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    Eventi

    QUANDO   IL TEATRO E’  ATTO D’AMORE CHE CI CURA E CI SALVA 

    Elena GuerriniBy Elena Guerrini22/12/2024Updated:23/12/2024Nessun commento9 Mins Read
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    Appunti   teatrali di Elena Guerrini 

     

     Dicembre 2024.

    Chi come me, Amleto²,Age pride. 3 visioni ed emozioni d’inverno  
     al
    Teatro Franco Parenti.

    Ogni volta che esco di casa per andare a teatro sono grata immensamente ai luoghi e a questa arte, che ci raduna, ci nutre di bellezza e ci rende vivi, il teatro è   sempre unione di sguardi e   ascolti, di corpi vivi e vicini   che partecipano all’emozione nel qui e ora, e il suo dono è di farci togliere lo sguardo dagli schermi e il corpo dal divano per uscire e unirsi ad altre creature nel momento magico del  vedere teatro farsi vivo.

     La visione di 3 spettacoli   è avvenuta in un teatro dove mi sento come a casa per la cura di ogni particolare, dall’accoglienza  delle maschere gentili e colorate, all’armonia del luogo tutto : dal foyer alle sale  di spettacolo che sono arrivate ad essere  ben 5 tutte splendide ,   cura e armonia  dal pavimento al soffitto , dai  camerini  per gli artisti ai bagni per il pubblico; in questo   Dicembre dove l’autunno ha dato spazio all’inverno ho passato più serate al Teatro Franco Parenti che a casa mia .  Ne parlerò in questi appunti teatrali, non recensioni ma riflessioni   ed emozioni da spettatrice   e consigli   per voi che leggete.

     1. “Chi  come me “   di Roy Chen , adattamento, regia e costumi di Andrèe Ruth Shammah, una creazione poetica , sublime e dolorosa , ma anche leggera e vitale una regia che è cura di ogni ruolo  e della scena tutta  . 

    E’ uno spettacolo che parla a noi tutti/e ci fa pensare ai ragazzi e alle ragazze che siamo stati.

    Una creazione sul dolore e sul disagio giovanile che è un vero e proprio abbraccio.

     In  scena adolescenti  talentuosi  tra i 15 ei 18 anni ( Amy Boda, Federico De Giacomo, Roberta Filannino, Samuele Poma, Alia Stegani.)  in una casa di cura ,  che portano rabbia,  energia  , ritmo e fisicità   e attrici e attori conosciuti e affermati : la poliedrica Sara Bertelà , genitrice  talvolta divertente , talvolta commovente nei vari cambi di ruolo ma sempre vera e che prende il cuore   e Silvia Giulia  Mendola , l’insegnante di teatro del centro di salute mentale che ci fa capire con dolcezza e tenacia quanto il teatro ci può salvare dai nostri nemici che abbiamo dentro, un gentile e forte Fausto Cabra che il medico che ognuno di noi vorrebbe incontrare , paziente e dolce anche nei momenti più difficili . Il suo buongiorno è una sinfonia dove ritroviamo i bambini che noi siamo stati, respirando e prendendo consapevolezza di ciò che siamo.

    Lo spettacolo in scena dal 1 di Ottobre ha stregato il pubblico, ed è emozione vedere il teatro pieno, di persone  di ogni età attente e commosse e  che han partecipato più volte  a questo rito con Zia Mania e Zio Depressione . Una lettera aperta alla malattia.

    Il teatro è un rito che ci libera dai nostri tormenti e dai pensieri ossessivi.

    Dopo la visione dello spettacolo tra risate, pensieri   e lacrime, mi   sono sentita  riappacificata con ogni mia fragilità. 

    Consiglio di andare soprattutto ai   genitori con figli adolescenti,  chi è stato adolescente incompreso,  a chi si prende cura del disagio ,  a chi si sente fragile ,a chi vuol fare un viaggio di compassione  con vera passione  e amore  profondo che  muove  l’anima.

      Siamo quel che siamo ma non sappiamo ciò che diventiamo,

    2.  Parlando d’amore   vi porto da Amleto² perché  lo spettacolo visionario  di Filippo Timi visto in sala grande , pienissima , in scena fino al 31 Dicembre è un grande atto d ‘amore verso il teatro e verso le attrici Elena Lietti, Lucia Mascino e Marina Rocco ,  bravissime perché sono se stesse recitando in una danza di parole e corpi

    Filippo Timi , il  capocomico  e attore drammaturgo  regista di un grande talento  in quel circo del teatro  che ci continua ad affascinare ha immaginato , creato scritto e diretto per il suo storico gruppo quest’opera fantastica, vista  15 anni fa con altro titolo , e  adesso torna in grande forma e  stile nel teatro che lo ha ospitato e che lui sente  casa artistica  . 

    In questo cabaret surreale pop e coloratissimo ogni artista ha una forte presenza scenica unica in questa reinterpretazione dell’opera di Shakespeare che mescola   elementi comici e drammatici . Le attrici, sopra nominate, che   avrei voluto candidare ex aequo ai Premi Ubu , se solo  fossi stata una votante , sono anche autrici dei loro  monologhi attraverso un lavoro accurato  di improvvisazioni durante le prove ,non solo portano in scena il loro talento ma offrono interpretazioni che sfidano le convenzioni di genere esplorando le complessità dei personaggi  in maniera approfondita con voce e corpo . Amleto, Gertrude,Ofelia , Marylin Monroe e i Puffi ,  sono stati  i protagonisti  di una serata  che per me è stata psico-magica ,  tra    sfide, complessità , luci e ombre , fragilità ,ricordi , evocazioni e simboli.   

    Questo Amleto all’ennesima potenza è stato   come un concerto rock,capace di toccare temi  universali in modo originale dando vita a un dialogo tra passato e presente . Gli abiti di scena, degni di una sfilata d’alta moda realizzati presso la sartoria del Teatro  Franco Parenti  dalla sarta Giulia Reali sono cuciti addosso ai personaggi  e rimangono nella mente per la loro scintillante originalità. 

    Dubita che le stelle siano di fuoco, dubita che la verità sia menzognera dubita che il sole sia di caldo  , ma non dubitare dell’amore profondo per il teatro che muove ogni azione di Filippo Timi ,Gabriele Brunelli  e delle attrici  Elena Lietti , Lucia Mascino e Marina Rocco  in questo spettacolo  cult  da vedere e rivedere , consigliato a tutte e a tutti per non sentirsi soli nel buio  e ricevere in dono  calore e amore , comicità   e fragilità  e ubriacarsi di bellezza. Da vedere e rivedere , a Milano fino al 31 Dicembre , poi a Roma,  a Foggia , a Bari, a Mestre , a Grosseto, a Massa, a Pistoia e Firenze.

     Un grande amore per il nostro corpo così come è per come sarà e per noi stesse  giorno  dopo giorno, nonostante i cambiamenti dell’età ,  e ‘ ciò che rimane in me  dopo la visione di  

    3. Age Pride, monologo delicato e divertente , con musica dal vivo tratto, in una rielaborazione drammaturgica della regista  Emanuela Giordano , da  Age Pride di Lidia Ravera 

    ed. Einaudi, con Alessandra Faiella .

    Spettacolo appositamente ideato e  prodotto da Fondazione Ravasi Garzanti  e il Teatro Franco Parenti per la rassegna  La Grande Età.

    Con la musica di Chiara Piazza al violoncello  e la voce e il corpo di Alessandra Faiella  viaggiamo seduti su comode poltrone di velluto rosso nelle nostre età, tra ricordi di infanzia e orizzonti di vecchiaia serena assisto a un vero e proprio inno alla vita. Amare la propria età e il proprio corpo, avere devozione per ciò che siamo è il messaggio di questa confessione ironica e coinvolgente che è rivoluzionaria. Uno spettacolo sincero e oltre ogni stereotipo.

    Un urlo che ci porta ad accettare la   vecchiaia come una sfida e una libertà  felice. 

    Alle   spalle dell’attrice video immagini   evocative della visual artist  Cinzia Leone.

    “Tutto ciò che vive,invecchia e muore “  Una cantilena che risuona allegra nella sala cantata dal pubblico grazie all’attrice che  lo coinvolge con domande e sguardi . 

    Si ride sui guai dell’età.

    Gli anni passano e noi accumuliamo esperienza, le stagioni cambiano in noi ma tutte sono belle,dalla giovinezza alla vecchiaia, facile  da dire ma faticoso da accettare. 

    Il terzo tempo della vita come sarà?  Sarà una grande avventura ?

    Penso al testo dello spettacolo visto e in scena fino al 5 Gennaio, quando a casa davanti allo specchio mi lavo il viso,   e metto la crema per la notte.  

    Chi di voi   vorrebbe rimanere per sempre giovane? Accarezzo le mie prime rughe e penso a   mia madre che non ho visto invecchiare perché è andata via prima dei sessanta anni dalla vita   terrena. Mi immagino vecchia  e sorrido . Sarà  età d’oro da amare  e accettare con gratitudine .

     Il teatro ci porta a una visione nuova delle cose, anche della vecchiaia.

    Lo  spettacolo mi ha  coinvolta tra citazioni di James Hilman e Simon De Beauvoir e l’ironia travolgente   di Alessandra Faiella . Consiglio la visione a chi   vuole riappacificarsi con la propria vita, con il tempo che passa   e iniziare un percorso di amore  a qualunque età contro la dittatura dell’apparenza.  Essere sempre in viaggio con un bagaglio di autostima , felicità e gioia.

    Visioni d’amore, per gli altri, per noi stessi, per il teatro questo mese  nel 2025 .

    Altri spettacoli, laboratori, letture, cinema , filosofia e incontri al Teatro Franco Parenti sul tema della longevità,nella rassegna “ La  grande età “  fino al prossimo Autunno   .  

    Andrò a  vedere  “ Il tango delle capinere “  di Emma Dante,  a inizio  Aprile ,  e  “ Lezione d’amore  sinfonia di un incontro “ a Maggio con Milena Vucotich .

    Teatro Franco Parenti
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    Elena Guerrini
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    Elena Guerrini – laureata in Metodologia della Critica dello Spettacolo al Dams , Università degli studi di Bologna . E’ scrittrice , attrice-autrice e performer . ( Ha lavorato tra gli altri in spettacoli storici con Teatro Valdoca , Pippo Delbono , e al cinema con Pupi Avati e Paolo Virzi’) Ha pubblicato racconti e romanzi con Stampa Alternativa e Garzanti . Le sue creazioni sono monologhi coinvolgenti e originali : Orti Insorti , Bella Tutta, Alluvioni , Vie delle donne , Archeologia del coraggio , tutte in repertorio girano in teatri , festival e salotti o giardini di case private . Ha ideato e dirige dal 2007 il particolare festival “A veglia teatro del baratto” che si svolge ad Agosto a Manciano ( Gr) . Eventi all’aperto dove il pubblico si porta la sedia da casa e il biglietto di ingresso consiste in bottiglie di olio , vino , forme di formaggio e prodotti della terra . Nominata Ambasciatrice del Terzo Paradiso da Michelangelo Pistoletto , Elena fa dell’arte in ogni sua forma il suo pane quotidiano . La rubrica Appunti Teatrali su dols.it sara’ testimonianza di ciò che avviene tra arte e teatro nel qui e ora a Milano e non solo . Non semplici recensioni ma appunti ,storie , aneddoti , riflessioni , talvolta interviste o consigli di lettura o visione e presentazioni di festival. Elena Guerrini per dols.it indaga il quotidiano in modo politico e poetico mescolando linguaggi , ed e’sempre grata “ per l’antica arte del teatro che ancora raduna i vivi e li nutre “ ( Ringraziare Desidero. Mariangela Gualtieri ) . Per invitare la Guerrini a vedere performance , festival ,spettacoli o conferenze stampa potete scrivere alla redazione : appuntiteatrali@gmail.com

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