Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Il Teatro Evolutivo
    • Memorie smemorate
    • Material love
    • PREMIO GAMMADONNA 2024, SVELATE LE 6 FINALISTE
    • Marzia Santella e la scrittura
    • Viaggiare dentro di sé con ogni paziente
    • La Profezia e Quelli del Civico 21
    • Un crimine imperfetto
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Il Teatro Evolutivo

      By susanna garavaglia13/10/20250
      Recent

      Il Teatro Evolutivo

      13/10/2025

      Material love

      11/10/2025

      PREMIO GAMMADONNA 2024, SVELATE LE 6 FINALISTE

      10/10/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Cultura»Una voce per tutte le donne
    Cultura

    Una voce per tutte le donne

    Rita CugolaBy Rita Cugola30/05/2013Updated:30/07/2014Nessun commento4 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Franca Rame
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Un’attrice di culto, Franca Rame. Il 18 luglio avrebbe compiuto 85 anni.

    Un ricordo molto particolare, quello legato a Franca Rame. Non tanto e non solo per l’innata tendenza a proiettare sul palcoscenico vizi e virtù della contemporaneità, quanto per la particolare abilità di penetrare profondamente nell’anima del pubblico a cui si rivolgeva con i suoi spettacoli.
    Un’attrice di culto, Franca Rame. Il 18 luglio avrebbe compiuto 85 anni. Chi non è più giovanissimo ricorderà certamente il grande impegno politico e sociale di cui erano permeati i suoi indimenticabili monologhi, piccole gocce di verità contrapposte alle ingiustizie, agli interrogativi irrisolti, alle discriminazioni sociali e alle carenze istituzionali.

    Per il forte attivismo politico qualcuno l’aveva persino accostata alla figura di Dolores Ibàrrurri, pasionaria della guerra civile spagnola. Ma Franca Rame è stata soprattutto un’autorevolissima paladina dell’emancipazione femminile, al punto da fare della lotta per i diritti femminili una vera ragione di vita.
    Ha parlato e combattuto per le donne, per tutte le donne. Se solo ne avesse avuto l’opportunità avrebbe certamente riempito i teatri di casalinghe, operaie, studentesse, ossia di quelle donne comuni a cui dedicava ogni suo sforzo artistico, intellettuale e fisico. Lo avrebbe fatto per infondere loro la forza di reagire, di combattere le emarginazioni e i soprusi, per risvegliare i quegli sguardi attenti anche il più piccolo barlume di orgoglio femminile.

    E proprio alle donne sottovalutate, maltrattate, incomprese, violentate decise di dedicare il suo monologo più emblematico e tragico, Lo Stupro, scritto per il teatro nel 1975 ma successivamente (ed eccezionalmente) trasmesso anche dalla Rai su scala nazionale. Un chiaro segnale di progresso in quell’epoca segnata da un silenzio pressochè assoluto in merito alla violenza sessuale (basti ricordare infatti che solo nel 1979, con il documentario Processo per stupro, venne inaugurata la stagione dei dibattiti sul processo di criminalizzazione delle vittime nei tribunali nostrani).

    Sul palcoscenico, dunque, Franca Rame ricorse a parole ponderate, sofferte, frutto – come affermò inizialmente – di una testimonianza letta su Quotidiano Donna.
    La realtà era invece ben diversa. Quelle frasi intrise di concreta drammaticità esprimevano le sue stesse emozioni. Le erano sgorgate spontaneamente dal cuore in seguito a una dolorosa (e terribilmente odiosa) esperienza mai davvero dimenticata.

    Mi sento male… nel senso che mi sento svenire… non solo per il dolore fisico in tutto il corpo, ma per lo schifo… per l’umiliazione… per le mille sputate che ho ricevuto nel cervello… per lo sperma che mi sento uscire. Appoggio la testa a un albero… mi fanno male anche i capelli… me li tiravano per tenermi ferma la testa. Mi passo la mano sulla faccia… è sporca di sangue. Alzo il collo della giacca.
    Cammino… cammino non so per quanto tempo. Senza accorgermi, mi trovo davanti alla Questura.
    Appoggiata al muro del palazzo di fronte, la sto a guardare per un bel pezzo. Penso a quello che dovrei affrontare se entrassi ora… Sento le loro domande. Vedo le loro facce… i loro mezzi sorrisi… Penso e ci ripenso… Poi mi decido…
    Torno a casa… torno a casa… Li denuncerò domani
    Franca Rame stava facendo ritorno a casa, quell’infausta sera. Era il 9 marzo del 1973 e Milano era ancora una città relativamente tranquilla. Lungo il tragitto venne però accostata da un furgone su cui venne caricata a forza per essere poi torturata e violenta da cinque neofascisti. Individui loschi, decisi a punirla in quanto donna per le sue idee politiche notoriamente in antitesi con le loro e in particolare per avere apertamente condiviso e sottoscritto la lettera aperta che nel 1971 L’Espresso pubblicò in merito al caso di Giuseppe Pinelli (il ferroviere anarchico deceduto nel 1969 dopo essere misteriosamente precipitato nel vuoto dagli uffici della Questura meneghina dove si trovava sotto interrogatorio).
    I responsabili del crimine perpetrato ai danni della Rame svanirono nel nulla. Anni dopo, quando un pentito rivelò finalmente la loro identità, il reato era ormai caduto in prescrizione, per cui non vennero mai consegnati alla giustizia e rimasero impuniti.

    La Rame avrebbe potuto tacere piegandosi ai richiami tradizionali e istituzionali imposti dalle consuetudini allora in auge. Invece decise di parlare. Di denunciare attraverso la sua arte le nefandezze di una società che si ostinava a non voler guardare in faccia la realtà in tutte le sue sfaccettature. Anche le più scomode. E a non voler comprendere appieno il dramma della violenza sulle donne.
    Non si vergognò di uscire allo scoperto, prevaricando coraggiosamente le barriere culturali erette dal falso perbenismo e dall’eccessivo bigottismo politico di quegli anni.
    Sotto la potente luce dei riflettori mise in piazza una tragedia umana immutata nel tempo, propria ancora oggi di tutte le donne che stanno soffrendo in silenzio e che nell’indifferenza generale stanno combattendo la loro battaglia per la libertà.

    Franca Rame stupro
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Rita Cugola
    • Facebook

    Milanese del ‘59 è giornalista professionista da molti anni. Nel periodo universitario si è dedicata alle recensioni musicali e cinematografiche su istanza di Amica, Cosmopolitan, NoiDonne, Il Borghese). In seguito si è però specializzata in questioni di politica estera e problematiche sociali internazionali (con peculiare attenzione all’universo femminile islamico e al fenomeno discriminatorio globale), scrivendo per svariate testate nazionali, tra cui Panorama.it, La Padania, La Stampa e Il Fatto Quotidiano. Già autrice e conduttrice di programmi giornalistici di approfondimento in emittenti private e tv locali ha deciso di creare un blog su tematiche di geopolitica internazionale (LOOK BEYOND, ritacugola.wordpress.com). Appassionata di egittologia, sufismo e filosofia ha lavorato a lungo con (Sp)Hera, mensile di storia, archeologia ed ermetismo. Per un triennio è stata condirettore di Alganews (magazine online fondato da Lucio Giordano). Attualmente scrive per Dol’s Magazine e il mensile Storica (gruppo RBA). Grazie alla conoscenza di quattro lingue (oltre all’Arabo che sta studiando nel tempo libero) collabora attivamente con la Libreria Islamica/Edizioni Al Hikma, traducendo testi ancora inediti di carattere filosofico/religioso.

    Related Posts

    Il Teatro Evolutivo

    13/10/2025

    Material love

    11/10/2025

    La Profezia e Quelli del Civico 21

    08/10/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Post su Instagram 18082696603793264 Post su Instagram 18082696603793264
    Post su Instagram 17847029001580939 Post su Instagram 17847029001580939
    Post su Instagram 18097914964591272 Post su Instagram 18097914964591272
    Stefano Arienti a Parma Stefano Arienti a Parma
    Stefano Arienti a Parma Stefano Arienti a Parma
    Post su Instagram 18089734870875086 Post su Instagram 18089734870875086
    Post su Instagram 18097783294679545 Post su Instagram 18097783294679545
    Mostra di Stefano Arienti a Parma dal 18 ottobre Mostra di Stefano Arienti a Parma dal 18 ottobre
    Inaugurazione a Parma il 18 ottobre palazzo Marchi Inaugurazione a Parma il 18 ottobre palazzo Marchi. Da vedere
    Palazzo in via Senato milano Palazzo in via Senato milano
    San Gregorio di padre Bernasconi padre al figlio D San Gregorio di padre Bernasconi padre al figlio Davide
    Riapre san Gregorio Riapre san Gregorio
    Recensione di lucia~ingrosso Recensione di lucia~ingrosso
    Post su Instagram 18067089128335314 Post su Instagram 18067089128335314
    Post su Instagram 18056643248425137 Post su Instagram 18056643248425137
    Elisa recensione di Erika Arosio Elisa recensione di Erika Arosio
    Lo spartito della vita di Erica Arosio Lo spartito della vita di Erica Arosio
    Fuori cinema in Gae aulenti Fuori cinema in Gae aulenti
    Post su Instagram 17969264072791937 Post su Instagram 17969264072791937
    Post su Instagram 18524484466032075 Post su Instagram 18524484466032075
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    le stagioni della verità

    Questo mio corpo

    Amazon.it : Questo mio corpo

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK