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    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Cultura»Film»Suburra siamo noi?
    Film

    Suburra siamo noi?

    Milene MucciBy Milene Mucci21/10/2015Updated:21/11/2017Nessun commento3 Mins Read
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    suburra-film
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    “Suburra”, certo, è un pugno nello stomaco. Ma va visto. Assolutamente.
    Anzi, non è  solo uno, ma tanti pugni nello stomaco.

    Colpi sordi che si susseguono davanti allo svelamento di “qualcosa” che sai bene possa esistere, esiste anzi, ne ascolti l’eco dalle notizie dei media ma in realtà, in realtà  non ne conosci appieno la durezza.
    La totale e concreta potenza ed influenza nella vita proprio, magari , di dove abiti tranquillamente .
    “Suburra” è un pugno nello stomaco, ripeto, ma va visto.
    Va visto per quello che racconta e per “come” lo racconta.

    Una Roma avvolta nel buio di una pioggia imperterrita che scroscia durante quasi tutte le scene.Una pioggia che potrebbe lavare e “portare via “ma alla fine,invece, diventa fango, fango su cui cadono anche protagonisti che sembravano invincibili.
    Mafia , malaffare, la criminalità  più  efferata in un panorama buio ma unito alla luce abbagliante di certi saloni e corridoi dei palazzi della politica romana e vaticana.
    Scene lente e intense quasi come un fermo immagine che , senza parole,ti descrivono un mondo e quello stesso mondo fanno diventare tuo.
    Durante il film mi sono voltata , ogni tanto , a guardare i volti degli altri spettatori .
    Era evidente una sorta di forza che stesse schiacciando tutti sulle proprie poltrone, rendendo attoniti ,gli occhi sgomenti e aperti sulle stesse emozioni che passavano sullo schermo.
    Questo credo sia il risultato più  importante di un film come Suburra.

    Film che non è solo denuncia ma anche profonda descrizione di certe tragedie umane volute e ineluttabili in un mondo dove ogni mezzo giustifica un fine raggiunto sulla pelle di comunità intere, che siano un quartiere,una cittadina come Ostia,la Capitale o l’Italia tutta.

    Favino, Amendola, Germano, Borghi ma anche le due protagoniste femminili Scarano e Gorietti, tutti, tutti gli interpreti al meglio e guidati magistralmente da un lungimirante Stefano Sollima regista del film.

    La colonna sonora poi, bellissima, degli M83,che si adagia sulle scene come il battito stesso dei nostri cuori che guardano e di quello dei protagonisti .
    Insomma, esci dal cinema con la consapevolezza che Suburra esiste e ce l’hai intorno.

    suburra-film-locandinaSuburra, sub urbe.
    Sotto la città…quel luogo, quei luoghi, ovunque , dalla antica Roma in poi che vivevano una volta a latere ma oggi più  che mai, invece , contigui al potere che questo produce.
    Luoghi di incrocio fra malavita , criminalità, corruzione .
    Su tutto poi, la presenza di un Vaticano protagonista silenzioso, importante e attentissimo con tutte le contraddizioni vistose che abbiamo ogni giorno sotto gli occhi.
    Insomma, Suburra come luogo purtroppo anche vicino a noi ormai.
    Tante Suburra piccole o grandi vicine agli apparentemente intoccabili luoghi dove in tanti di noi abitiamo, credendocene immuni.
    Non è esagerare. Solo Realtà di cui prendere atto e, possibilmente, ripartire.
    Perché quella pioggia simbolica, quella scrosciante e continua che scorre in tutte le scene non porta via, non lava da sola.
    Film che fa aprire gli occhi Suburra.
    Voltare lo sguardo da un’altra parte, parlando di retorica o di esagerazioni da film non serve ,non si può’ più’,soprattutto ora che l’esperienza di ogni giorno ci sorprende con vicende che superano drammaticamente ogni fantasia.
    Non serve, salvo esserne complici, anche solo negando che le suburra nostrane esistono e che condizionano il nostro quotidiano.

    “Suburra” contribuisce ad aprire gli occhi.Di tanti e, oggi, questo non fa che bene.
    Grazie ,quindi,a Stefano Sollima e a chi ha prodotto questo film .
    • REGIA: Stefano Sollima
    • SCENEGGIATURA: Stefano Rulli, Sandro Petraglia
    • ATTORI: Pierfrancesco Favino, Elio Germano, Claudio Amendola, Alessandro Borghi, Greta Scarano, Giulia Elettra Gorietti, Antonello Fassari, Jean-Hugues Anglade, Adamo Dionisi

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    Milene Mucci
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    Milene Mucci. Nata il giorno della Befana ad Arezzo vive a Carrara fra le Apuane e il mare . Scrive per Dols ( da anni) , per Exibart e Huffington Post. E' Arteterapeuta e Counselor Professionista formata in Aspic (Scuola Superiore Europea di Counseling Professionale) . Formatrice di Metodo Caviardage per la RdA , conduce laboratori di scrittura e mediazione artistica per la crescita personale, soprattutto in relazione all'empowerment femminile. Sua e' la rubrica su Dols dal titolo "Donne si nasce assertive si diventa" Gia' impegnata in battaglie per i diritti civili con Ignazio Marino e l'Associazione "Luca Coscioni ",è membro della Fondazione "Antonino Caponnetto" ,che si occupa di lotta alle mafie ,cittadinanza attiva , legalita' e Costituzione. Ha due figli ormai adulti ed in giro per il mondo ed un gatto di nome Sheva che le fa da assistente e che , per ora, e' ancora a casa .. :-)

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