Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • La generazione in attesa
    • The life of Chuck
    • Battocletti vita forte
    • Downton Abbey: il gran finale
    • Jane Austen ha stravolto la mia vita
    • Lo spartito della vita
    • Elisa
    • Quando la violenza scende in campo
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      The life of Chuck

      By Lucia Tilde Ingrosso17/09/20250
      Recent

      La generazione in attesa

      18/09/2025

      The life of Chuck

      17/09/2025

      Downton Abbey: il gran finale

      11/09/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Viaggi»40 anni in 40 giorni: diario di un viaggio indimenticabile – VI
    Viaggi

    40 anni in 40 giorni: diario di un viaggio indimenticabile – VI

    DolsBy Dols29/09/2018Updated:30/09/2018Nessun commento6 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Tahiti_Teahupoo_le Village_stagno
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Tahiti e Melbourne, fine del viaggio

    precedente

    di Rossana Piasentin

    Si avvicina la fine di questa vacanza polinesiana ma, per fortuna, abbiamo ancora due giorni a Tahiti, prima di rientrare in Italia passando da Melbourne.

    Prima di questo viaggio mi bastava sentir nominare Tahiti e Papeete e già la fantasia mi portava a spiagge tropicali, mare, palme, fiori, profumo di tiarè, insomma paradiso. Ora posso dire che in realtà Tahiti non è come la immaginavo. Papeete è una cittadina col traffico di una città, un po’ caotica, un po’ sporchetta, con costruzioni senza fascino e anche un po’ degradate (le vecchie case coloniali sono praticamente sparite..) quindi non esattamente il paradiso polinesiano!
    La sera, girare a piedi ci ha fatto sentire a disagio: poca gente nelle strade interne, e alcuni dall’aspetto poco rassicurante. Se si esclude la parte di Piazza Vaitape, quella con le roulotte che vendono ottimo cibo a poco prezzo, molto frequentata e illuminata, il resto è abbastanza desolato… Nella zona del mercato ho visto gente che dormiva sui pickup, forse erano gli stessi che di giorno lavoravano lì, ma comunque non facevano una gran bella impressione…e anche molti uomini dall’andatura malferma… È stata la prima volta, in tutto il viaggio, in cui mi sono guardata le spalle e ho cambiato marciapiede…

    Però, quando abbiamo fatto il giro dell’isola, ciò che ho visto fuori da Papeete e soprattutto a Tahiti Iti (la parte più piccola dell’isola, quella che dai locali viene chiamata ‘presqu’Île’) mi ha rincuorata.
    Tahiti Iti è tutta un’altra cosa, qui ho ritrovato la natura ricca, le montagne verdissime, i fiumi balneabili, le spiagge dove i ragazzi “surfano” e quelle dove i bimbi giocano, quasi tutte di sabbia nera. Ecco, diciamola tutta, a me le spiagge di sabbia nera non finiscono di piacere, rendono più cupo anche il colore del mare…

    Tahiti_Teahupoo
    Siamo scesi fino a Teahupoo dove avrebbero dovuto svolgersi i campionati del mondo di surf, il Billabong Pro Surf Competition.
    _Papeete_mercato-stoffeAvevamo letto di questo incredibile reef break che, a causa della barriera corallina (che fa passare la profondità oceanica da più di 50 metri, a poco più di 1,5 metri) può dar vita a un’onda aggressiva a ‘tubo’ alta anche come un palazzo, pesantissima, che genera un rombo assordante ed eravamo pronti a farci accompagnare in barca fino al ‘reef’ per vedere da vicino le evoluzioni dei campioni nel ‘tube’. Avrei voluto emulare Tim McKenna, il fotografo australiano ‘ammalato’ di Polinesia, che ha fotografato le onde di Teahupoo per anni, ma purtroppo il mare era incredibilmente calmo, talmente calmo da decretare la sospensione delle gare… Peccato, niente adrenalina da risalita dell’onda perfetta a lato dei surfisti!

    Però lì, in fondo all’isola, abbiamo scoperto un angolino fermo nel tempo: ci si arriva a piedi, dove finisce la strada, superando un ponticello che ballonzola quando i ragazzini ci corrono sopra (e loro, ovviamente, continuano a correre avanti e indietro!), e ci si trova in mezzo a case sparse nel verde con tavole da surf appoggiate ai muri o sui tetti, laghetti con ninfee viola e papere, bimbi scatenati che corrono a piedi nudi o in bicicletta, ragazzi seduti sotto l’albero che suonano l’ukulele e cantano musiche locali. Ecco ‘le village’ mi è piaciuto proprio tanto, anche se non c’era una spiaggia bianca e anche se il cielo era grigio.

    Tahiti_Teahupoo_le Village_stagno

    La domenica, prima di partire, decidiamo di partecipare alla funzione nella chiesa protestante. E’ un’emozione per gli occhi (colpiti dai colori sgargianti degli abiti delle donne, intonati a cappellini e gioielli) e per le orecchie, perché i canti ‘a cappella’, si succedono in continuazione e sono bellissimi, forti, coinvolgenti… da pelle d’oca…
    E, con ancora la musica nelle orecchie, ci avviamo all’aeroporto. Non parlo più tanto e io, che di solito sono sorridente, sento una sottile malinconia che si impadronisce dei miei pensieri. Mentre aspettiamo l’imbarco, con gli abiti pesanti per affrontare il clima di Melbourne, lascio spazio a una vocina che nella testa si fa sentire insistentemente: “Ma perché la Polinesia dev’essere una volta nella vita? Chi l’ha detto?” E come darle torto? (alla vocina, intendo..) E così mi dico che.. forse, chissà, magari… giochi per sentire meno la tristezza del distacco..

