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    Home»"D" come Donna»Marina Mc, eccellenza nella trasformazione
    "D" come Donna

    Marina Mc, eccellenza nella trasformazione

    susanna garavagliaBy susanna garavaglia27/03/2021Updated:27/03/2021Nessun commento14 Mins Read
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    Una donna poliedrica che non ha mai smesso di cercare, di raggiungere obiettivi, di trasformare quello che via via non le apparteneva più in qualcosa di nuovo.

    Marina Mc Morrow Modiano era già stata intervistata per Dol’s, anni fa, da Caterina della Torre. Anni dopo un po’ di cose sono cambiate e io ora la ho intervistata di nuovo , mettendola  tra le Donne Eccellenti perché in lei ho visto il desiderio di esprimere la propria potenzialità in ogni aspetto di sé. E di riconoscere a accettare i propri talenti come qualcosa da condividere incessantemente. Non é questa l’eccellenza? E tutto ciò le sta permettendo, ancora oggi, di trasformare la sua ricchezza interiore in opportunità e, credetemi, non é poco.

    Milanese di nascita e di vita per i suoi primi cinquanta anni ha poi deciso di andare a vivere in campagna, non per oziare guardando il cielo da una chaise longue ma per allevare cani e portare avanti una fattoria. Ma ora ha lasciato Derry Farm per ritornare a vivere a Milano e il suo splendido regno  ora é in vendita, perfetto per chi vuole cambiare vita. E in questi tempi chi non vorrebbe farlo?

    Sempre alla ricerca di strade nuove, Marina Mc Morrow sa lasciarsi alle spalle quello che non le appartiene più e andare oltre.

    Sempre attiva nelle lotte delle donne per la parità, sempre creativa e pronta a metterci la faccia, attiva nel web con un servizio da apripista quando aveva vinto un concorso promosso dall’UE per la creazione di un progetto innovativo al femminile, oggi che é nonna non va più in piazza a manifestare ma si é messa a realizzare capi interamente a mano, pronta a creare una sua linea personale, Talitha Tricot.

    Dai cani alle lotte femministe al web alla fattoria ai lavori a maglia. Ma non solo, molto e molto di più. Ascoltiamola.

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    *Cosa ti ha spinto ad allevare i cani e cosa ti ha spinto a smettere di farlo?

    In famiglia siamo stati tutti grandi appassionati di animali e la mia scelta è stata solo una logica conseguenza: mia prozia negli anni ’30 allevava Airedaile Terrier, mio padre allevava per passione i Belga Gronandael, io ho fatto cucciolate amatoriali con i miei Pastori Tedeschi prima, poi con la mia Barboncina (tutti cani di allevamenti importanti) e il mio sogno era sempre stato quello di trasferirmi definitivamente in campagna per allevare e avere una fattoria. Quindi, quando il mio secondo marito prese la decisione di andare in pensione per ritirarsi a scrivere, prendemmo una casa con un bel terreno sopra al lago di Como dove andammo a vivere e lì iniziai la mia avventura infinta con i Border Collies da lavoro che ho sempre avuto nel cuore fin dai tempi in cui ogni estate andavo a lavorare in Uk in mezzo ai cavalli.

    *E perché hai smesso?

    Ho smesso perché ormai le mie due fattrici avevano già fatto abbastanza cucciolate e avrei dovuto andare a cercare altre giovani femmine per continuare, avrei dovuto crescerle e allenarci per portarle in gara e dimostrare quanto fossero meritevoli di venire riprodotte, fare costosi test per essere certa che non avessero displasie o diverse altre malattie genetiche tipiche della razza, cercare qualcuno che mi aiutasse a portare avanti azienda agricola, pecore, cani, b&b e insomma… purtroppo intanto avevo già speso troppi soldi per la costruzione della casa e non avrei potuto comunque proseguire. Allevare non è un gioco, selezionare i cani migliori per fare un certo lavoro è qualcosa di appassionante ma che richiede tanto lavoro, studi sulle linee di sangue, allenamenti e parecchio denaro.

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    *Tu sei stata e sei ancora un punto di riferimento per chi vuole imparare ad avere un rapporto corretto con il suo cane. Quali sono i più pericolosi errori che gli umani compiono nei confronti dei cani quando li tengono a casa con loro?

