Un romanzo che parla di stalking, il primo che mette questa tematica al centro della storia.
da tipitosti.it
Mi chiamo Sabrina Rondinelli, ho 42 anni, vivo a Torino. Oltre a lavorare come insegnante in una scuola elementare, scrivo libri di narrativa: ne ho scritti diversi per ragazzi, premiati e tradotti all’estero.
Recentemente è uscito il mio primo romanzo rivolto a un pubblico adulto, intitolato “Il contrario dell’amore”, edito da Indiana.
, credo sia il primo in Italia, o quantomeno il primo che mette questa tematica al centro della storia.
Ho deciso di scrivere di stalking perché io stessa ho vissuto questa esperienza. Tre anni fa, un mio vecchio amico mi ha cercata su Facebook; gli ho risposto gentilmente, cerco di essere una persona gentile. L’ho visto un paio di volte, lui mi corteggiava e io gli ho detto chiaramente che il suo sentimento non era ricambiato. E poi ha iniziato a perseguitarmi.
Ho capito subito che non era amore, come lui continuava a ripetermi: era violenza, così ho chiamato il numero verde per farmi aiutare. Ho trovato delle persone preparate ed accoglienti che mi hanno fatto capire, con delicatezza ma anche con fermezza che, se volevo venirne fuori, l’unica strada era la denuncia.
E così è stato.
Ma non tutte le donne vittime di stalking sanno riconoscere la violenza; non tutte hanno il coraggio di denunciare per difendersi.
Allora mi è venuto spontaneo mettermi a scrivere, per dare il mio contributo alle altre donne, nel modo migliore che mi riusciva. Ho lavorato duro due anni e mezzo. Non è stato facile, né indolore.
Non lo so se le mie parole potranno essere utili a qualcuno. È quello che spero.
