Vita, Morte, Amicizia .”Domani e’ un altro giorno”

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Un filo sottile  fa amare ancora di piu’  “Domani è un altro giorno “, mentre scorrono le immagini, facendolo entrare nei nostri cuori con tenerezza infinita .

E’ l’aver vissuto. Tanto.

L’aver conosciuto la Vita, la Morte e l’Amicizia.

Aver conosciuto quei giorni che si pensa ” l’altro non abbia conosciuto mai” , come dice la canzone.

Non aver mai smesso di credere pero’ che , quando si arriva a comprendere il valore dei sentimenti, delle relazioni e delle cose davvero importanti nella nostra Vita, alla fine sia questa stravince anche quando sembra che lo faccia la Morte.

Due amici in questa storia, il rispetto di un rapporto importante pur nella diversita’ l’uno dall’altro, pur nella lontananza e, intorno, l’Umanita’ che scorre con le sue sorprese , le sue contraddizioni o le sue conferme proprio nei momenti importanti della vita.

“Se un amico non mi invita al suo compleanno non importa, ma se non condivide con me un grande dolore allora mi offendo” dice il protagonista Giuliano, interpretato da Giallini , citando Oscar Wilde.

Capire il profondo significato del dolore diventa , infatti, l’unica via per amare ed apprezzare la bellezza della Vita , per assaporare la luce che necessariamente va trovata nel buio dello sconforto.
Le quattro giornate passate insieme dai due amici ritrovati diventano cosi metafora di come si possa cercare di affrontarla la Vita, dolore compreso.

La paura della Morte, del lasciare affetti, la tenerezza del dovere e volere chiudere cose aperte .
L’ Amicizia che comprende, capisce e va oltre l’egoismo di non accettare quello che non si vorrebbe perdere.

Roma fa da testimone a questa storia, una Roma ferma ad osservare, immobile nella sua luce millenaria esattamente come Barcellona , il suo movimento, i suoi giovani per strada e le sue ramblas assistono all’ultimo abbraccio, intenso e senza bisogno parole , di un padre e di un figlio.

C’e’ bisogno di film delicati come questo “Domani e’ un altro giorno”.
C’e’ bisogno di sentimenti non urlati, di cose che facciano riflettere, oggi, sul valore delle relazioni umane.

Sulla sincerita’ e sul saper affrontare , onestamente e con consapevole leggerezza tabu’ come il dolore , il distacco e la malattia.

C’e’ bisogno , oggi, di tornare a concepire l’ “armonia” naturale dell’affrontare le cose che capitano nella vita.
Non di nasconderle perfino a noi stessi credendoci tutti eternamente giovani, eternamente sani , belli ed invincibili come ci vogliono illudere che sia.
C’e’ bisogno di aprire gli occhi sul fatto che ricordare la felicita’ puo’ alternarsi a uno di quei giorni in cui, invece, si fanno bilanci che non “quadrano mai”,c’e’ bisogno di imparare di nuovo a saper gestire frustrazioni e momenti “pesanti”.

Restano , alla fine dell’esperienza, le relazioni.
Avute, perse e ritrovate.
Restano i sentimenti. Restano il coraggio e la volonta’ di volerli scoprire e sperimentare  fin dove ci sorprendono o ci possono deludere.

Valore in piu’ di tutta la pellicola e’ l’amicizia vera dei due attori protagonisti del film.
Si avverte , rende credibile e vera tutta la vicenda e non e’ fatto da poco perche’ e’ di cose “credibili” che oggi abbiamo tutti bisogno .
C’e’ bisogno di momenti e di persone in cui riconoscerci davvero , in cui  vedere riflesse le nostre umane debolezze, le nostre umane paure.
“Domani e’ un altro giorno” ci restituisce la leggerezza che intendeva Calvino quando scriveva che bisogna “..prendete la vita con leggerezza. Che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore”.
Consapevoli di questo si comprende il sorriso con cui, alla fine del film, parte Tommaso/Mastandrea.
Si capisce la scena tenera dell’acquisto con lo sconto della bara , si comprende il darsi e il donarsi oltre la distanza, l’esserci senza il quotidiano per ritrovarsi, poi, dopo anni come fosse stato ieri il primo giorno.

Con l’idea di questa leggerezza consapevole che fa amare la vita e vincere la morte ci si ritrova umani, deboli e forti, come e’ nella nostra natura piu vera e sincera.

Ad un certo punto Giuliano dice alla giovane attrice innamorata dell’amore per lui e, probabilmente, della vicenda drammatica e totalizzante della sua imminente fine , di non avere fretta.
Non avere fretta di berlo tutto insieme il dolore…che poi tanto ci pensa la vita a diluirlo ,insieme al resto..insieme alla sua bellezza.

Grazie allora per questo film a chi l’ha voluto e a chi l’ha interpretato .
Grazie per ricordarci che si , come scriveva Paul Valery :” Si deve essere leggeri come l’uccello che vola, e non come la piuma”…e che si puo’ sorridere al coraggio e alla forza della nostra vita , di fronte alla morte ma anche di fronte alla amicizia e ai sentimenti che restano e non ci abbandonano.
Mai, se solo lo vogliamo.

domani-e-un-altro-giorno

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Profilo Autore

Milene Mucci

Milene Mucci. Nata il giorno della Befana ad Arezzo vive a Carrara fra le Apuane e il mare . Scrive per Dols ( da anni) , per Exibart e Huffington Post. E' Counselor Professionista formata in Aspic (Scuola Superiore Europea di Counseling Professionale) con specializzazione in Art Couseling ed e' iscritta alla Reico. Formatrice di Metodo Caviardage per la RdA ,conduce laboratori di scrittura e mediazione artistica per lo sviluppo delle risorse personali e la crescita personale, soprattutto in relazione all'empowerment femminile. Sua e' la rubrica su Dols dal titolo "Donne si nasce assertive si diventa" Gia' impegnata in battaglie per i diritti civili con Ignazio Marino ,è membro della Fondazione "Antonino Caponnetto" ,che si occupa di lotta alle mafie ,cittadinanza attiva , legalita' e Costituzione. Ha due figli ormai adulti ed in giro per il mondo ed un gatto di nome Sheva che le fa da assistente e che , per ora, e' ancora a casa .. :-)

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