Autore: Simona Meriano

Simona Meriano, nata a Torino nel 1970, antropologa, social worker e autrice, è impegnata da oltre 20 anni in progetti di empowerment femminile e di contrasto alla violenza, occupandosi in particolare di problematiche relative alla salute, alla migrazione e alla tutela dei diritti delle donne e dei bambini. Socia fondatrice dell’Associazione TAMPEP Torino nel 2001, è stata responsabile dei programmi di protezione sociale per le vittime della tratta e si è dedicata alla formazione di operatori socio-sanitari, mediatori interculturali, personale di polizia. Dopo alcuni anni vissuti a Bali, in Indonesia, è tornata in Italia e ha fondato nel 2016 l’Associazione “Le Ali di Wen - Women Empowerment Network”.

Abbiamo tutti una parte distruttiva, una zona d’ombra, che talvolta prende il sopravvento causandoci disagio e sofferenza. Gestire gli umori interni è la più grande sfida dell’essere umano, ma non è un’impresa impossibile, come non è impossibile imparare a gestire i conflitti in modo sano e costruttivo. L’aggressività serve, ma bisogna conoscerla. Per renderla positiva va trasformata in potenza creativa, nel lavoro, nelle relazioni affettive, nel sesso, e per fare questo bisogna allenarsi. Partiamo dall’origine delle parole che definiscono le emozioni. La rabbia deriva dal latino e si riferiva alla malattia che si trasmette tra mammiferi con il morso, provocando…

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 Possiamo superare il secolare antagonismo tra maschile e femminile? Siamo nati in un mondo dotato di senso nel quale ci specchiamo ogni giorno. Ancora prima di poter decidere chi volevamo essere, abbiamo ricevuto infinite immagini di noi stessi riflesse dagli altri. Lo sappiamo bene quanto sia difficile scollarsi di dosso un’etichetta, un solo tratto della personalità, il giudizio di un attimo. L’etichetta resta lì, ben attaccata e quasi quasi ci convinciamo che sia vera, naturale, ormai ci appartiene, che ci piaccia oppure no. In realtà, come possiamo scegliere cosa indossare al mattino quando ci svegliamo, abbiamo anche il potere di…

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La forza del cannibalismo mediatico Il cannibalismo è un fenomeno agghiacciante che nell’immaginario collettivo suscita orrore, viene esiliato in una dimensione lontana, lontanissima, onirica e tribale. Ma la macellazione umana non è soltanto un corpo fatto a pezzi per essere mangiato: il cannibalismo è un’azione collettiva che ha una ricaduta di significato sull’intera comunità, un rituale attraverso il quale si acquisiscono energie vitali e si “neutralizza” chi potrebbe costituire una minaccia per la propria unità: cibarsi dell’altro significa sia renderlo innocuo, addomesticarlo, sia acquisire la sua forza, è la manifestazione di un impulso ambivalente, aggressivo e al contempo di attrazione.…

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La violenza di genere, anzi le violenze, perché sono tante, dallo stalking allo stupro al femminicidio, non sono una pura questione di relazione tra la vittima e il suo carnefice, l’uomo mostro. C’è molto di più. C’è un senso culturale trasversale, un continuum che lega la tortura dello stupro di massa in contesti estremi, bellici, alla violenza di genere come fenomeno sociale in tempo di pace. La violenza è una tattica politica, sempre, perché è sempre un’arma di dominio dell’alterità femminile in contesti culturali maschilisti patriarcali che considerano le donne semplicemente una proprietà degli uomini. Lo stupro e la…

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La natura delle cose e delle persone,il corpo come contenitore di sentimenti e significati, ma non solo, e la scelta, cioè il libero arbitrio, la possibilità di autodeterminazione. Ho avuto modo di leggere tutto e il contrario di tutto su tre temi che hanno infiammato gli animi negli ultimi mesi: unioni civili, utero in affitto e prostituzione. Tre questioni diverse, ma che sono state ripetutamente sovrapposte facendo anche un po’ di confusione. Non posso dire di avere in testa chiarezza assoluta, ma certamente posso mettere in fila alcuni concetti e condividere una riflessione. Ho trovato molti articoli interessanti, che a…

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La violenza sulle donne è un’emergenza sociale gravissima, ma non sembra esserci la ferma e convinta volontà politica di cambiare lo scenario. Non voglio una Ministra per le Pari Opportunità, voglio una Ministra per le Politiche di Contrasto alla Violenza e l’Educazione di Genere, che si faccia carico della situazione e sia promotrice di azioni forti, in ambito sociale, educativo e culturale. In concreto? Fondi mirati per i progetti di tutela e supporto delle vittime, un programma serio di formazione obbligatorio per tutte le figure professionali che entrano in contatto con le donne vittime e potenziali vittime, un intervento informativo…

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Le donne diventano alternativamente, a seconda dei punti di vista, prede o proprietà da difendere. Davanti alle violenze di Colonia non bisogna abbassare la voce. Ci aspettiamo una ferma presa di posizione politica e mass mediatica contro gruppi di uomini che hanno umiliato, toccato, ferito l’anima e il corpo di donne che stavano semplicemente vivendo la loro vita. Ci aspettiamo una condanna decisa dei comportamenti violenti, deprecabili in sé. Invece no. Invece assistiamo alla strumentalizzazione della violenza di genere e le donne diventano alternativamente, a seconda dei punti di vista, prede o proprietà da difendere. Ancora una volta le femmine…

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 A Bali, la vita è a contatto stretto  con la natura e lo spirito. Ma sono gli uomini che comandano ed anche i figli sono di proprietà dell’uomo che è più acculturato della donna e regola e dirige la vita dell’isola. Bali è un’isola a maggioranza induista, si trova in Indonesia che è il primo paese musulmano al mondo. Quello balinese è un induismo animista, fondato sullo stretto legame che esiste tra la gente e la terra, in cui l’essenza del divino vive nelle cose naturali. Vivere a Bali è prima di tutto un’esperienza dei sensi. La natura è meravigliosa…

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