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    Home»Costume e società»Nigeria-Italia. Volo per l’Inferno!
    Costume e società

    Nigeria-Italia. Volo per l’Inferno!

    DolsBy Dols28/11/2011Updated:24/06/2014Nessun commento4 Mins Read
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    di Cinzia Ficco

    La testimonianza di Isoke Aikpitanyi, ex vittima della tratta delle schiave.

    “In tutta l’Africa, è la donna che tira avanti la famiglia e sopporta le difficoltà e i problemi più gravi. Gli uomini, anche i cristiani, sono spesso poligami…ma se un tempo si prendevano le mogli che potevano mantenere, oggi se ne prendono quante ne vogliono…così le famiglie si sfasciano e i problemi per le donne sono anche più gravi”.

    A parlare della sua terra, la Nigeria,  è Isoke Aikpitanyi ,  30 anni,  giunta in Italia nel 2000 con l’illusione di trovare il bengodi che ti fa vedere la tv. Nel nostro Paese,  invece,  ad accoglierla, sono stati, trafficanti di merce umana che l’hanno costretta a vendersi per anni.

    Oggi è libera. Vive ad Aosta,  si batte con coraggio contro la tratta e la prostituzione coatta. Due anni fa con la giornalista Laura Maragnani ha scritto un libro a cui è stato attribuito il premio letterario ”Città di bari”: “Le ragazze di Benin City” , edito da Melampo, un atto pubblico di denuncia dei trafficanti.
    La redazione di dol’s l’ha intervistata.

    Allora, mi racconti la tua storia?
    Certo, anche se la mia storia è uguale a quella di tantissime altre. Lasciamo l’Africa dove non c’è possibilità di migliorare le qualità della nostra vita, dove chi è ricco è sempre più ricco e chi è povero è sempre più povero. Una promessa di lavoro in Europa e il mio sogno sembra realizzarsi. Poi all’arrivo in Europa scopro come tutte che lavoro non ce ne è e che siamo clandestine…e che per pagare il viaggio abbiamo un debito di 80 mila euro, 100 mila euro…si finisce in strada, anche perchè chi si ribella può essere uccisa…Ma andiamo per ordine…

    Da quale famiglia vieni e che tipo di rapporto hai con loro?
    La mia era una famiglia semplice. Mio padre lavorava in Tribunale, mia madre accudiva i figli…troppi… otto in tutto. Non si moriva di fame, ma la vita era dura ugualmente e quando mio padre ci ha abbandonati è stato anche peggio. E’ stato allora che ho pensato di lasciare il mio paese per cercare lavoro e fortuna, per me e per mia mamma e per i miei fratelli. Mia madre è morta da pochi anni, tutti i miei familiari vivono ancora in Nigeria. E’ mio padre, tornato a casa, ad occuparsi di loro… A scuola ci andavo poco, aiutavo mia mamma a vendere frutta e verdura al mercato e quello avrei voluto fare in Europa

    Quali studi hai fatto?
    Non ho fatto studi regolari…aiutavo mia mamma e la scuola pubblica funziona poco; quando non arrivano gli stipendi gli insegnanti non lavorano e poi per andare a scuola bisogna portarsi la sedia e le penne…chi non le aveva tornava a casa. Ho studiato fino all’età di 17 anni, ma in modo irregolare

    Qual e’ la condizione della donna lì?
    Nel mio paese, come in tutta l’Africa, è la donna che tira avanti la famiglia e sopporta le difficoltà e i problemi più gravi: Gli uomini, anche i cristiani, sono spesso poligami…ma se un tempo si prendevano le mogli che potevano mantenere, oggi se ne prendono quante ne vogliono…così le famiglie si sfasciano e i problemi per le donne sono anche più gravi.

    Pensi che negli ultimi dieci anni non sia cambiata?
    I cambiamenti sono sicuramente in atto, ma il processo è lungo, non bastano i decenni

    Ricordi un episodio poco piacevole di quando eri in Nigeria?
    Una amica si ammalò e la nostra medicina tradizionale non riusciva a guarirla…la famiglia portò la mia amica in ospedale, ma se non hai soldi non ti prendono e non ti curano…morì per una infezione che quando sono arrivata in Europa ho scoperto si cura con quattro pastigliette…Non si muore di AIDS, ma di povertà e chi riesce a trovare i soldi per le medici è fregato da trafficanti che vendono pastiglie false…così si muore lo stesso

    Quando e come hai deciso di venire in Italia?
    Non c’è stato un vero momento. Ero una ragazzina e sognavo…sognavo la vita che vedevo nella tv dei vicini, gli unici ad avere la tv in casa…e in tv vedevo l’Europa come un paradiso e come l’esatto contrario di tutto ciò che vivevo in Nigeria

    Chi ti ha proposto di venire in Europa?
    Nessuno me lo ha proposto concretamente. Io ho cercato informazioni in una specie di agenzia viaggi, dove mi hanno detto che potevano farmi viaggiare anche se non avevo un soldo…loro avrebbero anticipato le spese, io avrei pagato con il mio lavoro, un po’ alla volta e una volta pagato avrei potuto mandare soldi a casa.

    <<continua >>

    Isoke prostituzione tratta
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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Donne di dols

    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
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    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
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