    L’errore più grossolano e frequente è di scegliere razze di cui non si sa nulla e di non rispettare la loro selezione di origine, il motivo cioè per cui una razza è diventata tale. Ciò accade anche con i meticci, perché non sapendo mai bene le origini, si stravolge spesso la loro essenza e le persone si ritrovano a non saper più gestire i propri cani. Inoltre un errore gravissimo è quello di riprodurre cani senza cognizione solo perché “il mio è tanto carino” senza rendersi conto dei guai che si fanno (salute, selezione, gestione, meticci e via dicendo). Per non parlare dei numerosi errori di cattiva educazione e poco rispetto delle regole, sia da parte dei cani che, e oserei dire soprattutto, dei padroni.

    *E ora hai messo in vendita Derry Farm e sei tornata a vivere in una città come Milano. Perché e perché proprio ora al tempo della pandemia, quando la vita nella natura é un sogno per molti?

    Per un semplice e banale motivo di soldi: ho costruito una casa molto bella con tutto quello che sognavo, ma purtroppo, per calcoli sbagliati miei e dei miei architetti/ingegneri, il costo finale è risultato esattamente il doppio del budget preventivato e quindi, dopo aver pagato ogni conto fino all’ultimo centesimo, mi sono ritrovata purtroppo senza più un soldo e costretta a mettere in vendita quello che avevo così tanto voluto realizzare.

    *Ce la descrivi?

    E’ una villa bifamiliare in bioedilizia, con box, stalle, porticati vari e 12 ettari di terreni agricoli. E’ completamente immersa nel verde delle colline tortonesi, tra Liguria, Lombardia e Piemonte. La abbiamo costruita nel totale rispetto dell’ambiente. L’abitazione, di 350 mq,  é formata da due appartamenti contigui a livello del terreno. È in perfetto ordine, super accessoriata e abitabile subito.

    *Una meraviglia per chi vuole cambiare vita come ho fatto io, il percorso inverso di quello che hai fatto tu! Quali sono le  differenze e punti di contatto, secondo te, tra la vita di città e la vita di campagna in questi tempi di Covid?

    Per me la solitudine è il punto di contatto. Perché  io  sono fatta così, altri si sentono ovunque collegati a tutto e a tutti. Sono tornata qui a Milano il 17 gennaio del 2020, dal 21 febbraio siamo entrati in lockdown. Prima avevo già passato 7 anni in isolamento sociale, parlando solo con i miei animali e quelle rare persone che vedevo lì. Comunque in genere sono una abbastanza “orsa”, sempre stata in gradi di gestirmi abbastanza bene in solitudine. Non è una novità per me. Differenze, vabbè, lo sguardo oltre la siepe… i caprioli, i lupi, le mie pecorelle, i miei cani liberi.

     

    *Come é cambiata la tua vita nei due passaggi?

    Ma sai, Milano è la città dove sono nata, cresciuta, dove mi sono sposata, dove sono cresciuti i miei figli e dove ho vissuto e lavorato per 50 anni, non è qualcosa di sconosciuto,  inoltre nel frattempo sono nate le mie nipotine che ormai non pensavo più di avere e quindi sono felice di poterle vedere qui più spesso ovviamente di quanto non succedesse in campagna. Il problema più grande l’hanno avuto i miei due cani, nati e cresciuti in campagna, che adesso devono abituarsi ad altri ritmi e altre situazioni. Soprattutto quello più vecchiotto che lavorava anche con il gregge.

    *E quindi adesso hai messo in vendita quel posto meraviglioso. A che tipo di persona consiglieresti ora di andare a vivere a Derry Farm?

    La Derry Farm è un luogo incantato e richiede una scelta di vita completa: è proprietà di campagna con tanto terreno che va lavorato e seguito, è stata realizzata per viverci e svolgere anche delle attività rurali. Bisogna amare molto la natura, realizzarsi circondandosi di animali e aver voglia di lavorare. Si addice bene a chi vuole scappare dalla pazza folla cittadina, a chi ha fantasia per realizzare un sogno, che sia un agriturismo, una piccola attività di b&b, un atelier artistico, una qualsiasi forma di arte o di lavoro a contatto con la natura.