    L’arrivo a Melbourne mi fa ritrovare la parola. La città è effervescente, i cieli sono azzurri con nuvole che si muovono veloci perché il vento soffia forte, la gente è in giro in maglietta, maglione, giacchetta, cappotto (sempre detto che la percezione della temperatura atmosferica è molto soggettiva!), un sacco di gente, per lo più giovane. Non ero più abituata a tutta questa umanità. L’impressione è che siano tutti molto tranquilli, non si corre, tanto che il guidatore dell’autobus che ci porta dall’aeroporto in città, alle varie fermate si presta a spiegare la strada a chi scende, cartina alla mano. Ma dove lo trovi un driver di mezzi pubblici così disponibile? Poi scopro che Melbourne è stata nominata per sette anni consecutivi (fino al 2017) “città più vivibile al mondo” secondo la classifica stilata da The Economist. Ecco!
    Scopriamo che nella zona centrale si può salire e scendere dai vari tram senza pagare, una voce avvisa quando si sta per uscire dalla ‘free-zone’ e quindi o si scende, o si paga. Praticamente giriamo per il centro senza mai spendere un euro!

    Lo skyline è un mix di grattacieli moderni e case antiche, anche se forse antiche non è proprio la parola giusta per noi che in Italia siamo abituati a vere antichità! Qui tutto ciò che è del 1800 è considerato antico, dato che la città è stata fondata nel 1835!

    I vicoli che collegano le arterie maggiori sono una galleria d’arte a cielo aperto. Spazio a writer noti (come Banksy o Keith Haring) o sconosciuti che possono dipingere muri e anche i cassonetti dell’immondizia, così tutto diventa una macchia di colore.
    E poi saliamo allo Skydeck, l’immancabile torre da cui godersi il panorama sulla città e sul fiume Yarra, e questa volta decidiamo di andarci per il tramonto. Uno spettacolo!

    Melbourne_fiumeYarraMi piace questa città giovane, anche se il vento mi sferza la faccia e mi fa alzare il cappuccio della giacca, e poi ci sono tantissimi ristoranti, che offrono tutte le cucine possibili, che siano dei goderecci questi melbourniani? Mi adeguo e cerco di assaporare e godere di quanto mi circonda, quanto più posso.

    Facciamo il percorso verso l’aeroporto con il sole che lascia man mano il posto a nuvole grigie, ma io ripenso a quanto ho visto in questi 40 giorni, attraverso quante atmosfere sono passata, quante persone ho conosciuto, quanti azzurri ho scoperto, quanti fiori e profumi ho annusato e quanti cieli mutevoli ho ammirato e non so stilare una graduatoria di cosa mi sia piaciuto di più, so che è stato un viaggio che ha cambiato la mia percezione dell’ambiente e che anch’io, come quel giornalista di cui parlavo precedentemente, Tim McKenna, mi sono sicuramente ‘ammalata’ di Polinesia.

    Chissà se sarà solo una volta nella vita?

    melbourne tahiti
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

    Related Posts

    Villa Becker tra Arte, Fascismo e Film

    29/08/2025

    Dolci e gentili specialità torinesi.

    06/08/2025

    Un Palazzaccio di Passaporti a Torino

    17/07/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Recensione di lucia~ingrosso Recensione di lucia~ingrosso
    Post su Instagram 18067089128335314 Post su Instagram 18067089128335314
    Post su Instagram 18056643248425137 Post su Instagram 18056643248425137
    Elisa recensione di Erika Arosio Elisa recensione di Erika Arosio
    Lo spartito della vita di Erica Arosio Lo spartito della vita di Erica Arosio
    Fuori cinema in Gae aulenti Fuori cinema in Gae aulenti
    Post su Instagram 17969264072791937 Post su Instagram 17969264072791937
    Post su Instagram 18524484466032075 Post su Instagram 18524484466032075
    Parco Nord a Milano Parco Nord a Milano
    Parco Nord milano Parco Nord milano
    Post su Instagram 18075304736483397 Post su Instagram 18075304736483397
    Post su Instagram 18102166543591351 Post su Instagram 18102166543591351
    Post su Instagram 18063120035036334 Post su Instagram 18063120035036334
    Warfare di Erica Arosio Warfare di Erica Arosio
    Fragilità e forza Fragilità e forza
    Aperitivo da Illy in Gae aulenti Aperitivo da Illy in Gae aulenti
    Post su Instagram 17977992797879651 Post su Instagram 17977992797879651
    Matera e Matera e
    Vista di Milano dalla Triennale Vista di Milano dalla Triennale
    Post su Instagram 17892342741296014 Post su Instagram 17892342741296014
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    le stagioni della verità

    Questo mio corpo

    Amazon.it : Questo mio corpo

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK