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    Home»Costume e società»Cultura»LETIZIA BATTAGLIA – PER PURA PASSIONE
    Cultura

    LETIZIA BATTAGLIA – PER PURA PASSIONE

    DolsBy Dols21/02/2017Nessun commento5 Mins Read
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    In mostra al MAXXI di Roma fino al 17 aprile

    di Andrea Zennaro

     

    Letizia Battaglia, giornalista nata a Palermo nel 1935, è nota come la principale fotoreporter italiana sul tema della mafia per aver documentato le stragi più o meno note che hanno tormentato la Sicilia durante gli ultimi decenni del Novecento. Di Palermo mostra il contrasto tra lo splendore e la miseria, tra la delicatezza delle bambine e l’arroganza dei boss, accostando immagini di scene diversissime, dai vicoli tormentati da povertà e violenza ai palazzi sfarzosi dei ricchi. Ma la sua attività ha inizio molto prima e da argomenti ben distanti. Il suo primo lavoro fotografico riguarda una prostituta con cui la donna entra in confidenza per conto del periodico palermitano L’Ora, di cui negli anni ’70 è stata anche redattrice. I suoi primi scatti mostrano già la loro forte espressività, data dall’intensità di sguardi e scene: il bianco e nero essenziale elimina il superfluo e colpisce direttamente chi guarda, la potenza espressiva delle immagini non potrebbe essere la stessa se le foto fossero state scattate a colori. Nonostante i suoi soggetti siano molto spesso donne nude e atti sessuali, l’obiettivo dell’autrice non è mai invadente né sembra dar fastidio o mettere a disagio le persone su cui viene puntato. È anzi sorprendente l’intimità che riesce a creare con le persone, consapevoli di essere fotografate eppure sempre totalmente spontanee.

     

    battaglia5La prostituzione è un tema ricorrente nelle immagini da lei scattate: vuole che queste donne rovinate dalla mafia siano almeno ricordate, che non siano solo numeri negli elenchi delle vittime. Vuole che la vita di donne come Nerina, uccisa dalla mafia per aver spacciato senza il permesso dei superiori, vengano consegnate alla Storia, perché la vera vittoria di Cosa Nostra è l’oblio diffuso. Le sue immagini di donne, per quanto si tratti di corpi “in vendita”, sembrano parlare molto più della bellezza e dell’innocenza che della mercificazione e del loro essere vittime di abusi e ingiustizie. L’autrice è abile nel cogliere e usare la bellezza. La bellezza e l’innocenza di uno sguardo portate nell’eternità danneggiano i mafiosi e rendono alle donne giustizia e valore.
    Un altro argomento dei suoi primi reportage fotografici è quello del manicomio di Palermo. Negli anni ’70-’80 gli ospedali psichiatrici in Italia sono stati al centro di un intenso dibattito culturale e giuridico che vi ha portato l’attenzione di importanti fotoreporter nazionali (oltre a lei, Mario Giacomelli e Gianni Berengo Gardin hanno documentato queste realtà nel loro periodo di transizione da manicomio-lager a ospedale “quasi normale” con l’entrata in vigore della legge Basaglia). Il suo approccio alla “pazzia” è forte ma rispettoso, non mette mai in cattiva luce le persone e cerca scene ben più discrete di quelle scelte da alcuni suoi colleghi contemporanei.

    bataglia3

    Tutt’altro effetto fanno le immagini documentarie sugli omicidi di mafia. Deve aver avuto grande coraggio e sangue freddo per fotografare i cadaveri appena rinvenuti nelle strade di Palermo, colpiti a freddo da sicari armati o uccisi in attentati stradali. La mafia ha colpito in primis giornalisti e magistrati, ma anche tante persone comuni colpevoli di aver violato un codice d’onore: i nomi più noti sono Peppino Impastato, Piersanti Mattarella (fratello dell’attuale Presidente della Repubblica), Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ma solo in Sicilia le vittime della mafia sono state migliaia. I suoi scatti non risparmiano nessuno: uomini a terra e vedove in lacrime, pozze di sangue e automobili danneggiate vengono mostrate in tutta la loro crudezza. Chiara ed eloquente è anche la stretta di mano tra i boss di Cosa Nostra e l’onorevole Giulio Andreotti, foto che la donna tiene a mostrare.
    Spesso nella sua fotografia di soggetti maschili si percepisce una sorta di gusto macabro, dovuta alla frequenza di visioni molto esplicite di violenza e sangue. O forse macabri sono stati il suo tempo e il suo luogo.

    battaglia3

    Al contrario, nel ritrarre le donne, e specialmente le bambine, Letizia Battaglia sembra dotata di una capacità particolare di cogliere la bellezza. I suoi ritratti femminili sono toccanti per la dolcezza e l’innocenza emanate da quegli sguardi profondi e delicati, nonostante la loro condizione sociale spesso umile. È proprio avvicinare immagini diverse mostrando la dolcezza delicata attraverso gli occhi di una donna bella e innocente accanto alla brutalità di un uomo ucciso e alla violenza del suo contesto che dà forza alle esposizioni di Letizia Battaglia, esposizioni che hanno girato il mondo, da Palermo Milano e Roma fino al Centre Georges Pompidou di Parigi. Ma le sue grandi capacità di fotografa di ambito ritrattistico e paesaggistico sono sempre state messe in secondo piano, soffocate dalla cronaca nera e dalle stragi mafiose.
    Letizia Battaglia ha scoperto la fotografia soltanto all’età di 34 anni come supporto per il lavoro di giornalista, attività che occupa tutta la sua vita. Eppure è stata la prima europea a vincere il Premio Eugene Smith nel 1985 per la fotografia documentaria.
    È stata consigliera comunale a Palermo con i Verdi nella giunta Orlando e consigliera regionale dal 1991 al 1995 con La Rete (lista di sinistra legata allo stesso sindaco); ha fondato la casa editrice Edizioni della Battaglia per poter pubblicare libri “scomodi” rifiutati dalle altre case editrici.

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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
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    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

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Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
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