Le donne che ci hanno portato alla parità

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Si celebra il cinquantennio della storica sentenza che aboliva le discriminazioni nelle carriere pubbliche. E il merito fu di Rosanna Oliva.

Di Rosanna Oliva potremmo dire tante cose: che è presidente di Aspettare Stanca, socia fondatrice di Pari o dispare di cui è vicecoordinatrice del gruppo autorappresentazione , ma soprattutto un instancabile guardiana dei diritti “non applicati” delle donne.

Nata a Salerno, ma di famiglia napoletana, Rosanna ha nel sangue lo spirito giuridico partenopeo (un bisnonno, un prozio e uno zio magistrato), oltre ad una gran dose d’audacia.

Si laureò a Roma in Scienze politiche e sociali all’Università la Sapienza, con tesi in diritto costituzionale e comparato (relatore il prof. Costantino Mortati). La figura di quest’ultimo è stata molto importante, proprio grazie al ricorso di Rosanna alla Corte Costituzionale da lui patrocinato si è arrivati alla sentenza n. 33 del 13 maggio 1960, considerata una delle più importanti in materia di parità tra uomo e donna, perchè aprì la porta all’ eliminazione delle discriminazioni di genere per l’accesso ai pubblici uffici.

Ti sei laureata in Scienze politiche, hai scelto liberamente?
Sì, liberamente, anche se devo dire che ho seguito negli studi una mia amica del liceo che si era iscritta a scienze politiche, mentre la mia idea originaria era di abbracciare studi che mi avrebbero portato all’insegnamento, in modo da coniugare più facilmente il mio essere moglie e madre, come inconsapevolmente mi veniva suggerito dal contesto sociale dell’epoca.. In effetti, mi sono sposata e ho due figli maschi.

E dopo gli studi come è andata?
Ho fatto una domanda al concorso per diventare prefetto, ma nel frattempo avevo partecipato ad un altro concorso per diventare funzionario pubblico nell’amministrazione finanziaria e l’avevo vinto. Quindi intrapresi quella strada.

Quali sono stati gli obiettivi che hai raggiunto?
Una volta nominata Commissario regionale ho risanato una delle più antiche IPAB romane: il Conservatorio Santa Caterina della Rosa.
Nella XIII Legislatura, dall’inizio fino al dicembre 1999, sono stata responsabile dell’Ufficio Legislativo di un Gruppo parlamentare al Senato, nonché consulente della Commissione speciale Infanzia, presieduta dalla Senatrice Carla Mazzuca.
Dal dicembre del 1999 al giugno 2001 ho ricoperto l’incarico di Segretario particolare del Sottosegretario Senatrice Ombretta Fumagalli Carulli, prima all’Interno e poi alla Sanità.
Nell’anno 2000 sono stata premiata con una targa della Società Scientifica Clinici del Dolore-S.I.C.D per i risultati conseguiti nella mia attività professionale nel settore giuridico a vantaggio dei malati con dolore severo.
Dal 2001 al 2003 ho svolto la parte giuridica della ricerca dell’Agenzia nazionale per i Servizi Sanitari Regionali su: Modalità organizzative delle strutture di assistenza palliativa e integrazione delle stesse nella rete dei servizi territoriali”.
Dal 1974 ad oggi all’attività professionale ho aggiunto un costante impegno volontario in attività sociali ed in difesa dell’ambiente, per la valorizzazione dell’informatica e delle nuove tecnologie.

Ma le ragazze d’oggi comprenderanno il grande passo in avanti che è stato fatto grazie alla sentenza del ’60?
Grazie alla Costituzione abbiamo fatto molta strada, anche per merito delle battaglie femministe degli anni ’70. Le ragazze d’oggi danno per scontate molte cose, dimenticando la fatica per ottenere conquiste, diritti. E’ facile tornare indietro se non si tiene alta la guardia.
E ci sono ancora obiettivi da raggiungere, ostacoli da rimuovere..
Poche, ancora pochissime le donne nei posti di comando. Non è parità. Piuttosto la solitudine dei numeri uno.
( nd.r. Le donne in Italia, sono concentrate soprattutto nel settore pubblico dell’istruzione e della sanità ma, secondo i dati del conto annuale del ministero dell’Economia, ancora faticano a raggiungere la qualifica di primario (12,3%), prefetto (15%), professore ordinario (17,6%), magistrati presidenti di sezione in Cassazione (1) una sola donna giudice alla Corte Costituzionale, un’ambasciatrice, una al vertice della Banca d’Italia)..

Per questo hai fondato l’associazione Aspettare stanca?
Sì, è rivolta proprio alla promozione delle donne in politica e nei luoghi decisionali. Non dobbiamo adagiarci ma continuare a lottare per l’uguaglianza fra diseguali come mi piace affermare. Perché non credo sia necessario rifiutare la differenza fra i sessi. E’ pericoloso, è sbagliato. Usiamo le nostre qualità, le nostre doti senza imitare i maschi.

E cosa hai già fatto con la tua associazione?
Per Aspettare stanca, durante il 2007 ho svolto, come Capoprogetto, una sperimentazione, finanziata con i fondi comunitari, per il sostegno delle politiche di genere e l’adesione degli Enti locali alla Carta europea per l’uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella vita locale. Dal 2006 monitoriamo tutte le elezioni, nazionali, europee, regionali e anche molte comunali e, insieme con altre associazioni, evidenziamo quali riforme sarebbero necessarie per assicurare una migliore democrazia., una democrazia paritaria.

La strada è ancora tanta da fare, ma non siamo sole: c’è una comunità intera che ci guarda e ci giudica., una comunità in cui uomini e donne sono numericamente presenti pressappoco al 50&50. Direi che questa è la nostra forza.

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Profilo Autore

Caterina Della Torre

Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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