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    Home»Costume e società»Cultura»Film»L’isola degli idealisti
    Film

    L’isola degli idealisti

    Lucia Tilde IngrossoBy Lucia Tilde Ingrosso20/05/2025Updated:20/05/2025Nessun commento3 Mins Read
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    Regia di Elisabetta Sgarbi

    Con Tommaso Ragno, Elena Radonicich, Michela Cescon, Renato Carpentieri, Renato De Simone, Chiara Caselli

    Liberamente ispirato al libro omonimo di Giorgio Scerbanenco, edito da La Nave di Teseo

    Viviamo in un’epoca povera di significati, in cui tutti sembrano rincorrere l’effimero in una vana corsa senza vincitori né vinti. Colossi dello streaming puntano su contenuti  – serie, film, show – che si possono seguire mentre si fa altro. Un segnale terribile, e una resa.

    Per fortuna, ci sono film come questo. L’isola degli idealisti è liberamente ispirato a un romanzo del grande scrittore Giorgio Scerbanenco. Un libro andato perduto, ma ritrovato dalla famiglia dell’autore e infine pubblicato per la prima volta nel 2018 da La Nave di Teseo.

    Il gancio narrativo è semplice e potente: una coppia di rapinatori in fuga approda su un’isola, sconvolgendo la vita e gli equilibri dei suoi abitanti. La vicenda è incalzante, fitta di trame e sottotrame, snodi che non ti aspetti. Ma a fare il film sono i personaggi e i rapporti tra di loro.

    La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio ha anche scritto la sceneggiatura, spiega: «I personaggi sono nati e si sono sviluppati, per lo più, già con il volto di chi li avrebbe interpretati, il loro corpo, i loro modi. Questo ci ha aiutato molto nello scrivere il film, perché, laddove la sceneggiatura non poteva e non doveva dire, potevamo immaginare un colpo d’occhio, un movimento, un gesto, una espressione che riempissero quel “vuoto”. Ma, soprattutto, a molti di loro – con cui ho una consuetudine, una storia, anche cinematografica – potevo dire (certa che non sarei stata fraintesa) di non sentirsi al sicuro, protetti da una storia: perché loro sarebbero stati la storia, la loro faccia, le loro mani, le loro parole».

    Gli attori, tutti perfettamente calati nella parte, ci restituiscono personaggi verosimili e sfaccettati, pieni di luci e ombre. E, ancor più, contribuiscono a delineare rapporti fluidi, ambigui, a tratti anche struggenti e crudeli.

    Ma questo è anche un film di grandi atmosfere. La collocazione temporale originaria del libro erano gli anni Quaranta del secolo scorso, ma la scelta è stata quella di spostare in avanti l’ambientazione, senza connotazioni precise. Ci troviamo in un tempo sospeso, in cui però vestiti, oggetti e auto rimandano agli anni Sessanta e Settanta. Da notare la presenza delle tante opere d’arte in scena, nella convinzione (della regista, ma anche della famiglia protagonista) che “le opere d’arte, mentre indicano un tempo, lo sospendono. Stanno e non stanno nel tempo. Catturano l’occhio, per destinarlo, poi, a una dimensione diversa”.

    A contribuire alle atmosfere ci sono i luoghi. Quelli del romanzo (il lago di Iseo e Milano), sono diventati, nel film, luoghi innominati, remoti, identificati solo come “Villa Reffi”, il Mare”, “l’Isola”, “il Paese”. La nebbia, l’acqua, i chiaroscuri: tutto prende per mano gli spettatori e li porta a calarsi in una storia sempre in bilico tra il confinamento e “il resto del mondo”, le costrizioni (familiari e non) e le infinite possibilità legate al libero arbitrio.

    Un film da seguire con il fiato sospeso, un thriller dell’anima che si interroga su questioni universali. C’è una redenzione possibile? La famiglia è più un supporto o una gabbia? Che spazio dare alle proprie ambizioni? Le vie dell’amore sono davvero infinite?

    Un’opera che, una volta usciti dalla sala, continua a suscitare interrogativi, riflessioni e confronti. E certo suggerisce la lettura del libro da cui tutto è partito.

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    Lucia Tilde Ingrosso
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    Lucia Tilde Ingrosso. Maturità classica a Cortona (Arezzo) e laurea in Economia aziendale presso l’Università Bocconi di Milano. Da sempre, un grande amore per la scrittura. Giornalista, dopo anni nella redazione del mensile di business Millionaire, adesso è freelance e collabora con varie testate. Inoltre è autrice di podcast, ghostwriter e moderatrice di eventi. Come scrittrice, ha pubblicato 25 libri con i principali editori, in generi che spaziano dal giallo al noir, dal rosa all’umorismo, dalle guide di impresa ai romanzi per ragazzi. Le sue uscite più recenti sono la saga familiare I Monteleone e il thriller Una sconosciuta (Baldini+Castoldi). Da segnalare anche: il manuale umoristico 101 cose da fare in gravidanza e prima di diventare genitori, scritto con il marito Giuliano Pavone (Newton Compton) e il romanzo biografico Anna Politkovskaja. Reporter per amore (Morellini).

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    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

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    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
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    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
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E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
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C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
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Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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