Chiunque sia stato portiere o rigorista davanti alla storia o agli altri ha portato un peso ciclopico sulle spalle, grandi o piccole e val la pena di emularli e far loro un benigno plauso.
Alcune persone si trascinano o si sono trascinate la responsabilita’ del mondo sulle spalle, spesso picccole ma forti. Sono persone capaci di un sentire profondo, un patimento d’anima che li porta a vivere il dramma non solo individuale, di cui spesso si fanno portatori.
Questa dinamica viene anche chiamata “prometeismo”, perché ricorda dell’impresa di Prometeo che rubò il fuoco agli dèi per donarlo agli uomini. E’ la dinamica di un individuo che si erge verso una missione impossibile per l’uomo, ma anche necessaria: impossibile per egli da evitare, perché sentita, patita, nelle regioni dell’Anima.
Donne e uomini hanno fatto della loro vita un simbolo per gli altri/e e reperirli nella storia é lungo è difficile talvolta.
Questo approfondito ragionamento filosofico e storico mi è scaturito da un’ occasione per nulla mitologica o titanica, ma dal vedere come hanno fatto molti in questo periodo, gli europei di calcio.
Quante partite sono terminate con ”il calcio dei rigori” alla fine e spesso non era la squadra migliore a vincere, ma quella che aveva avuto più fortuna o preparazione atletica o ancora più sangue freddo.
E che dire del portiere davanti al rigorista di turno? Un vero prometeo che pensava o la va o la spacca? E colui che tirava la palla si sentiva tutta la responsabilità della partita, dei compagni, della squadra alle spalle. Chi era il novello prometeo?
Questo aprondimento probabilmente vi farà pensare ad un eccessivo abbinamento di personaggi e conferimenti storici perchè portieri che parano l’imparabile non sono certo Albert Einstein, Marie Curie, Lionel Messi, Carolina Morace, Walt Disney, Artemisia Gentileschi, Nelson Mandela, Rigoberta Menchú, Peppino Impastato, Rita Atria, Socrate, Ipazia,
Edgar Allan Poe, Alex Zanardi, Bebe Vio, Don Milani, Maria Montessori, S. Cristoforetti, Alan Turing, Ada Byron Lovelace, Andre Agassi, Steffi Graf etc etc…ma chiunque sia stato portiere o rigorista davanti alla storia o agli altri ha portato un peso ciclopico sulle spalle, grandi o piccole e val la pena di emularli e far loro un benigno plauso.