Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • F1 il film
    • ll femminismo inutile
    • Le stagioni della verità
    • Effatà 2
    • Effatà – Hikikomori di Pastori Gloss
    • Puglia e dintorni
    • Tre amiche
    • Spirit World – La Festa delle Lanterne
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      F1 il film

      By Erica Arosio24/06/20250
      Recent

      F1 il film

      24/06/2025

      Le stagioni della verità

      24/06/2025

      Puglia e dintorni

      22/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Pari opportunità»I nomi delle vie insegnano
    Pari opportunità

    I nomi delle vie insegnano

    Maria Pia ErcoliniBy Maria Pia Ercolini31/05/2015Updated:31/05/2015Nessun commento5 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    VALERIA.FEDELI-vie-parita
    di Rosangela Petillo
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Valeria Fedeli apre la premiazione del concorso ” Sulle via delle parità” tenutosi a Roma il 29 maggio con un discorso chiaro e prorompente.

    Saluti della Vicepresidente del Senato Valeria Fedeli

    Care amiche e cari amici, grazie per l’invito, sono davvero molto lieta di partecipare a questa cerimonia di premiazione nell’ambito del II° Concorso “Sulle vie della parità”.
    Desidero ringraziare i gruppi di lavoro di Toponomastica Femminile, in particolare Maria Pia Ercolini, e la Federazione Nazionale Insegnanti, che hanno contribuito alla realizzazione della seconda edizione di questo importante concorso.
    Intendo subito confermare il mio totale apprezzamento per le vostre attività che, con il coinvolgimento di scuole, atenei ed enti di formazione, contribuiscono alla valorizzazione della storia al femminile delle nostre comunità locali, evidenziando il contributo delle donne allo sviluppo della società.
    Come persona, come donna, come Vicepresidente del Senato, è per me un privilegio poter condividere con voi, oggi, la memoria di quelle donne che hanno agito per il bene della propria terra, per la conoscenza, per l’impegno politico, oppure per l’arte, rendendosi parte di un grande precorso di costruzione dell’identità collettiva.
    È vero che i nomi delle strade e delle piazze contribuiscono a creare la nostra cultura, la nostra identità di popolo, ma soprattutto la riflessione e la ricerca storica sul vissuto quotidiano degli spazi urbani ci proiettano verso una futura condivisione del nostro immaginario.
    Con i lavori svolti nell’ambito di questo concorso si interviene sui percorsi che formano gli stereotipi, i luoghi comuni e i pregiudizi, perché si offre una visione del mondo completa del contributo che le donne hanno dato alla nostra storia: si tratta di una grande operazione culturale condotta nel nome del riconoscimento.
    concorsovieRiconosciamo le donne, con i loro nomi e le loro biografie, andando a colmare le gravi lacune di conoscenza che nella storiografia ufficiale, ancora troppo spesso, sono causate dagli approcci sessisti e discriminatori con cui ci si avvicina alla ricerca e al sapere.
    Credo che iniziative come quella di oggi siano un’occasione per consolidare la nostra memoria e, di conseguenza, la nostra identità culturale, avvicinandoci con gratitudine e con rispetto a tutte quelle storie di donne che hanno contribuito, ciascuna con il proprio percorso di vita, a liberare donne e uomini da vecchi vincoli sociali, dall’arretratezza di molti pregiudizi ancora oggi diffusi, dai tanti limiti di una storia scritta solo per metà.
    Con i progetti didattici di Toponomastica Femminile, noi compiamo ogni volta un passo straordinario verso il cambiamento dei modelli culturali dominanti con cui si condividono i modi di intendere il genere, l’identità, la libertà di scelta delle persone.
    Modelli spesso arcaici, direttamente ereditati da pesanti dettami “antropologici”, di tipo patriarcale, altre volte figli del più moderno consumismo pubblicitario, che sull’identità, in particolare delle giovani generazioni, opera consolidando stereotipi sessisti e vecchi luoghi comuni sia sui desideri maschili che femminili.
    I nostri ragazzi e le nostre ragazze meritano di più di quanto non offrano oggi quei modelli dominanti, e scrivere una toponomastica al femminile, ricordando le tante donne che molto hanno fatto per la storia del nostro Paese, senza limitare il loro protagonismo a un ruolo marginale nei racconti di quella storia, vuol dire scrivere un simbolo di cambiamento, e vuol dire valorizzare il contributo di tutto il mondo della scuola a una nuova cultura del rispetto e della reciprocità.

    Platea.felic
    di Rosangela Petillo

    Non possiamo nascondere che iniziative come la vostra possono contribuire veramente a costruire il contesto culturale della condivisione, della qualità delle relazioni tra donne e uomini; così facendo, si lavora anche per la prevenzione e per il contrasto della violenza verso le donne e della loro discriminazione.
    Questa è la cultura di cui ha bisogno il nostro Paese, una cultura che – prodotta dalle realtà della scuola, dell’associazionismo e delle istituzioni – possa promuovere, anche attraverso l’alto valore simbolico di iniziative come le vostre, nuova conoscenza e sensibilità, nuovi legami tra passato e futuro.
    È fondamentale che le persone abbiano gli strumenti culturali per agire sull’eliminazione di pregiudizi, costumi, e pratiche basati sull’idea subalterna della donna, e questa iniziativa rappresenta anche uno di questi nobili strumenti.
    Mi permetto di sottolineare che il capitale femminile è il più dirompente capitale di cambiamento che abbiamo, un cambiamento ancora inespresso su cui possiamo e dobbiamo fondare il rilancio dell’Italia: in termini di crescita economica, di qualità dello sviluppo, di piena cittadinanza.
    Non solo, ma come ho avuto modo di dire in tante altre occasioni, la discriminazione delle donne, la loro marginalità nella storiografia dominante, riguardano, soprattutto, l’identità maschile, perché il permanere di stereotipi e discriminazioni nei confronti delle donne imprigiona anche gli uomini in altrettanti codici di comportamento e comunicazione.
    Io credo che chi compia attività di ricerca storica o artistica valorizzando anche la prospettiva di genere, doni a tutte e tutti noi nuovi occhi, nuove lenti con le quali leggere la nostra identità, nuove energie indispensabili per affrontare le sfide del futuro, perché il “doppio sguardo” di donne e uomini è il miglior modo di guardare la realtà.
    È fondamentale che i gruppi di ricerca di Toponomastica Femminile e tutti i soggetti coinvolti nei loro progetti proseguano lo straordinario lavoro fatto finora in più comuni d’Italia, contribuendo a portare alla luce il contributo delle donne alla nostra identità culturale.
    Per questo mi auguro che le iniziative come “Sulle vie della parità” possano viaggiare e farsi conoscere in tutto il nostro Paese, in tutte le nostre comunità, attraversando persone e istituzioni senza alcun confine ideologico né pregiudizio.
    Un sentito e profondo grazie, dunque, lo rivolgo a tutte e tutti per aver colto l’opportunità di questo concorso con cui dare nuovo valore agli spazi pubblici.
    Il vostro omaggio alle donne, è anche un omaggio rivolto al futuro, un modo per rendere più matura la nostra democrazia e per dare, alla differenza femminile, il giusto valore che merita.
    Ancora grazie a tutte e a tutti.

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Maria Pia Ercolini
    • Facebook

    Responsabile del progetto Sui Generis, insegna Geografia nella scuola superiore. Si occupa di mediazione culturale e didattica nei musei, orientamento scolastico e professionale, didattica e nuove tecnologie. Ha pubblicato numerosi reportage di geopolitica e condizione femminile su Geodes, Terra, Rinascita, Avvenimenti, Minerva. Alcuni suoi articoli sui temi del linguaggio e delle pari opportunità nella scuola sono recentemente apparsi sulla rivista Leggendaria. Cura la collana "Percorsi di genere femminile" per l'editore Iacobelli, nella quale ha pubblicato due volumi su Roma.

    Related Posts

    ll femminismo inutile

    24/06/2025

    Luana Sciamanna

    17/06/2025

    Nutrirsi è anche comunicare

    26/05/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/ https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/

Appunti di viaggio.

Di Alfredo Centofanti

Bari. La città vecchia è un labirinto di vie che raccontano infinite storie. Inarrestabile è il vociare degli abitanti nel dialetto locale, dei tanti turisti stranieri, dei pellegrini che da secoli vengono qui per venerare San Nicola, amato tanto dai cattolici quanto dagli ortodossi.
    Post su Instagram 18104628619530738 Post su Instagram 18104628619530738
    Le protagoniste di questo bel film sono tre attric Le protagoniste di questo bel film sono tre attrici francesi deliziose, tre donne vere, che non hanno bisogno di chissà quali artifici per essere belle, attraenti e soprattutto insuperabili nel mettersi nei guai.

https://www.dols.it/2025/06/18/tre-amiche/
    Luana Sciamanna è un’avvocata penalista nata a Luana Sciamanna è un’avvocata penalista nata a Genzano di Roma nel 1978 e vive ad Ariccia. È esperta di violenza di genere e relazioni abusive, e collabora con i centri antiviolenza dei Castelli Romani, fornendo consulenza e assistenza legale alle donne vittime di violenza. È anche docente per la Regione Lazio nella formazione degli operatori della rete antiviolenza territoriale, e fondatrice e Presidente dell’associazione di promozione sociale “Crisalide Donne per le Donne”, che si occupa di consapevolezza ed empowerment femminile.

https://www.dols.it/2025/06/17/luana-sciamanna/
    Post su Instagram 17888416860161530 Post su Instagram 17888416860161530
    https://www.dols.it/2025/06/13/tutto-lamore-che-se https://www.dols.it/2025/06/13/tutto-lamore-che-serve/
    Stamattina mi sono svegliato con gli uccellini ch Stamattina  mi sono svegliato con gli uccellini che gorgheggiavano
    https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-20 https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-2025/
    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Post su Instagram 18090652831721010 Post su Instagram 18090652831721010
    Post su Instagram 18048668675601778 Post su Instagram 18048668675601778
    Post su Instagram 17876335017241317 Post su Instagram 17876335017241317
    Post su Instagram 18063607010115356 Post su Instagram 18063607010115356
    De bello a Gresart De bello a Gresart
    Post su Instagram 18117014455479037 Post su Instagram 18117014455479037
    Post su Instagram 18227739895291385 Post su Instagram 18227739895291385
    Recensione di Adriana Moltedo Recensione di Adriana Moltedo
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK