconta la storia dei leggendari agenti segreti George Woodhouse e della sua amata moglie Kathryn. Quando lei viene sospettata di tradire la nazione, George si trova ad affrontare la prova definitiva: la fedeltà al suo matrimonio o al suo paese.

    Dopo la magistrale sequenza della cena a casa dei due coniugi in cui i sospettati vengono sottoposti a un primo esame da parte di George, un vero e proprio saggio sulla parola, il film avanza, quasi senza muoversi, per rivelare doppi e tripli giochi all’interno dell’organizzazione, ma soprattutto per concentrarsi sul cuore della narrazione: il rapporto simbiotico, quasi devozionale, tra lui e lei che illumina la scena anche quando è fuori campo.

    La sequenza dell’esame al poligrafo da parte di George a tutti i sospettati, montata magistralmente a mille con il continuo stratificarsi di domande ad un sospettato, il particolare dello schermo di un monitor che registra l’agitazione del soggetto e con l’ultima risposta che passa improvvisamente ad un altro sospettato, va semplicemente mandata a memoria.

    Tutto e il contrario di tutto, in questa spy story d’amore che conferma l’intelligenza di un autore unico come Steven Soderbergh.

    Menzogne, tradimenti e segreti, trovano la loro sublimazione in qualcosa di più grande e intoccabile di cui George e Kathryn sono gelosi custodi e sacerdoti.

    moltedo-film

    Adriana Moltedo

    Esperta di cinematografia con studi al CSC Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, Ceramista, Giornalista, Curatrice editoriale, esperta di Comunicazione politico-istituzionale per le Pari Opportunità. Scout.t.

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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
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    Tra pregiudizi di genere e grande determinazione Tra pregiudizi di genere e grande determinazione

Cambiare vita, dare spazio ai propri desideri e fare quello che davvero ci piace è il sogno di molti,
ma realtà per pochi. Lo conferma l’analisi di Hays Italia in collaborazione con Serenis, il 40% degli
intervistati non è per nulla contento della propria condizione lavorativa e il 60% pensa con
regolarità a un cambio radicale della propria esistenza.

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    Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni con mia cugina, che vive in Germania. Lei è alevita e ha sposato un ragazzo sunnita originario di Erzurum. Eppure, nonostante entrambi appartengano al popolo curdo, le differenze religiose sono bastate a creare muri. La famiglia del marito fatica ad accettarla, ritenendo gli aleviti culturalmente ed eticamente inferiori. Questo mi ha portato a riflettere su una dinamica universale: la tendenza dell’essere umano a costruire confini invisibili, a classificare, separare, giudicare.

Quante volte, da immigrati, ci siamo sentiti dire: “Se tutti fossero come voi, così integrati, sarebbe diverso”? Quante volte il nostro valore è stato misurato in base alla capacità di adattarci, di “assomigliare” alla cultura dominante? Ma questa non è una dinamica esclusiva delle migrazioni o della religione. Ovunque, gruppi diversi si osservano con sospetto. Il “diverso” fa paura.

Se ci spostassimo in un villaggio del Togo, del Senegal, del Congo, del Tibet, della Birmania o del Perù, troveremmo le stesse dinamiche: anche all’interno della stessa etnia, le tribù si guardano con diffidenza. Come se l’altro fosse meno degno, meno umano. È un istinto antico, quasi animale, nato dal bisogno di proteggere il proprio spazio. Ma qui nasce il paradosso: gli animali conoscono il proprio territorio e lo rispettano. Noi esseri umani, invece, non facciamo altro che invadere, appropriandoci, giudicando, alimentando paure e pregiudizi grandi come montagne.
https://www.dols.it/2025/04/16/pregiudizi-paura-e-confini-invisibili-il-difficile-cammino-dellumanita-verso-laccettazione/

⸻
    Regia di Guido Chiesa Prodotto da Iginio Straffi e Regia di Guido Chiesa
Prodotto da Iginio Straffi e Alessandro Usai
Con Micaela Ramazzotti, Edoardo Leo, Gloria Harvey, Andrea Pisani, Anna Bonaiuto
Al cinema dal 17 aprile
https://www.dols.it/2025/04/15/30-notti-con-il-mio-ex/
    https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-mil https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-milano-al-pac-con-body-of-evidence/

E’ la prima ampia mostra personale in Italia dell’artista iraniana; che attraverso le sue opere filmiche e fotografiche esplora le rappresentazioni identitarie del femminile e del maschile nella sua cultura.
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