Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Nel Profondo
    • Lavoro temporaneo e iziwork
    • Eternal – Odissea negli abissi
    • Lucia Tilde Ingrosso e quanto è bello scrivere
    • IL MAESTRO E MARGHERITA
    • Jurassic World – La rinascita
    • Tutto in un’estate
    • Archivio Sentimentale: la Casa di Famiglia
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Nel Profondo

      By Dols09/07/20250
      Recent

      Nel Profondo

      09/07/2025

      Eternal – Odissea negli abissi

      02/07/2025

      IL MAESTRO E MARGHERITA

      30/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»CI SONO BAMBINI (E ADULTI) A ZIG ZAG
    Costume e società

    CI SONO BAMBINI (E ADULTI) A ZIG ZAG

    ANTONIA CHIARA SCARDICCHIOBy ANTONIA CHIARA SCARDICCHIO07/01/2016Updated:07/01/20161 commento5 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    bambini-adulti-a-zig zag
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    La verità che appartiene al mistero umano è che mai, mai nulla che ci appartiene è pre-scritto: i miracoli sono sempre in agguato.

    Le effimere e la fortezza

    (Chiedo perdono se, per la prima volta, in questa mia rubrica bizzarra, questo mese così sfacciatamente parlo di Dio e mescolo epigenetica e Gesù, resurrezioni e incoscienze.
    Prometto che non accadrà più…perché amo scrivere per tutti, non solo per me.
    E’ che… in questo post di inizio anno dovevo per forza raccontare di certi miracoli. Ovvero: di certe donne e di certi uomini.)

    Alcuni raccontano che ci sono storie che non si possono riscrivere.
    Alcuni van dicendo che è follia, amore sprecato, adottare o prendere in affido o prendersi cura di un bambino o bambina il cui destino è già, irrimediabilmente, “segnato”.
    Raccontano storie che, sì, sono vere.
    Ma non sono la verità tutta intera.
    La verità che appartiene al mistero umano è che mai, mai nulla che ci appartiene è pre-scritto: i miracoli sono sempre in agguato.
    E giungono a validare una realtà che è scientifica, non romantica: l’epigenetica, la fisica post-moderna, le teorie del caos e della complessità, le neuroscienze e  la psicologia costruttivista ci descrivono come creature ri-scrivibili.

    Quando, ormai quasi vent’anni fa, una mia cara amica adottò una bimba “complessa”, un professionista (!) le disse : “Non avete compiuto un atto d’amore, ma un atto di incoscienza”.

    Ed effettivamente: tante tribolazioni, mille travagli quella vita e quelle vite hanno attraversato. (Come il popolo di Dio nel deserto. Fece in quarant’anni i passi che poteva compiere in quattro. Non perché Dio si divertisse a vederli disorientati…ma perché, forse, è nell’errare che l’identità si cerca e si trova.)

    Eppure oggi quella bimba è una donna felice. Fra qualche mese si sposa.
    Rompendo la logica, mostrando coscienza di quella beata e sacra incoscienza.

    Occorre raccontare anche queste di storie. Poiché anche queste sono vere.
    Certo: non v’è certezza. Ma per chi, per cosa l’abbiamo?
    Non l’abbiamo neppure per i nostri figli di carne e, invero, neppure noi lo fummo e lo siamo per i nostri genitori.

    Ci è richiesta quella “incoscienza” che da secoli chiamiamo Fede. Che non è obnubilamento del cervello, resa della ragione, patologia mentale delle anime fragili e credulone.
    Oh no, la Fede di ragione ne chiede una di livello superiore: quella che riconosce che molto è quel che sa ma che altrettanto è quello che non sa. E che in quello spazio, misterioso e inintelligibile, avverrà la vita di ciascuno. Fede in Dio e  nelle persone. Nelle incredibili capacità, divine e anche umane (dopo il Dio incarnatosi per morire e scoperchiare le tombe  portandoci appresso tutti), di resurrezione.
    Si chiama, scientificamente, resilienza. Ed è la storia di tutte le storie che si ri-scrivono.

    Come? Occorrono molte competenze. La più importante è la consapevolezza che i miracoli non cadranno dall’alto. I miracoli richiedono com-partecipazione. Ogni volta che guariva qualcuno, non è forse vero che quel certo Gesù diceva “è la tua fede che ti ha salvato”?
    (Decisamente non era un tipo autoreferenziale, come molti che conosco, professionisti della psicologia e dell’educazione..ops).

    Eh sì: fede che non coincide con l’attesa del Salvatore. No, no, quella era roba per chi aveva solo il vecchio di testamento. A noi che siamo venuti dopo, è richiesta una fede diversa: la consapevolezza che già è venuto e che già siamo salvati. Riscritti.
    E che dunque non più l’attesa ma l’impegno di ri-scrittura è la cifra della nostra resurrezione.

    Eh si: ci sono miracoli che Dio non vuole compiere da solo.
    Ma non mi riferisco alla “salvezza” di quelle creature a noi affidate. Mi riferisco alla nostra.
    A quella di ciascuno di noi, adulti che hanno deciso di uscire da sé per andare verso quelli che gli altri considerano incoscienza.
    Sì, la nostra salvezza: no, no, non nel senso che aiutando o accogliendo un bambino “ci salviamo perché siamo buoni”. Oh no, non è quel genere di salvezza che il Rivoluzionario è venuto ad annunciare.
    Mi riferisco al salvarci dal quieto vivere.

