Storia di donne e di artista

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 Olivia Sellerio al Festival della Mente canta Montalbano

Lo ammetto.Sono andata ad ascoltarla senza sapere bene chi fosse e cosa cantasse.
Mi attirava comunque il cognome che rimandava ad una cosa che amo molto,una casa editrice, e il fatto che immaginavo riguardasse un’altra  cosa che amo ancora di piu’ e che e’ la Sicilia.
Sto scrivendo,infatti di Olivia Sellerio,cantautrice ed interprete straordinaria che ho avuto la fortuna di conoscere ed ascoltare  ieri sera al Festival della Mente di Sarzana.
Olivia ,ho scoperto successivamente,non rimanda solamente alla amata casa editrice dalle copertine blu,i testi e anche le carte preziose.Lei “è “la Sellerio essendo la figlia di Elvira,la fondatrice.
Ma questa e’ un’altra storia.Bellissima e la racconteremo.
La storia di ieri sera,invece,e’ la sorpresa per l’entrata in scena di colei che ,se fossimo in un altro Paese,dovrebbe essere uno dei personaggi di punta della scena musicale e culturale  italiana .La nostra Aretha Franklin e non esagero.
Sul palco quattro musicisti e poi Lei.
Sorvolo sul fatto che sia entrata in scena con un vestito semplice e bellissimo di un verde stupendo e con una collana ed una stola di seta per cui avrei potuto anche infangare la mia fedina penale per procurarmeli.
Quello che appare in scena e’ una donna che potrebbe avere addosso anche un sacco di iuta ma e’ una regina,di eleganza e di carisma.
Nel muoversi,nell’interpretare i suoi brani,nel gesto misurato,nel racconto del perche’ e di cosa l’ha portata a scriverne il testo.
Nell’eleganza dei gesti  .Mai uno di piu’ e mai uno di meno.
Cosi va a finire che scopri e ricordi che la voce che ascoltavi mentre vedevi scorrerere le immagini di Montalbano era lei.Che quel sapore antico e moderno nello stesso tempo che tanto bene accompagnava immagini televisive era una sua creazione.
Ma ,accade anche che poi quello lo dimentichi e torni al presente.
Al languore di certi brani d’amore come come i canti di “spartenza”,quel “Torno dissi amuri” che insieme canta l’amore,anche sbagliato,la separazione e il distacco  oppure  i “Ladri di passu” sul testo donatole da Camilleri e dedicata a chi ti si mostra amico nel bene ma nei tempi duri ti abbandona.
La bellezza del racconto della sua musica mista di sound siciliano e capoverdiano,quel lontano sapore di sonorita’ jazz ogni tanto e quel pizzico,appena appena  di malinconia genovese nella meravigliosa “Malamuri”.
Insomma c’e’ tutto ascoltando cantare Olivia Sellerio.
La dolcezza carica e potente dei dolci della sua terra ,la bellezza di un paesaggio che stordisce,il senso sempre greve e grave dei sentimenti,insomma tutto il senso e la drammatica vicenda di una terra capace di contrasti unici come difficilmente altrove.
Terra di gente che ha dato semplicemente e con onore  la propria  vita per altri e terra di chi gliel’ha tolta con altrettanta facilita’ e crudezza .
Terra di chi vede l’unica soluzione nel calare la testa come il giunco della canzone,quello che deve calare la testa “ca passa con la chiena “ e terra di chi quella testa non la vuole chinare e per quello combatte.
Non ho intervistato Olivia alla fine della serata,mi sono bastate poche parole per complimentarmi con lei dopo che una sala piena di centinaia di persone  di tutta Italia le aveva tributato applausi e passatole la grande emozione di quanto appena ricevuto.
A lei  figlia di  provenienze geografiche diverse come ha raccontato,donna di cultura e di capacita’ di empatia e cuore ,interprete  riuscita  a passare in un dialetto sconosciuto ai piu’ una seria infinita  di emozioni e sentimenti,come fosse una lingua, all’improvviso e naturalmente,  di tutti
L’ho salutata solo  alla fine,guardandola negli occhi,stringendole la mano e ringraziandola.
Lei,un po’ come tutti i grandi davvero,ha sgranato gli occhi sorpresa dicendomi un “Davvero le è piaciuto?” che ho trovato straordinario.
La grandezza di chi non si basta mai e l’umilta’ di chi sa ,perche’ la conosce davvero ,che  l’Arte,quella vera, e’ rara,difficile e cosi straordinariamente incredibile  da realizzare .
Olivia Sellerio scrive e canta perche’ scrivere “ e’ il massimo esercizio di ecologia sentimentale” dice.
Ripulisce il cuore,sedimenta dolori,accantona e allevia distanze,rinnova momenti felici incidendoli nel cuore.
Esattamente la stessa cosa che suscita ascoltare lei,la sua musica .
Esattamente la stessa cosa che provoca vivere e conoscere  la sua Terra,la Sicilia.

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Vanno solo amate entrambe,comprese.
Lasciate scivolare,lentamente,molto lentamente  e con la giusta  misura, nel cuore.

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Profilo Autore

Milene Mucci

Milene Mucci. Nata il giorno della Befana ad Arezzo vive a Carrara fra le Apuane e il mare . Scrive per Dols ( da anni) , per Exibart e Huffington Post. E' Counselor Professionista formata in Aspic (Scuola Superiore Europea di Counseling Professionale) con specializzazione in Art Couseling ed e' iscritta alla Reico. Formatrice di Metodo Caviardage per la RdA ,conduce laboratori di scrittura e mediazione artistica per lo sviluppo delle risorse personali e la crescita personale, soprattutto in relazione all'empowerment femminile. Sua e' la rubrica su Dols dal titolo "Donne si nasce assertive si diventa" Gia' impegnata in battaglie per i diritti civili con Ignazio Marino ,è membro della Fondazione "Antonino Caponnetto" ,che si occupa di lotta alle mafie ,cittadinanza attiva , legalita' e Costituzione. Ha due figli ormai adulti ed in giro per il mondo ed un gatto di nome Sheva che le fa da assistente e che , per ora, e' ancora a casa .. :-)

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