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    Dol's Magazine
    Home»"D" come Donna»Donne, fissate il vostro prezzo
    "D" come Donna

    Donne, fissate il vostro prezzo

    Cinzia FiccoBy Cinzia Ficco02/12/2011Updated:13/09/2015Nessun commento5 Mins Read
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    donne-fissate il vostro-prezzo
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    Consigli di Rosanna Massarenti, direttore di Altroconsumo

    Timide, imbranate, tendenti a deprezzarsi, incapaci di puntare in alto e contrattare, poco esigenti in famiglia e poco ambiziose al lavoro, con un grande spirito di sacrificio. Per questo, quasi sempre con pochi soldi nel borsellino. Soldi che, naturalmente, la maggior parte di loro, si fa ancora passare dal marito. Attenzione, non dall’ex coniuge.

    Eh, sì perché, al gentil sesso piace sapere che a proteggerlo e a non far mancar mai nulla c’è sempre un padre, un marito. Insomma, un uomo. Ma non per opportunismo. Piuttosto, la donna sarebbe vittima di una codificazione dei ruoili sessuali dura a morire , che andrebbe smontata con coscienza di sè e conoscenza.

    A questo punta il libro Donne e denaro (Mondadori) di Rosanna Massarenti, 42 anni, direttore di Altroconsumo , che ha redatto un’utile guida alle trappole psicologiche che imbrigliano l’altra metà del cielo.
    A sentire la giornalista, le donne con Mammona avrebbero un rapporto ambiguo. Sì, sono loro che perdono più ore ad ammirare le vetrine dei negozi, a fare shopping spesso inutile,(sentito come terapeutico, ndr). Ma è anche vero che molte donne non sono capaci di chiedere denaro quale contropartita del lavoro professionale e non sanno farsi riconoscere il giusto valore al proprio lavoro. Quasi come se non ci fosse la possibilità di uno scambio tra lavoro e denaro.

    L’atteggiamento delle donne verso il lavoro rimane più di servizio che di scambio, alla ricerca più della gratificazione personale che del guadagno,  che pure è sentito come necessario.

    E questo perché?  Replica Massarenti: “La prima ragione del cattivo rapporto delle donne col denaro trae origine da un dato oggettivo. Consiste nell’ingresso, tutto sommato, recente della donna nel mondo del lavoro e soprattutto delle professioni. La seconda ragione da combattere è la scarsa considerazione di sé, delle proprie capacità, della propria utilità, della propria indispensabilità. E poi c’è la convinzione che il denaro, la posizione, la carriera per una donna siano valori che devono cedere il passo ad altre priorità, sia a quelle della famiglia sia a quelle della gratificazione personal”. In questo senso la donna sceglie una laurea che le piace, anche se non ha sbocchi professionali redditizi.

    E allora?
    Molte decidono di sacrificare la professione. Ma secondo Massarenti questo sarebbe un alibi per molte che, sì, cercano un lavoro per anni, invano, ma evidentemente con un atteggiamento sbagliato. Il più delle volte remissivo, acquiescente, buono solo a favorire i colleghi maschi.
    “Nel nostro rapporto con il denaro- si legge ancora nel libro- così come nel modo in cui lo guadagniamo e lo spendiamo, c’è di sicuro una sensibilità tutta femminile, nostra, sconosciuta ai maschi,” che usano i soldi come strumento di potere e seduzione. Proviamo timore e quasi pudore, ma nello stesso tempo ne sappiano sfruttare benissimo il valore pratico, come strumento per sentirci sicure e più libere. Quindi guardiamo al denaro come mezzo per vivere meglio. Ne apprezziamo il valore d’uso”.
    E molte volte riusciamo anche a gestirlo in modo oculato. Un esempio? Il premio Nobel per la pace 2006, Muhammad Yunus , il banchiere dei poveri, ha inventato il microcredito da offrire solo alle donne povere dell’India.

    I consigli ? “I nostri sforzi dovrebbero concentrarsi – scrive la giornalista- su come farci adeguatamente pagare per il nostro lavoro e far riconoscere il valore del nostro apporto alla società civile e nello sviluppo economico, su come spendere e impiegare bene i nostri soldi, su come sentirci sicure accumulando qualche riserva per tempi difficili e per quando non lavoreremo più”. Per esempio, per fronteggiare una malattia, un lutto improvvisi, gli studi dei figli. Una separazione, un divorzio.
    Di qui una serie di buone regole offerte dall’autrice su come investire i nostri soldi, sul rapporto con le banche, su come fare la spesa in modo responsabile, su come usare la carta di credito, su come approfittare dei saldi. “ Tutto- fa capire- però, richiede una conoscenza in materia economica e finanziaria, che oggi la donna, tranne qualcuna, non può vantare”.
    Per Massarenti “dobbiamo ficcarci in testa che noi siamo brave, a scuola, come sul lavoro. Guardarci allo specchio e riferircelo. Poi fissiamo il nostro prezzo. Un prezzo di mercato, non da svendita. Il denaro, convinciamoci, non è il Male. Chiedere dei soldi per sé, quando ce li meritiamo, è sacrosanto, è doveroso. Basta con la vergogna e i sensi di colpa”.
    Un’analisi approfondita è dedicata alla tutela per le casalinghe, che è inesistente. E questa categoria conta 8 milioni di persone.

    E in futuro?
    “Il futuro- annuncia sicuro il direttore- sarà femmina, questa è la speranza. Perché le donne tifano per la vita e hanno a cuore la cura degli altri, i sentimenti, la relazione, la solidarietà. Perché le donne preferiscono dare che ricevere, proteggere che opprimere, perché fra il potere e il denaro scelgono l’amore”. Ma il loro atteggiamento deve un po’ cambiare. Non possono continuare ad essere solo materne, protettive e votate al sacrificio, anche per il bene dell’umanità.

    denaro Donne Donne
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    Cinzia Ficco
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    Pugliese, classe ‘69, laureata in Scienze politiche, giornalista pubblicista, è responsabile del magazine www.tipitosti.it, il blog di chi non molla. Sposata, ha una bambina che si chiama Greta, si diverte a scrivere per lei racconti. Ha pubblicato Josuè e il filo della vita, Il re dalle calze puzzolenti, Tina e la Clessidra, con la casa editrice Edigiò. L’ultimo è Mimosa nel regno di sottosopra, pubblicato da Intermedia.

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    Caterina Della Torre

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    Redattora del sito internet www dols.it

    La solitudine dei non amati, firmato e diretto dal La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
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    YUKINORI YANAGI ICARUS 27.03 – 27.07.2025 mostr YUKINORI YANAGI
ICARUS

27.03 – 27.07.2025
mostra in corso – navate
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    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

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Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
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Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
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