Quando me lo hanno proposta ero incuriosita ma dubbiosa sulla scena degli ingrdienti.
Una volta assaggiatili non ho auto più dubbi. Buonissimi
Prendere una casseruola e metterla sul fuoco.
Inserire 200 grammi di latte di pecora e una volta arrivati ad ebollizione legarli con i restanti 50 grammi nei quali avrete disciolto la maizena.
Una volta fuori dal fuoco inserire il pecorino romano grattugiato e lasciare in infusione per circa 10 minuti.
Frullare mediante l’ausilio di un frullatore ad immersione e tenere in caldo.
Pulire i ricci di mare e aprirli.
Stemperarli lievemente in casseruola con uno spicchio d’aglio, 4 foglie di basilico e la salsa di pomodoro.
Spostarli dal fuoco, pellicolare la pentola e lasciar riposare.
Nel frattempo portare ad ebollizione l’acqua per la cottura della pasta e salarla leggermente.
Prendere un’altra casseruola metterla sul fuoco a fiamma dolce.
Inserire il brodo di pollo e il pepe (4 tipi) in infusione.
Cuocere la pasta e una volta ultimata la suo cottura (rigorosamente al dente) scolarla e versarla nella casseruola col brodo (ovviamente avendo prima filtrato il pepe).
Aggiungere la fonduta di pecorino e saltare bene gli spaghetti finché non risultino belli lucidi e glassati.
Alla fine versare gli spaghetti nel piatto desiderato, chiudere ognuno con un piccolo cucchiaio di ricci di mare e una bella grattata di pecorino toscano e pepe nero.
ricetta trovata su Fine diners lover