     

    derry 2

    * Tra le tue varie attività nel corso degli anni tu hai anche dato vita a Scriviamore. Di cosa si é trattato?

    Era un progetto realizzato alla fine degli anni ’90, agli albori di internet, quando avevo vinto un concorso promosso dall’UE per la creazione di un progetto innovativo al femminile. L’idea di partenza era “dal banchetto in mezzo alla strada al banchetto in mezzo al web”: aiutare chi non “trova le parole per dirlo” a scrivere lettere d’amore. Poi come succede in rete, il sito era molto cresciuto, si era sviluppato in diverse forme, avevo delle collaborazioni con case editrici e pubblicavo brani di lettere scritte da autori famosi, citazioni, bigliettini per ogni tipo di avvenimento, festività, auguri, ricette per pranzetti romantici, luogo dove scambiarsi lettere, c’era un concorso annuale per la più bella lettera d’amore con premi e interviste radio e tv, insomma era diventato un bel sito e molto grande, ma ero sempre sola a fare tutto e non ce la facevo più a seguirlo, avrei dovuto investire qualcosa per rimodernarlo tecnicamente e trovare qualche socio, ma a quell’epoca non erano in tanti che credevano nel web e soprattutto in pochi, nel mio ambiente, a saper usare bene quella tecnologia. Inoltre al Mulino dove vivevo, la connessione era di nuovo lentissima (le prime ADSL ma funzionava tutto malissimo) e non avevo mai nessuno che mi sostenesse o condividesse spese e lavoro. E poi iniziò la mia attività con i cani e tutto non potevo fare. Il tempo è sempre tiranno.

    * Già il Tempo.. ma quali aspetti di te rimangono invariati nel corso del tempo, nei tuoi cambiamenti di vita?

    Credo che l’aspetto principale del mio carattere sia l’inquietudine, che mi spinge a cambiare e cercare strade nuove, lasciandomi alle spalle delusioni e dolori. A volte mi ha portato a migliorare la mia vita, altre mi ha portato sull’orlo di pericolosi precipizi.

    *Tra le tante attività nuove che hai intrapreso, oggi ti dai anche da fare con Forever e con la tua attività con l’Aloe. Di cosa si tratta?

    Forever è un’occasione che mi è stata regalata da un’amica per poter inizialmente integrare qualche piccolo guadagno con la vendita di ottimi prodotti naturali, che potrebbe poi diventare una vera occasione per fare del network serio e interessante lavorando in team con altre persone che abbiano voglia di aumentare un po’ le proprie entrate con un lavoro di collaborazione. È un discorso un po’ lungo, ma chi è interessato, se si lavora seriamente, può davvero migliorare il proprio tenore di vita con un lavoro che si può fare da casa scegliendo modi e tempi. Sono i lavori del futuro, ma come per tutto, bisogna impegnarsi e all’inizio non è facilissimo riuscire a superare le barriere di diffidenza dei cosiddetti “benpensanti”, perché in realtà non è un lavoro di sola vendita di prodotti. Spero di continuare a farlo e di riuscire a trovare collaboratori interessati. Anche perché i prodotti sono tutti veramente molto interessanti, io per prima ne faccio uso e li trovo veramente ottimi.
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    *E adesso parliamo di Talitha Tricot. Come é nata e come la stai organizzando?

    Ho sempre lavorato a maglia, fin da ragazzina. Come molti altri lavori manuali e creativi, mi piacciono e mi vengono abbastanza bene. Dopo aver realizzato diversi capi per le mie nipotine, ho visto che, inizialmente da parte delle mie amiche, c’era un bell’interesse e sembravano apprezzare i miei lavori. Così, semplicemente, ho pensato di realizzare capi diversi per chi me lo richiede e chissà mai, se da cosa nasce cosa, in futuro potrei anche pensare a un brand di capi realizzati interamente a mano e fare una mia linea personale. Ma per ora va bene così, realizzo per un semplice rimborso spese piccoli lavori accurati fatti interamente a mano con filati di ottima qualità.

     

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    marina mc 111111*Quali sono secondo te i benefici e gli effetti psicofisici del lavorare a maglia?

    Beh, io mi rilasso, penso ai miei lavori, a come verranno, a fare felici le mie nipotine e le mie amiche e penso meno ai miei problemi quotidiani. E questo è un bene per la mente. Però quando diventa una specie di lavoro, richiede tutto il mio tempo libero e mi lascio indietro molte cose, tipo leggere. Perché quando la sera tolgo l’attenzione dal lavoro a maglia, ho gli occhi e la mente troppo stanchi per mettermi ancora a leggere. E questo mi manca. Senza contare che ho anche i miei cani di cui occuparmi, portarli fuori, farli camminare e correre per almeno due/tre ore al giorno, poi la casa, seppur piccina, da tenere in ordine, i miei fiori, la spesa e tutte le incombenze quotidiane. Insomma, come sempre, a me manca il tempo per fare tutto quello che vorrei.

    * Cosa ami di te?

    Credo di essere abbastanza aperta alla vita, alle novità, al sociale. Credo di essere abbastanza sincera. Credo di essere una persona “per bene”, nel senso buono del termine. 13- Come stai vivendo la pandemia? Con la tristezza di non poter vedere le mie nipotine tanto quanto vorrei. Per il resto, non mi sconvolge più di tanto. Aspetto il vaccino, ho solo l’ansia di come organizzare i miei cani se dovessi ammalarmi seriamente.

    * Hai molto lottato per la situazione femminile. Se tu ora potessi/volessi dedicarti ancora alla situazione femminile, cosa faresti prima di tutto?

    Ci sarebbe da ribaltare tutto quanto, temo che tutte le lotte femministe siano state inutili. Si salva solo il divorzio, perché stiamo perdendo colpi anche sull’aborto. Prima di tutto bisognerebbe esserci.

    *Parlaci del tuo passato di lotta per le donne

    Dal 1971 ho combattuto, manifestato digiunato e quant’altro per cercare di portare la lotta per i diritti delle donne, ma anche dei diritti civili di tutti, all’attenzione della sensibilità della società. Non credo sia andata molto bene, mi sembra ci sia un arretramento generale delle libertà degli individui che mi fa paura.

    *Cosa non reggi in una persona-uomo o donna che sia- con cui devi convivere per un periodo continuativo?

    Dipende molto dalle singole persone, non c’è un aspetto che mi disturba più di un altro. Credo piuttosto di essere io molto instabile e quindi non adatta a matrimoni o convivenze. Anche se ho avuto due matrimoni di 17 e 20 anni, in cui però non ero mai felice.

    *Tu sei molto creativa. Cosa è per te la creatività?

    Realizzare concretamente qualcosa che uno ha nella mente, possibilmente artisticamente, che sia un quadro, una foto, un’installazione, un testo, un lavoro manuale, una musica, un paio di scarpe. Tutto quello che si riesce a far uscire dalle gabbie del cervello attraverso la manualità.

    *Razionalità e affettività come si armonizzano in te?

    Litigano, non so se riusciranno mai ad andare d’accordo

    *E come si gestisce in te il rapporto tra illusione e delusione ?

    Ho, e ho avuto, più delusioni che illusioni.

    *Tu che lavori da sempre con gli animali, come ti nutri, sei vegetariana, vegana o onnivora ?

    Onnivora, con attenzione. Perché sono stata abituata a mangiare di tutto, a non rifiutare mai nulla per educazione ed è diventato il mio stile di vita. Certo, facendo attenzione alla qualità dei cibi. Adesso che sono sola mangio pochissima carne perché non ne sento proprio la necessità, ma non per altro. E quelle poche volte, cerco carni che non provengano da allevamenti intensivi, preferendo cacciagione (meglio la morte inaspettata e veloce di una vita al chiuso e di una morte lenta e dolorosa) o animali provenienti da allevamenti allo stato brado che conosco personalmente.

    *Che differenza c’é in te e nella tua esperienza tra fuga e scelta?

    Ogni fuga comporta una scelta attraverso un prima che non puoi più sostenere e un dopo in cui speri di sopravvivere.

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    "donne eccellenti" Airedaile Terrier Aloe Barboncina Belga Gronandael Border Collies covid Derry Farm eccellenza Forever lockdown Marina Mc Morrow Modiano Milano e Lombardia Pastori Tedeschi Susanna Garavaglia Talitha Tricot UE
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    susanna garavaglia

    Susanna Garavaglia, da sempre attenta ad una visione Olistica della vita studia e diffonde la trasformazione del futuro, ora anche dal suo B&B nel bosco. Con Dede Riva ha dato vita al Manifesto Progetto Creatività, Via Femminile alla Trasformazione, firmato da esponenti della cultura di tutto il mondo. Ha pubblicato con Tecniche Nuove La Scrittura dell'Anima, Diario di Psicosomatica, L'anima del Successo, 365 Pensieri per l'Anima . Con Stazione Celeste Stavolta sarò Femmina, con ilmiolibro.it Senza radici dove voli? Con Anguana Edizioni insieme a Devana “Sciamane. Storie, canti e risvegli di anziane sedute in cerchio”, con Giovanna Tolio e altri autori “Amicizia (nuova energia di evoluzione)”, Leone Editore.

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

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    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

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Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
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    Tra pregiudizi di genere e grande determinazione Tra pregiudizi di genere e grande determinazione

Cambiare vita, dare spazio ai propri desideri e fare quello che davvero ci piace è il sogno di molti,
ma realtà per pochi. Lo conferma l’analisi di Hays Italia in collaborazione con Serenis, il 40% degli
intervistati non è per nulla contento della propria condizione lavorativa e il 60% pensa con
regolarità a un cambio radicale della propria esistenza.

https://www.dols.it/2025/04/16/francesca-rizzo-imprenditrice-di-successo-a-bali/
    Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni con mia cugina, che vive in Germania. Lei è alevita e ha sposato un ragazzo sunnita originario di Erzurum. Eppure, nonostante entrambi appartengano al popolo curdo, le differenze religiose sono bastate a creare muri. La famiglia del marito fatica ad accettarla, ritenendo gli aleviti culturalmente ed eticamente inferiori. Questo mi ha portato a riflettere su una dinamica universale: la tendenza dell’essere umano a costruire confini invisibili, a classificare, separare, giudicare.

Quante volte, da immigrati, ci siamo sentiti dire: “Se tutti fossero come voi, così integrati, sarebbe diverso”? Quante volte il nostro valore è stato misurato in base alla capacità di adattarci, di “assomigliare” alla cultura dominante? Ma questa non è una dinamica esclusiva delle migrazioni o della religione. Ovunque, gruppi diversi si osservano con sospetto. Il “diverso” fa paura.

Se ci spostassimo in un villaggio del Togo, del Senegal, del Congo, del Tibet, della Birmania o del Perù, troveremmo le stesse dinamiche: anche all’interno della stessa etnia, le tribù si guardano con diffidenza. Come se l’altro fosse meno degno, meno umano. È un istinto antico, quasi animale, nato dal bisogno di proteggere il proprio spazio. Ma qui nasce il paradosso: gli animali conoscono il proprio territorio e lo rispettano. Noi esseri umani, invece, non facciamo altro che invadere, appropriandoci, giudicando, alimentando paure e pregiudizi grandi come montagne.
https://www.dols.it/2025/04/16/pregiudizi-paura-e-confini-invisibili-il-difficile-cammino-dellumanita-verso-laccettazione/

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    Regia di Guido Chiesa Prodotto da Iginio Straffi e Regia di Guido Chiesa
Prodotto da Iginio Straffi e Alessandro Usai
Con Micaela Ramazzotti, Edoardo Leo, Gloria Harvey, Andrea Pisani, Anna Bonaiuto
Al cinema dal 17 aprile
https://www.dols.it/2025/04/15/30-notti-con-il-mio-ex/
    https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-mil https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-milano-al-pac-con-body-of-evidence/

E’ la prima ampia mostra personale in Italia dell’artista iraniana; che attraverso le sue opere filmiche e fotografiche esplora le rappresentazioni identitarie del femminile e del maschile nella sua cultura.
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