    Poiché, sicuramente, non è in una vita facile e cheta che i genitori affidatari vanno a infilarsi.
    E così anche tutti i temerari di questa temeraria impresa che è il nido “ L’amaca” a Molfetta:

    incoscienti agli occhi dei più, stanno invece cercando la strada migliore per la coscienza:  quella che sa che è solo attraverso il zigzagare, solo attraverso “discese ardite e risalite” – come cantava qualcuno tanto tempo fa – la vita impara se stessa, scopre il suo miracolo.

    Ognuno il suo. Non soltanto i piccoli “smarriti” agli occhi di un giudice, ma anche noi, che mille altre forme di smarrimento conosciamo e abbiamo conosciuto. Anche noi siamo fatti a zigzag.

    Ed allora il 10 gennaio ci incontriamo per fare una festa di inaugurazione tra incoscienti.
    A raccontarci allegria e bellezza dei miracoli scientificamente fondati.

    “L’inimmaginabile
    è immaginabile.”

    Questo l’ha scritto una incosciente poetessa.
    E la neurobiologia concorda.

    Ed allora noi – famiglie e operatori, folli inimmaginabili – che facciamo?
    Festeggiamo.
    Che cosa?
    Quella sacra incoscienza che riscrive le storie ed ammutolisce certi… professionisti.

    (Con tutta la mia più profonda gratitudine a Patrizia, Luciana, Katia, Roberto, Andrea. Perché per credere in Dio occorrono uomini e donne).

    (Foto di Giovanni Ventura)

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    ANTONIA CHIARA SCARDICCHIO

    Antonia Chiara Scardicchio, dal 1998 è formatrice e studiosa di educazione degli adulti, resilienza e connessioni tra arte e scienza. Dal 2005 ricercatrice presso l’Università di Foggia dove insegna presso il c.d.l. specialistica. Nel marzo 2014 è stata insignita della prima edizione del Premio Italiano di Pedagogia. Dalla primavera 2013 è coordinatore del Festival della Complessità per l’AIEMS (Ass. It. di Epistemologia e Metodologia Sistemica) a Bari. E’ autrice di pubblicazioni scientifiche internazionali e nazionali. Appassionata di neuroscienze, Zavattini, patatine fritte, Erri De Luca, Jovanotti, filosofia, arte contemporanea, Italo Calvino, Roberto Benigni e Gregory Bateson. Con le Edizioni La Meridiana ha fondato, nel gennaio 2015, la prima HOPE SCHOOL italiana: www.hopeschool.edizionilameridiana.it

    Related Posts

    Nel Profondo

    09/07/2025

    Eternal – Odissea negli abissi

    02/07/2025

    IL MAESTRO E MARGHERITA

    30/06/2025

    1 commento

    1. Andrea on 08/01/2016 00:31

      Quanto ho appena letto rappresenta e contiene qualcosa in più di quanto ho appena letto.
      E capito.
      Tra le righe si nasconde qualcosa di prezi-oso, miracol-oso.
      Si, miracoloso. Non è proprio un miracolo, è un miracoloso. Meraviglioso. Coraggioso. Speranzoso.
      Non è illuminato quanto l’autrice scrive, è illumin-oso. .
      Scrupoloso.
      Scientificoso.
      E soprattutto rigor-oso.
      In quanto Zig-zagoso.
      Personalmente riempie e svuota il mio sistema cardio-spirituale. Sistole e diastole si sono unite, facendomi resistere. Re-esistere.

      Grazi-osa questa Scardicchio. Scardicchiosa direi.

      A!

      Reply
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Post su Instagram 18119879848467960 Post su Instagram 18119879848467960
    Post su Instagram 17987452709684962 Post su Instagram 17987452709684962
    Il Maestro e Margherita Il Maestro e Margherita
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Ci sono sedute e sedute Ci sono sedute e sedute
    Andar per boschi Andar per boschi
    Torgnon valle d l Cervino Torgnon valle d l Cervino
    Torgnon valle del Cervino Torgnon valle del Cervino
    Torgnon valle del Cervino Torgnon valle del Cervino
    Post su Instagram 17984240483696003 Post su Instagram 17984240483696003
    Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio
    Marocchino da Illy Marocchino da Illy
    Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina d Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina della Torre
    Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia ti Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia tid ingrosso presentazione alla libreria Feltrinelli un aulenti
    Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Aros Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Arosio
    Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols. Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols.it
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/ https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/

Appunti di viaggio.

Di Alfredo Centofanti

Bari. La città vecchia è un labirinto di vie che raccontano infinite storie. Inarrestabile è il vociare degli abitanti nel dialetto locale, dei tanti turisti stranieri, dei pellegrini che da secoli vengono qui per venerare San Nicola, amato tanto dai cattolici quanto dagli ortodossi.
    Post su Instagram 18104628619530738 Post su Instagram 18104628619530738
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK