Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • La solitudine dei non amati
    • Monia Romanelli artista, pittrice, stilista, curatrice di mostre e poetessa
    • LADRI E LADRUNCOLI
    • L’amico fedele
    • Almost Real: quasi vero a Torino
    • Re Lear è morto a Mosca
    • L’amore che non muore
    • Mani nude
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      La solitudine dei non amati

      By Dols06/06/20250
      Recent

      La solitudine dei non amati

      06/06/2025

      LADRI E LADRUNCOLI

      05/06/2025

      L’amico fedele

      04/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Eventi»MANIFESTO dell’8permille per il Lavoro
    Eventi

    MANIFESTO dell’8permille per il Lavoro

    DolsBy Dols22/01/2014Updated:04/08/201414 commenti2 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    8xmille
    Immagine di Stefano Greco
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Chiediamo l’8 per mille per creare lavoro

    Troppi disoccupati, cassaintegrati, precari e inoccupati. Realtà dietro l’angolo che ci toccano sempre più spesso. Poco futuro per i nostri giovani. Molte aziende in fallimento. Tanti artigiani e commercianti che chiudono. Tutti costoro non potranno che condividere la nostra idea.

    Il prossimo 8 marzo può diventare la giornata in cui noi donne ci facciamo promotrici ancora una volta di una proposta efficace. E’ ora di contrastare questo immobilismo politico, e non solo con parole d’ordine.

    A nome di una buona parte di italiani, donne e uomini, inviteremo il nostro Governo a considerare l’istituzione di un 8 per mille per un Fondo di Occupazione utile ad avviare progetti  che possano CREARE LAVORO: un 8 per mille tra gli 8 per mille già previsti nella prossima Dichiarazione dei Redditi.

    Troppi i progetti fattibili e di qualità che avrebbero potuto creare lavoro e che purtroppo non hanno trovato realizzazione per mancanza di supporto economico.

    Invitiamo tutte le donne e le associazioni femminili ad unirsi a noi, abbracciando la nostra proposta per richiedere, in occasione dell’8 marzo prossimo, un incontro con il Governo (rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero del Lavoro, Ministero delle Pari Opportunità) perché esamini concretamente il nostro suggerimento e lo studio di fattibilità su cui abbiamo già lavorato.

    Per dare forza alla nostra azione dovremo essere in tante: appuntamento a Roma l’8 marzo per manifestare davanti a Montecitorio.

    Insieme si può fare!

    Le donne dell’8permille

    FIRMA QUI LA PETIZIONE

     

    Prime firmatarie:

    Caterina Della Torre
    Annamaria Salinari
    Rosa Amorevole
    Laura Cima
    Serenella Molendini
    Manuela Emanuelli
    Marta Ajò

    Isabel Recavarren

    Iole Natoli
    Paola Petrucci
    Elvia Giannantoni

    (immagine di Stefano Greco)

    8xmille firma lavoro manifesto
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

    Related Posts

    Nutrirsi è anche comunicare

    26/05/2025

    Il “mio” Salone

    23/05/2025

    Fate un salto al SalTo25

    28/04/2025

    14 commenti

    1. Iole Natoli on 22/01/2014 18:40

      Ottima idea. Sostengo la proposta.

      Reply
    2. Paola Petrucci on 22/01/2014 22:27

      SOTTOSCRIVO!

      Reply
    3. elvia gianantoni on 23/01/2014 12:48

      comunque si evolvano le cose rimane una bella provocazione cosi smettiamo di dare soldi a chi già ne ha tanti:chiesa e stato( anche se dice di non averne mai)

      Reply
    4. Pingback: Le donne per il lavoro: diamo l’8permille! | retedelleconsiglierediparitadellemarche

    5. Marta Ajò on 27/01/2014 19:40

      Sottoscrivo

      Reply
    6. Isabel Recavarren on 28/01/2014 06:40

      SOTTOSCRIVO E VEICOLERO L’INIZIATIVA
      COMPLIMENTI!
      ISABEL

      Reply
    7. Silvia on 01/02/2014 06:55

      Finalmente un’idea intelligente affinchè una tassa sia davvero utile!!!

      Reply
    8. luciano martinoli on 01/02/2014 10:03

      Dunque consentitemi di aprire una prospettiva che non vuole essere polemica ma di ulteriore chiarimento di un aspetto troppo spesso (sempre?) dimenticato.
      Nell’annuncio sopra si dice “Fondo di Occupazione utile ad avviare progetti che possano CREARE LAVORO”.
      Come si fa a decidere, in base a quali conoscenze/metodologie, se un progetto possa, quindi non è nemmeno certo, creare lavoro?

      Poi leggo ancora “Troppi i progetti fattibili e di qualità che avrebbero potuto creare lavoro e che purtroppo non hanno trovato realizzazione per mancanza di supporto economico”
      Ancora una volta chi e come si decide se un progetto è fattibile? Di “qualità” rispetto a cosa? La mancanza di supporto economico non è che abbia una motivazione nel fatto che poi non erano così tanto di qualità e fattibili?

      Insomma un progetto d’impresa (immagino che si parli di questo, o no?) Si sa come valutarlo, e su questa “piattaforma” si chiamano a confronto le parti, oppure ci si limita alle suggestioni (e allora ci credo che nessuno ci mette un euro)?

      Reply
    9. annamaria salinari on 01/02/2014 15:19

      Buongiorno Luciano e grazie per i chiarimenti richiesti.
      In qualità di una delle promotrici della proposta e in qualità di project manager proverò a rispondere in modo sintetico alle sue giuste domande.
      Esistono effettivamente metodologie che accompagnate dall’esperienza e dallo studio di Mercato ti permettono di ritenere che un progetto sia fattibile o non….lo studio di fattibilità deve comunque contemplare una Definizione e poi Gestione dei Rischi e ciò ti permette di decidere se intraprendere l’avventura sapendo comunque a cosa stai andando incontro e come potrai/dovrai superarlo….
      Niente di nuovo comunque, se lei solo pensa agli Start Up e/o ai processi di supporto ed accompagnamento nell’avvio di progetti (MIp—> mettersi in proprio etc…). Il nostro intento non è comunque quello di far mettere in proprio qualcuno bensì di creare inizialmente delle cooperative in cui le persone lavorano e sono incentivate. E’ evidente che la proposta prevede nel suo studio di fattibilità, in corso di consolidamento, un organismo costituito dalle enne professionalità che concorrono per la scelta di un progetto, per la sua gestione, per il suo controllo, per l’analisi dei risultati utili a tarare metodi e processo.
      Considero che un progetto sia “di qualità” qualora raggiunga gli obiettivi prefissati secondo il piano previsto e in base ad un un codice etico che metta al di sopra di tutto onestà, rispetto, trasparenza.
      Il nostro sistema, diciamocelo, piuttosto clientelare, ha troppo spesso perso di vista tutto ciò garantendo invece supporto economico a progetti fini a se stessi….Troppo spesso alcuni progetti non possono essere neppure proposti perchè non si ha l’opportunità di presentarli ….
      Credo, e non sono l’unica, che oggi il nostro Paese con la sua Cultura (quella che è e quella che sappiamo fare…vedi arte, design, artigianato, formazione, alimentazione…..) può intraprendere enne progetti fattibili, semplici e di qualità… si deve pensare a progetti per esempio che prevedano nuove attività/produzioni in collaborazione con Paesi che oggi hanno possibilità finanziarie e “ancora” stimano la nostra qualità (vedi i Paesi Orientali) ….si deve pensare anche a supportare progetti sostenibili che possano diventare esportabili….si deve pensare per esempio anche al fatto che la Longevità non è una cosa brutta ma un’opportunità di Lavoro.. perchè non prepararsi con strutture e servizi ad ospitare gli anziani d’Europa ( e magari anche degli Stati Uniti e di altre parti del mondo) che amano il sole e il cibo dell’Italia? In Italia si sta portando avanti, e con fatica, fior fiore di ricerca in tal senso….e ancora molto si potrebbe dire….
      Comunque, niente parole d’ordine, siamo stanchi….: più concretezza e meno suggestioni …

      Reply
    10. luciano on 01/02/2014 18:29

      Il tema è complesso, forse un confronto diretto potrebbe chiarire molte cose. Temo però che nonostante la lunghezza del commento la risposta non ci sia stata.
      Una nota per tutte “Considero che un progetto sia “di qualità” qualora raggiunga gli obiettivi prefissati secondo il piano previsto” dunque secondo questa definizione si sa solo ex post, e non ex ante, se un progetto è di qualità!

      Non si offenda nessuno, ma leggo ancora troppa approssimazione, ed è questo forse la causa dei nostri mali. Se non siamo precisi noi che facciamo richieste al palazzo, come si può sperare di essere presi in considerazione dal palazzo stesso?

      Reply
    11. annamaria salinari on 01/02/2014 20:01

      Nota bene Luciano: “prefissati non vuol dire alla fine del piano ma, come ben saprai, in un piano di progetto ci sono diversi momenti che si chiamano di verifica della qualità che si presuppone inizialmente…..”
      Scusami se insisto, Luciano, ma non capisco cosa vuoi che uno ti risponda per risultare precisi…
      Il commento è lungo ma un progetto è più lungo da illustrare perchè a parole non sia approssimativo…
      Abbi pazienza ma forse vale veramente la pena confrontarsi direttamente piuttosto che fare pulci sulle parole…., non pensi?

      Reply
    12. luciano on 02/02/2014 11:31

      Daccordo sul confronto. Lasciami definire i termini da chiarire a partire da quanto qui riportato

      “l’istituzione di un 8 per mille per un Fondo di Occupazione utile ad avviare progetti che possano CREARE LAVORO”

      Mi metto nei panni di un funzionario del Ministero dello sviluppo Economico che, animato da tutte le buone intenzioni, vuole comprendere meglio il merito di questa richiesta, visto che gli si chiede una pubblica sollecitazione ad indirizzare risorse di tutti verso questa attività in concorrenza con altre.

      1- “Fondo di occupazione” immagino significhino soldi da dare a chi crea nuovo lavoro o mantenga quello che c’è?
      2- I soggetti a cui destinare tali denari sono società di capitali, di persone, cooperative, di nuova costituzione, con una soglia di fatturato minima o massima?
      3- Il fondo, una volta raccolto, è in disponibilità del ministero immagino visto che non viene citato un soggetto terzo che poi lo gestirà?
      4- I criteri con i quali si finanzieranno i progetti chi li stabilisce? Il Ministero, e sappiamo bene che conoscenze abbia sull’argomento, il misterioso terzo, che non appare ancora, o si chiederà al Ministero di usare criteri da sottoporgli, ma allora quali sono?

      Sto insistendo sopratutto su questo ultimo aspetto perchè aleggia, in tutta la società italiana (e forse anche oltralpe), una falsa convinzione: le aziende hanno bisogno di un sostegno strutturale e continuativo da parte di sorgenti finanziarie esterne (banche, investitori, stato, ecc.) ovvero non sono (più) in grado di produrre denaro e quindi bisogna mantenerle.
      Propongo di ribaltare la prospettiva: un’azienda che non produce più denaro (cassa) necessita di finanza esterna per ristrutturarsi al fine di tornare a produrne, non altro. Se non è capace di questa “progettualità” che, ripeto, deve essere finalizzata in ultima istanza a produrre cassa al semplice scopo di sostentarsi (altri parametri di “qualità” non ne vedo) è meglio che chiuda e trovi, per le sue pur eventualmente meritorie attività, altre formule (onlus, fondazioni, ecc.)

      Quanto affermo, oltre ad essere il fondamento della nostra società che ci ha in ogni caso permesso di vivere come non mai nella storia dell’umanità, è dimostrato da un recente studio di Intesasanpaolo su dati Bankitalia e ISTAT.
      Dal 2000 al 2012 il credito alle imprese( di tutte le dimensioni) è cresciuto del 100% mentre il fatturato solo del 10% (aumento di prezzi per l’inflazione?) e la produzione è addirittura calata del 20%.
      Come a dire che, per cercare di riempire d’acqua un colabrodo, invece di tappare prima i buchi si è buttata dentro ancor più acqua.
      I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
      Allora il problema è proprio delle aziende, o dei progetti che gli si vuole sottoporre, che devono creare risorse per tutti, non sottrarle a danno di tutti.

      Reply
    13. annamaria salinari on 02/02/2014 15:32

      1- “Fondo di occupazione” immagino significhino soldi da dare a chi crea nuovo lavoro o mantenga quello che c’è?
      I SOLDI NON SONO DATI PER MANTENERE LAVORO. I SOLDI NON SONO DATI A QUALCUNO MA I SOLDI SONO USATI PER REALIZZARE PROGETTI CHE VEDONO LA NASCITA DI COOPERATIVE CHE DIANO LAVORO
      2- I soggetti a cui destinare tali denari sono società di capitali, di persone, cooperative, di nuova costituzione, con una soglia di fatturato minima o massima?
      COOPERATIVE DI NUOVA COSTITUZIONE
      3- Il fondo, una volta raccolto, è in disponibilità del ministero immagino visto che non viene citato un soggetto terzo che poi lo gestirà?
      I SOLDI SONO PER FORZA DELLO STATO MA SI DEVE PREVEDERE L’ISTITUZIONE DI UN ORGANISMO (soggetto terzo scelto/creato ex novo ) GARANTE (che ci garantisce in base a regole di trasparenza e nomine di breve periodo….etc…) DELLA SUA GESTIONE
      4- I criteri con i quali si finanzieranno i progetti chi li stabilisce? Il Ministero, e sappiamo bene che conoscenze abbia sull’argomento, il misterioso terzo, che non appare ancora, o si chiederà al Ministero di usare criteri da sottoporgli, ma allora quali sono?
      I CRITERI CON I QUALI SI SCELGONO E FINANZIANO I PROGETTI NON DEVONO ESSERE FISSATI DALLO STATO MA DEVONO ESSERE DEFINITI E PROPOSTI
      Sto insistendo sopratutto su questo ultimo aspetto perchè aleggia, in tutta la società italiana (e forse anche oltralpe), una falsa convinzione: le aziende hanno bisogno di u n sostegno strutturale e continuativo da parte di sorgenti finanziarie esterne (banche, investitori, stato, ecc.) ovvero non sono (più) in grado di produrre denaro e quindi bisogna mantenerle.
      Propongo di ribaltare la prospettiva: un’azienda che non produce più denaro (cassa) necessita di finanza esterna per ristrutturarsi al fine di tornare a produrne, non altro. Se non è capace di questa “progettualità” che, ripeto, deve essere finalizzata in ultima istanza a produrre cassa al semplice scopo di sostentarsi (altri parametri di “qualità” non ne vedo) è meglio che chiuda e trovi, per le sue pur eventualmente meritorie attività, altre formule (onlus, fondazioni, ecc.)
      D’ACCORDISSIMO CON TE!!!!!!!!!

      Quanto affermo, oltre ad essere il fondamento della nostra società che ci ha in ogni caso permesso di vivere come non mai nella storia dell’umanità, è dimostrato da un recente studio di Intesasanpaolo su dati Bankitalia e ISTAT.
      Dal 2000 al 2012 il credito alle imprese( di tutte le dimensioni) è cresciuto del 100% mentre il fatturato solo del 10% (aumento di prezzi per l’inflazione?) e la produzione è addirittura calata del 20%.
      Come a dire che, per cercare di riempire d’acqua un colabrodo, invece di tappare prima i buchi si è buttata dentro ancor più acqua.
      I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
      CONCORDO

      Allora il problema è proprio delle aziende, o dei progetti che gli si vuole sottoporre, che devono creare risorse per tutti, non sottrarle a danno di tutti.
      CONCORDO!!!

      – See more at: https://www.dols.it/2014/01/22/manifesto-dell8permille-per-il-lavoro/#sthash.NsAKQIQF.dpuf

      Reply
    14. Pingback: Caterina Della Torre: editora con la A : WISTER

    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    La solitudine dei non amati, firmato e diretto dal La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Post su Instagram 18090652831721010 Post su Instagram 18090652831721010
    Post su Instagram 18048668675601778 Post su Instagram 18048668675601778
    Post su Instagram 17876335017241317 Post su Instagram 17876335017241317
    Post su Instagram 18063607010115356 Post su Instagram 18063607010115356
    De bello a Gresart De bello a Gresart
    Post su Instagram 18117014455479037 Post su Instagram 18117014455479037
    Post su Instagram 18227739895291385 Post su Instagram 18227739895291385
    Recensione di Adriana Moltedo Recensione di Adriana Moltedo
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Post su Instagram 17959636775930644 Post su Instagram 17959636775930644
    Ho visitato di recente la bellissima mostra Un alt Ho visitato di recente la bellissima mostra Un altro sguardo Opere dalla Collezione Gemma De Angelis Testa a Villa Panza, (Varese). aperta al pubblico dall’11 aprile al 12 ottobre 2025 che rappresenta l’inaugurazione di un ciclo espositivo dedicato al tema del collezionismo come espressione di un pensiero e strumento di indagine del presen

https://www.dols.it/2025/05/26/un-altro-sguardo-e-gemma-de-angelis-testa/
    Pianocity con Chiara Schmidt Pianocity con Chiara Schmidt
    YUKINORI YANAGI ICARUS 27.03 – 27.07.2025 mostr YUKINORI YANAGI
ICARUS

27.03 – 27.07.2025
mostra in corso – navate
    Post su Instagram 18278106160281511 Post su Instagram 18278106160281511
    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
    https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/ Re https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/

Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK