Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Puglia e dintorni
    • Tre amiche
    • Spirit World – La Festa delle Lanterne
    • Anche la logistica ottiene la Certificazione per la Parità di Genere
    • Luana Sciamanna
    • DIAMANTI IN CANTINA  
    • Tutto l’amore che serve
    • Fino alle Montagne
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Puglia e dintorni

      By Caterina Della Torre22/06/20250
      Recent

      Puglia e dintorni

      22/06/2025

      Tre amiche

      18/06/2025

      Spirit World – La Festa delle Lanterne

      17/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Pari opportunità»DONNE NATE STORTE
    Pari opportunità

    DONNE NATE STORTE

    Luciano AnelliBy Luciano Anelli24/03/20151 commento5 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    donne-storte
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Donne nate storte perché pensano che la libertà è anche poter decidere di non dover scegliere il genere di appartenenza.

    Donne che, per poter vivere libere e non solo oggetti di riproduzione, senza diritti, sono costrette a votarsi alla verginità e tramutarsi in uomini, ma….ma poi riescono a scoprire la vera femminilità ed il piacere d’essere donne in un mondo che non le considera “oggetto”.
    Alla Casa delle donne del Mediterraneo (piazza Balenzano, Bari) , donne e uomini di Bari hanno dialogato sui contenuti del film “Vergine Giurata” con la regista Laura Bispuri, Flonja Kodheli, giovane attrice di origini albanesi, ed una delle giovani produttrici, tramite anche Marina Losappio Triggiani e Lorena Saracino.
    Il film ha preso lo spunto, ma non ne è la trasposizione letteraria dall’omonimo libro, scritto da Elvira Dones, che ha esordito con una casa editrice pugliese..la Besa ed ha ricevuto il Premio dalla Fondazione Carical Grinzane Cavour per la Cultura Euromediterranea 2008.
    Il film “Vergine Giurara”, rivelazione ed unico italiano presentato al Festival di Berlino, ha una particolare valenza per ragionare sui meccanismi che imprigionano le donne. Infatti, la storia di Hana, interpretata dalla bravissima Alba Rohrwacher, sfugge all’interesse meramente etnografico, legato al contesto ambientale, per divenire la storia di un corpo che soffre, di una sessualità negata e abbruttita sotto lo sguardo di montagne ”fatte di occhi che osservano e proibiscono, di silenzi”.
    E’ la storia di una donna che sacrifica la propria identità in nome della libertà, per poi scoprire di essere libera solo potendo essere se stessa. Ritrovarsi è come imparare di nuovo a respirare… Un film sulle gabbie invisibili che ci imprigionano, un viaggio nella complessità dell’universo femminile.

    La storia inizia in un paese nel cuore dell’ Europa, dove la parità di genere è ancora una chimera. Questo Paese è l’Albania dove tuttora le donne, nelle zone montagnose, vivono in quasi totale subalternità nonostante le apparenze, dove vige la legge del Kanun e le donne o sono schiave o si votano alla verginità e si vestono e comportano da uomini, per averne gi stessi diritti.
    Hana abbandona gli studi universitari per tornare a vivere sulle montagne del Nord dell’Albania, nella casa dello zio che l’ha cresciuta dopo la morte dei genitori e che adesso è vedovo e malato. Un atto d’amore e di gratitudine che assume i tratti di uno spaventoso olocausto di sé quando Hana, che si rifiuta di accettare il matrimonio combinato pensa che l’unico modo per risolvere i suoi problemi sia diventare una Vergine giurata: una di quelle donne, cioè la cui esistenza è prevista dal Kanun albanese, che a un certo punto della propria vita decidono di farsi uomini e di rinnegare la propria femminilità…
    Un atto d’amore e di gratitudine che assume i tratti di uno spaventoso olocausto di sé quando Hana, che si rifiuta di accettare il matrimonio combinato pensa che l’unico modo per risolvere i suoi problemi sia diventare una Vergine giurata.
    Ha interloquito col pubblico anche Flonja Kodheli, giovane attrice di origini albanesi che vive a Bruxelles dove è cresciuta, in “Vergine Giurata” ha il ruolo di Lila, la sorella di Hana. Quella che sceglie la libertà, a costo di uno strappo violento. Scappare dalle montagne dove è nata e cresciuta per emigrare in un altro paese, l’Italia, dove potrà sposare l’uomo che ama e non quello che la famiglia vorrebbe imporle.”Capisco il dramma di queste donne costrette a scappare per essere libere”

    Kanun è il più importante codice consuetudinario albanese, tra i numerosi codici creatisi nelle zone montane dell’Albania nel corso dei secoli. La posizione che il Kanun assegnava alla donna era di assoluta subalternità rispetto agli uomini nella famiglia come nella società. Con il matrimonio, il padre della sposa consegnava, insieme al corredo pattuito, un proiettile, come simbolo del potere assoluto che si riconosceva al futuro marito. Quest’ultimo avrebbe potuto persino uccidere la propria moglie in caso di tradimento grave, di adulterio e di mancato rispetto dell’ospite, senza per questo incorrere nella vendetta della famiglia di lei. Era ammesso nel Kanun anche il matrimonio «con la prova»: il marito prendeva la donna in casa con sé per un anno e se la donna durante questo periodo non portava a buon fine una gravidanza, il matrimonio era da considerarsi sciolto. Il marito avrebbe potuto tenere la donna con sé per pietà, ma riacquistava il diritto di risposarsi.
    Nel Kanun si riconosceva anche un particolare diritto alla donna, cioè quello di proclamarsi uomo. Si faceva riferimento a queste donne, che indossavano, come carattere distintivo un abbigliamento maschile, come le cosiddette «vergini albanesi» (Dingo 2007, 131-132). La vergine nel Kanun nacque da un bisogno sociale. Secondo il Kanun, se i patriarchi della famiglia morivano e la famiglia rimaneva senza un erede maschio, la donna non sposata della famiglia poteva trovarsi subito sola e molto potente. Facendo il giuramento di verginità, la donna poteva assumersi il ruolo di un uomo, come capo della famiglia, poteva tenere l’arma, guadagnare la proprietà e muoversi liberamente.
    Le vergini giurate (Gordon 1927, 39) erano patriarche della propria famiglia, con tutti gli abbigliamenti dell’autorità maschile, avendo giurato di rimanere vergini per il resto della loro vita..

    “Vergine Giurata” è uno scavo silente, durissimo, che elide la parola oppure la riduce ad un elemento funzionale alla realtà petrosa dell’immagine, senza ricorrere ad un surplus didascalico di poeticità, ma lasciando che questa emerga dal corpo e dal gesto, dai graffi sulla schiena di Alba Rohrwacher”

    In fondo è facile fare l’uomo. La vera impresa è vivere da donna

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    luciano anelli
    Luciano Anelli
    • Facebook

    Nato a Bari, nel 1947, Laureato in Ingegneria trasporti, dopo 11 anni trascorsi a Roma a progettare e costruire Aeroporti in tutta Italia per conto del Ministero dei Trasporti, si è lanciato nell’avventura gestionale in Puglia, costituendo la Società di Gestione aeroportuale. Dopo 9 anni trascorsi come Direttore Generale della SEAP-SpA, passa a fare il Libero professionista, consulente nel settore aeroportuale. Si inserisce nella Federmanager, Federazione dei dirigenti di aziende industriali, diventando Segretario della sede di Bari, consigliere nell’Unione Regionale, e qui anche come Direttore della rivista “Dirigenti in Puglia. La sua nuova propensione è nel campo delle Pari Opportunità. ha anche iniziato un’attività di tutoraggio, mentore e couching per neo imprenditrici e dirigenti donne, caratterizzando anche la rivista che cura nella valorizzazione del lavoro di vertice al femminile nella diversità di genere e creando una vera rete di donne impegnate.

    Related Posts

    Luana Sciamanna

    17/06/2025

    Nutrirsi è anche comunicare

    26/05/2025

    Il cognome materno è una questione politica

    07/04/2025

    1 commento

    1. Alessandra on 24/03/2015 21:40

      Quante cose ignoriamo. Di questa usanza, di questo codice, non sapevo nulla. Ne sono rimasta sconvolta, è una duplice violenza. Agisce in maniera subdola annullando il tuo io perché il tuo io nom vale niente. Del resto in malcelata maniera lo facciamo anche oggi quando per diventare donne in carriera pari agli uomini… ci trasformiamo in uome ed obbediamo alle loro consuetudini e necessita’.

      Reply
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Post su Instagram 18104628619530738 Post su Instagram 18104628619530738
    Le protagoniste di questo bel film sono tre attric Le protagoniste di questo bel film sono tre attrici francesi deliziose, tre donne vere, che non hanno bisogno di chissà quali artifici per essere belle, attraenti e soprattutto insuperabili nel mettersi nei guai.

https://www.dols.it/2025/06/18/tre-amiche/
    Luana Sciamanna è un’avvocata penalista nata a Luana Sciamanna è un’avvocata penalista nata a Genzano di Roma nel 1978 e vive ad Ariccia. È esperta di violenza di genere e relazioni abusive, e collabora con i centri antiviolenza dei Castelli Romani, fornendo consulenza e assistenza legale alle donne vittime di violenza. È anche docente per la Regione Lazio nella formazione degli operatori della rete antiviolenza territoriale, e fondatrice e Presidente dell’associazione di promozione sociale “Crisalide Donne per le Donne”, che si occupa di consapevolezza ed empowerment femminile.

https://www.dols.it/2025/06/17/luana-sciamanna/
    Amanti in cantina recensione di Elena Guerrini Amanti in cantina recensione di Elena Guerrini
    Post su Instagram 17888416860161530 Post su Instagram 17888416860161530
    https://www.dols.it/2025/06/13/tutto-lamore-che-se https://www.dols.it/2025/06/13/tutto-lamore-che-serve/
    Stamattina mi sono svegliato con gli uccellini ch Stamattina  mi sono svegliato con gli uccellini che gorgheggiavano
    https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-20 https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-2025/
    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Post su Instagram 18090652831721010 Post su Instagram 18090652831721010
    Post su Instagram 18048668675601778 Post su Instagram 18048668675601778
    Post su Instagram 17876335017241317 Post su Instagram 17876335017241317
    Post su Instagram 18063607010115356 Post su Instagram 18063607010115356
    De bello a Gresart De bello a Gresart
    Post su Instagram 18117014455479037 Post su Instagram 18117014455479037
    Post su Instagram 18227739895291385 Post su Instagram 18227739895291385
    Recensione di Adriana Moltedo Recensione di Adriana Moltedo
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Post su Instagram 17959636775930644 Post su Instagram 17959636775930644
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK