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    Home»Costume e società»W le prof!
    Costume e società

    W le prof!

    Cristina ObberBy Cristina Obber19/12/2012Updated:17/06/20145 commenti2 Mins Read
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    di Cristina Obber

    Con queste scarpe lungo il corridoio mi hanno accolta in una scuola di Milano. Sono scarpe di donne, donne che non ci sono più, donne che le loro scarpe non le potranno più indossare.

    Nell’ auditorium c’erano circa 300 ragazze e ragazzi.
    Dalle prime file ognuno ha alzato un foglio bianco. Su ogni foglio c’era un nome di donna e la data in cui è stata uccisa, uccisa da un uomo, dal femminicidio.
    Ho provato una grande riconoscenza.
    Per loro, che mi stavano trasmettendo un’ emozione così forte.
    Per le loro prof che tanto hanno fatto e tanto continuano a fare per trasmettere una cultura di genere che i programmi ministeriali ignorano, e che loro invece, sostituendo lo stato, propongono da tempo, investendo tempo ed energie che le istituzioni non gli riconoscono.

    Ne sto incontrando di prof meravigliose e fino ad ora una sola eccezione al maschile; un pioniere di un modo nuovo di sentrirsi educatore, scrollandosi di dosso il doppio tabù:
parlare di violenza sessuale e femminicidio tra i banchi di scuola e parlarne da maschio tra maschi.
    Sono prof che amano i loro ragazzi e le loro ragazze, si fidano di loro. E con loro i ragazzi si aprono, dicono, reagiscono. Più vivi che mai!

    Sono uscita di lì piena di energia, e a loro penso oggi mentre leggo di un’altra donna che non potrà più indossare le sue scarpe. Facciamo rete, non ci scoraggiamo, dobbiamo esserci, adesso.
    Perchè come ha detto un ragazzo di quinta: il mondo non si cambia lentamente, si cambia di botto!

     

    http://nonlofacciopiu.net/progetto-scuole/

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    Cristina Obber
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    Cristina Obber è nata a Bassano del Grappa il 9 novembre 1964. Iscritta all’ Ordine dei giornalisti, ha collaborato per cinque anni con un quotidiano vicentino. Nel 2008 ha pubblicato “Amiche e ortiche” con Baldini Castoldi Dalai, affresco dolce-amaro dell’amicizia al femminile. Nel 2012 ha pubblicato un libro sulla violenza sessuale, "Non lo faccio più" ed. Unicopli che ha dato vita ad un progetto scuole e al blog nonlofacciopiu.net. Nel 2013 ha pubblicato per Piemme editore il libro Siria mon amour, storia vera di una 16enne italo-siriana che si è ribellata ad un matrimonio combinato. Nel biennio 2009-2010 ha pubblicato con Attilio Fraccaro editore “Primi baci” e “Balilla e piccole italiane”, due libri in cui ha raccolto ricordi del primo bacio e ricordi del mondo della scuola nella prima metà del novecento. Collabora con Dol’s, il sito delle donne on line da svariati anni. Si occupa di tematiche legate ai diritti. Il 25 novembre 2011, giornata internazionale contro la violenza sulla donna, esce il suo primo e-book dal titolo La ricompensa (edito da Emma books), che si apre con una citazione di Lenny Bruce: La verità è ciò che è, non ciò che dovrebbe essere. Il suo ultimo libro è ''L'altra parte di me’’, edito da Piemme, una storia d’amore tra adolescenti lesbiche.

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    5 commenti

    1. Maria Grazia on 19/12/2012 09:06

      Si, restiamo unite/i….e lottiamo per noi e per queste donne che non ci sono più! Una grande tristezza nel cuore ma anche una grande speranza che tutto possa cambiare in meglio e presto o ” di botto” come ha detto il ragazzo di quinta.

      Reply
    2. anna robles milella on 19/12/2012 09:25

      senza un attimo di pausa .E’ una lotta che va combattuta ogni momento.
      Una exprof.

      Reply
    3. paolam on 19/12/2012 11:04

      bello, e incoraggiante, grazie

      Reply
    4. Gianni Annoscia on 20/12/2012 17:38

      Brave senza tentennamenti. Nato e cresciuto in un famiglia di donne ben conosco le problematiche. Dal 2005 finalmente in pensione insieme ad altre amiche abbiamo dato vita ad una Cooperativa sociale con lo scopo di divulgare la Cultura di genere ma molte del gruppo che ora è in Regione ci hanno boicotto e la cooperativa si è sciolta proprio alcuni mesi fa. Durante il percorso (2005-2011) simao andati nelle scuole a parlare di PO e vi assicuro che ancora oggi molti ragazzi (sottolineo) mi fermano per strada per ringraziarmi … ma io ritengo di non aver fatto nulla se non il piacere di un “cambiamento … che oggivedo semi-realizzato.

      Reply
    5. Gianni Annoscia on 20/12/2012 17:38

      Brave senza tentennamenti. Nato e cresciuto in un famiglia di donne ben conosco le problematiche. Dal 2005 finalmente in pensione insieme ad altre amiche abbiamo dato vita ad una Cooperativa sociale con lo scopo di divulgare la Cultura di genere ma molte del gruppo che ora è in Regione ci hanno boicotto e la cooperativa si è sciolta proprio alcuni mesi fa. Durante il percorso (2005-2011) siamo andati nelle scuole a parlare di PO e vi assicuro che ancora oggi molti ragazzi (sottolineo) mi fermano per strada per ringraziarmi … ma io ritengo di non aver fatto nulla se non il piacere di un “cambiamento … che oggi vedo semi-realizzato.

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-20 https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-2025/
    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
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https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
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Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
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