Le ascelle dell’amore

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Lei radeva regolarmente le ascelle, nella convinzione di apparire più attraente e più igienica. In una parola, più desiderabile.

Nuotatrice assidua da sempre, da sempre si era condannata alla rasatura ascellare, inoltre era solita portare abiti scollati e sbracciati. Orripilava ordunque alla sola idea che qualcuno potesse anche solo scorgere un pelo inappropriato in quelle regioni. Amante dell’Arte e del Bello, frequentava un palazzo storico della sua città che intratteneva gli esteti con mostre gradite a livello internazionale. Fu qui che tra i vari incontri di condivisione incontrò un uomo intrigante, barbuto e villoso come non mai. Una sorta di orso peluscioso, introverso (lo capì dallo sguardo), ma con lei si era subito aperto. Alchimie dell’Arte o dei peli, lei si chiese in seguito a ciò che accadde.

Accadde che quella mattina della mostra della Warhola andarono a letto a casa di lui, perché per lei quando c’è condivisione di intelletti, c’è anche condivisione di letti. Nelle due settimane precedenti, lei non aveva avuto occasione di rasarsi le ascelle. Restava sotto il lenzuolo a braccia strette per tema di orripilare anche l’orso. Si amavano sì, ma in modo parziale, perché l’amore senza abbracci è incompleto. Finché.

Finché all’orso venne un sospetto: che lei non lo desiderasse abbastanza da circondarlo con le braccia. Allora si incaponì, da peluche qual era, si strofinò sul suo corpo, attorcigliandosi sui suoi fianchi morbidi, insinuandosi sotto le mani strette, grugnendo dolcemente come solo un orso quasi innamorato può fare. Involontariamente, con la barba la solleticò sul pancino e fu lì che lei cedette ad una risata, scoprendo la pelosità delle ascelle. L’orso si bloccò, in contemplazione.

Al termine della quale scoccò la sua freccia: “Io ti amo per quelle tue ascelle pelose.”

Da allora lei non le rasò più, cosciente che i dread locks ascellari lo avrebbero incatenato a sé per l’eternità.

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Profilo Autore

Stefi Pastori Gloss

Sebbene già a sette anni la maestra le predisse che sarebbe stata scrittrice, Stefi Pastori vi giunse tardi. Fin da allora fu una vorace lettrice. Diventata Art Director in pubblicità, l'amore per la scrittura cinematografica scoccò sul set di uno spot TV diretto da Wim Wenders. Si impegnò nella ricerca di personaggi famosi cui fare da ghost writer e ci riuscì a metà degli anni '90, mai dimenticando che uno scrittore, per essere tale, deve prima leggere. Incontrò il terzo partner importante della vita, cui è grata per gli sviluppi degli ultimi nove anni. È grazie a lui che diventa Gloss (Gruppo di Lavoro e Osservatorio Sessismo e Stalking), come terapia per le violenze. Chiamò a raccolta i suoi carismi e li profuse in un manuale, CORPI RIBELLI – resilienza tra maltrattamenti e stalking, versione eBook qui migliorata con le recensioni dei lettori https://stores.streetlib.com/it/stefi-pastori-gloss/corpi-ribelli-resilienza-tra-maltrattamenti-e-stalking con nomi e telefoni di persone che salvano le donne dalle violenze domestiche. Ma per Dol's inaugura la sua nuova stagione di narratrice. Profilo FB: https://www.facebook.com/pastoristefania.gloss Profilo Twitter: @pastoriGLOSS

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