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    Home»Pari opportunità»Donne politica»Chiara Raganelli, Amore e politica nella vita di Nilde Iotti
    Donne politica

    Chiara Raganelli, Amore e politica nella vita di Nilde Iotti

    DolsBy Dols23/01/20183 commenti5 Mins Read
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    IOTTI_ROMA_LindaZennaro_testo_ridotta
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    Chiara Raganelli e Nilde Iotti
    “Non si può partire solo dalla ragione, quando si fa una scelta”

    di Loretta Junck

    Capita oggi sempre più spesso di incontrare giovani, e giovani donne in particolare, che esprimono l’esigenza di richiamarsi a modelli, a personaggi che per le scelte operate durante la propria vita possano rappresentare punti di riferimento: icone affermate ma anche persone comuni, uomini e donne semplici la cui azione però è stata determinante, nel passato, per costruire un mondo migliore. C’è una volontà diffusa (che emerge anche attraverso le opportunità offerte dalla rete) di riportare alla luce testimonianze e storie famigliari, in modo che non se ne perda la memoria e il valore. Spesso sono donne, più o meno giovani, che rintracciano le vicende di madri, nonne, bisnonne, alla ricerca di storie significative alla luce delle quali comprendere fino in fondo le proprie scelte passate oppure operare quelle future.
    Foto_RaganelliQuesta esigenza mi sembra emergere nettamente anche nel bel saggio di Chiara Raganelli Amore e politica nella vita di Nilde Iotti, uscito con Albatros Il Filo nel maggio del 2017 e presentato il 15 novembre scorso nella sala Aldo Moro del palazzo di Montecitorio. L’autrice è una giovane romana con una laurea in lettere in tasca e una carriera giornalistica in mente.
    Il libro, originale e interessante, accosta l’esperienza di vita di due donne. Da una parte Nilde Iotti, nata a Reggio Emilia, antifascista, costituente, deputata comunista, presidente della Camera per tre legislature, compagna di Togliatti; dall’altra Cliseide Delle Fratte, nata a Zagarolo, vicino a Roma, quinta elementare, partigiana combattente nel gruppo guidato dal comunista Sesto Rolli e bisnonna dell’autrice.
    La vicenda privata e politica di Nilde Iotti è stata ricostruita – lo ricorda Raganelli nell’introduzione – ricorrendo sia agli studi condotti su di lei, sia alle “testimonianze di chi l’ha conosciuta, di chi ci ha parlato, lavorato a stretto contatto, insieme alle parole prese dalla sua viva voce”. Particolarmente interessante la lunga intervista che Iotti concesse a Oriana Fallaci e comparve su “L’Europeo” nel 1962, citata nel testo e riportata integralmente tra i documenti raccolti in coda alla prima parte del libro. L’intervista rivela che la donna e la donna politica erano due realtà inscindibili in Nilde. Ricordando come era nata la sua scelta politica (dopo l’otto settembre, quando aveva visto i primi morti comunisti per le strade) fu capace di rispondere alla giornalista con una frase impegnativa come questa: “Gliel’ho già detto che la mia fu una decisione sentimentale: i sentimenti per me sono di estrema importanza. Estrema, estrema importanza. Vede, non è quasi mai la ragione che incide sui sentimenti. Sono piuttosto i sentimenti che incidono sulla ragione. Non si può partire solo dalla ragione, o dalla conoscenza, quando si fa una scelta”. I soloni del PCI ebbero da ridire sul tono dell’intervista, ma d’altra parte avevano sempre criticato le scelte di Nilde mettendole il bastone fra le ruote, come emerge chiaramente dalla ricerca.
    Per la storia famigliare, quella della bisnonna Cliseide (ma per chiunque a Zagarolo era Alessandra), le fonti sono i ricordi personali dell’autrice che l’ha conosciuta da bambina (era “una grande nonna dai molti capelli bianchi, sempre sorridente, che raccontava storie e cantava vecchie canzoni”), ma soprattutto le informazioni fornite dalla parentela, gli aneddoti del nonno Mimmo, i documenti e le fotografie che commentano una narrazione affettuosa e nello stesso tempo attenta al valore dei fatti. Quello di Cliseide è “un esempio”, “un’eredità storica che non dobbiamo dimenticare. La sua storia è importante proprio perché era una persona semplice, una donna come tante che, nonostante i limiti che ciò comportava, non si è lasciata abbattere dalle avversità che l’hanno fortificata”.
    ZagaroloSullo sfondo di entrambe le biografie, la storia, quella nazionale che scandisce la vicenda politica e umana di Nilde, strettamente intrecciata a quella del suo partito e alle conquiste civili per cui combatté; ma anche la storia del piccolo centro del Lazio in cui vive la famiglia della narratrice: la guerra, le bombe, lo sfollamento, la Resistenza romana, l’attentato di via Rasella, le Fosse Ardeatine, e poi la Liberazione e il dopoguerra, in “un continuo intreccio tra pubblico e privato – come osserva Daniela Carlà nella prefazione – che è il maggior punto di forza del testo”.
    Ma il libro ha più di un pregio, e non è certo secondario che le vicende siano non solo ricostruite con un’indagine intelligente, ma anche rese attraverso una scrittura pulita e scorrevole, che lascia spazio, giovanilmente, all’entusiasmo e alla fiducia, ma nulla concede al compiacimento retorico, così che leggerlo è un piacere, e non succede spesso con un saggio.
    L’autrice, ne siamo sicure, ha buone carte in mano per realizzare gli obiettivi che si prefigge.

     

    loretta-junckLoretta Junck, torinese, già docente di lettere nei licei, dal 2011 fa parte del “Comitato dei lettori” del Premio letterario Italo Calvino e dal 2012 è referente di Toponomastica femminile per il Piemonte.
    Nel 2014 ha organizzato, a Torino, il III Convegno di Toponomastica femminile e Fnism.
    Con Maria Pia Ercolini ha curato gli Atti del II e III Convegno di Toponomastica femminile “Strade Maestre. Un cammino di parità” (Universitalia 2015). Ha collaborato a “Le Millle. I primati delle donne”, a cura di Ester Rizzo (Navarra 2016). Suoi articoli sono comparsi su diverse testate (L’Indice dei libri del mese, Leggendaria, Noi Donne, Dol’s ecc.) oltre che negli Atti dei Convegni di Toponomastica femminile e nella sezione Memorie del sito www.toponomasticafemminile.com .

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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    3 commenti

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

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    Redattora del sito internet www dols.it

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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
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A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
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E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
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    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

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