CORTO, CHE PASSIONE!’ Da qualche anno come i vecchi colossal, i films sono molto, a volte troppo lunghi e finalmente arriveranno nelle sale i corti di autori. 20’ all’incirca è la durata.
Una selezione dei Corti d’Argento sarà nelle sale a Maggio grazie all’iniziativa della FICE, Federazione Italiana Cinema d’Essai, dell’ANEC Associazione Nazionale Esercenti Cinema, di Rai Cinema e di Alice nella Città, che (in collaborazione con l’Italian Short Film Association, con il sostegno della Direzione generale Cinema e audiovisivo del MiC e di Deluxe Digital) hanno finalmente acceso ben 100 schermi dei cinema italiani per promuovere il cinema breve.
Quest’esperimento che ogni secondo martedì del mese, proporrà in tutt’Italia una selezione sempre nuova di cortometraggi, portando sul grande schermo il meglio di un mondo sempre più aperto al talento, alla creatività e alla sperimentazione, sarà un’iniziativa preziosa alla quale i Nastri d’Argento hanno aderito con entusiasmo unendosi al David di Donatello.
Più commedie e molta sperimentazione, soprattutto nell’animazione, per la prima volta anche attraverso l’utilizzo dichiarato dell’intelligenza artificiale, nella selezione, dei ‘Corti d’Argento 2025’, una ventina di titoli – scelti tra 260 opere di fiction e 25 di animazione.
Marcello di Maurizio Lombardi 51anni, regista teatrale (fiction) e Playing God di Matteo Burani 34anni regista e scultore (animazione) sono i vincitori dei Nastri d’Argento per i cortometraggi 2025, protagonisti – con i Premi speciali di quest’edizione – della premiazione romana simbolicamente dedicata al ricordo del regista documentarista Stefano Amadio.
Marcello, di Maurizio Lombardi Interpretato da Francesco Gheghi 22 anni, giovane attore oggi tra i più apprezzati, è una dichiarazione d’amore al cinema attraverso la storia di due ragazzi della periferia romana che per rabbia, distruggono il bar del boss del quartiere e sono quindi costretti alla fuga. Ed è proprio in quella corsa rocambolesca che Marcello si nasconderà casualmente in un set di Cinecittà: un incontro che cambierà qualcosa nella sua vita ma anche nel ritmo della narrazione. Indimenticabile il monologo di Adamo Dionisi, alla sua ultima interpretazione, sull’idea e il rapporto del cinema tra sogno e realtà.
Con Playing God Matteo Burani, dal 2010 puppet maker e carachter designer, autore della sceneggiatura con Gianmarco Valentino e montatore del cortometraggio, realizza una straordinaria animazione in stop motion con il contributo di Arianna Gheller. Il corto, storia inquietante in cui figure di argilla vivono e muoiono disperate nelle mani di un creatore che gioca ad essere il loro Dio, ha debuttato alla Settimana della Critica di Venezia.
Insieme ai due Nastri d’Argento a Marcello e Playing God, i cortometraggi vincitori dei Premi speciali sono: La buona condotta di Francesco Gheghi, Migliore opera prima, Un lavoretto facile facile di Giovanni Boscolo, interpretato da Mirko Frezza, Antonio Bannò e Giorgio Colangeli, Migliore commedia, Sorveglianze, esordio alla regia di Guido Pontecorvo al quale è andato il Premio della Fondazione Claudio Nobis (tradizionalmente dedicato al talento dei più giovani autori al quale si aggiunge il Premio Media Fenix, riconoscimento che assegna un contributo in servizi del valore di 5.000 euro messo a disposizione dalla società presso i suoi stabilimenti, per finalizzare la realizzazione di un suo prossimo corto).
Un’occasione unica per valorizzare il “formato breve” e farlo conoscere al grande pubblico.
In ‘cinquina’ per il miglior corto di finzione oltre a Marcello di Maurizio Lombardi, La confessione di Nicola Sorcinelli, già vincitore nel 2017 di un Nastro d’Argento per Moby Dick e Majoneze di Giulia Grandinetti (finalisti anche al David di Donatello) e ancora Mignolo di Gianluca Granocchia e Pinocchio Reborn di Matteo Cirillo. Per l’animazione a confronto cinque autori che siglano esperienze molto diverse tra loro:oltre a Playing God di Matteo Burani, Dagon di Paolo Gaudio ispirato ad un racconto di Lovercraft, Dark Globe di Donato Sansone, videomaker e artista in questi giorni protagonista a Torino di un’originale performance con i suoi ‘Metaversi’ e, infine, due delicate sperimentazioni, Nè una nè due di Lucia Catalini e Supersilly il corto animato di Veronica Martiradonna, ora a Cannes nella sezione Semaine de la Critique.
Una menzione speciale per l’attenzione a temi del sociale è andata a Mercato libero di Giuseppe Cacace, interpretato da Pino Calabrese – con Giorgio Cantarini – che affronta con la leggerezza della commedia il drammatico tema della vulnerabilità degli anziani sottolineando anche il ricatto al quale la precarietà del lavoro espone troppo spesso anche i giovani nelle truffe telefoniche di finti call center.
Tra gli attori, un Premio speciale è andato a Vincenzo Nemolato per l’irresistibile comicità nell’interpretazione di Sharing is caring di Vincenzo Mauro. Due infine i titoli premiati fuori dalla selezione ufficiale: The Eggregores’ Theory di Andrea Gatopoulos per la sperimentazione in un’opera internazionale realizzata con l’apporto dell’A.I. e A Domani di Emanuele Vicorito entrato solo da poco nel circuito delle rassegne specializzate pur essendo prodotto nel 2024: un cortometraggio nato da una vera storia del carcere minorile di Nisida, che i Nastri d’Argento segnalano per la qualità della regia e la sensibilità dello stile narrativo.
Nel corso della premiazione di quest’edizione i Giornalisti hanno inserito la proiezione del corto Ashes to ashes – I panni sporchi si lavano nel bosco di Lucia Elisa Marinelli, studentessa del master di Sceneggiatura dell’Accademia di Belle Arti di Milano NABA, vincitore del Premio Nobis per il miglior soggetto 2023.
E’ la storia di una ragazzina che, in ritiro spirituale sulla montagna di San Francesco, in Umbria, si smarrisce nel bosco e rimane sola con le sue paure ma anche, per la prima volta nella sua vita, con la riflessione sul desiderio di dedicarsi a una vita di semplicità e di purezza: un incontro speciale aggiungerà qualcosa di soprannaturale alla sua notte solitaria. Il soggetto era stato scelto tra una quarantina di proposte inviate dalle scuole di cinema di tutt’Italia dalla Giuria dei Giornalisti Cinematografici.
Playing God Marcello
Vedremo nelle sale a maggio questi “Corti d’argento 2025” il cui unico difetto è che partecipano poche donne, troppo poche. Non sarà a caso che alle donne piace girare maggiormente i lungometraggi? Quelli che non finiscono mai? Comunque da non mancare ogni secondo martedì del mese !

Adriana Moltedo
Esperta di cinematografia con studi al CSC Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, Ceramista, Giornalista, Curatrice editoriale, esperta di Comunicazione politico-istituzionale per le Pari Opportunità. Scout.