ARTEDIPARTE. SILVIA GRIBAUDI. DANZARE LA GIOIA DI VIVERE

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Contro gli stereotipi che vogliono il corpo femminile fermo all’adolescenza, cancellando i cambiamenti portati dall’età e congelandolo in una sola forma d’inumana perfezione, il lavoro di un’artista di teatro danza che ha molto da dare all’intera società.

Arte di parte

Silvia GribaudiIncontrare Silvia Gribaudi è un’esperienza coinvolgente: è nata a Torino, ma ha vissuto un po’ qua e un po’ là, ed è approdata recentemente a Milano. Ha una formazione nella danza classica e moderna, ma il suo lavoro trascende le discipline, e attraversando performing art, danza e teatro, si fa progetto di cambiamento sociale. Ha lavorato come danzatrice, fra gli altri, al Gran Fenice di Venezia e al Regio di Torino, ha collaborato con artisti e artiste come Mirko Artuso, Luciano Padovani, Vasco Mirandola, Giuliana Musso, Anna Piratti, Tiziano Scarpa, Roberto Castello (nella trasmissione televisiva Vieni via con me di Roberto Saviano e Fabio Fazio, RaiTre) e Roberta Torre. Ha vinto numerosi premi ed è stata ospite di festival nazionali ed internazionali come, nel 2009, la Biennale di Venezia e nel 2012 l’Edinburgh Fringe Festival. Segue progetti coreografici di ricerca prodotti da Il Cassero Bologna, Operaestate Festival Veneto,The Place(UK), Dansateliers (NL), Dansescenen (DK), Pasoa 2-Certamen Coreografico de Madrid (ES), Dance Week Festival (HR), Circuit Est Montreal, The Dance Center Vancouver, Nederlanse Dansdagen Maastricht, Dance House Lemesos Cipro.

La sua ricerca mette al centro corpi estremi, corpi “diversi”, in un costante confronto e inclusione del tessuto sociale – culturale in cui le sue perfomance si sviluppano e delle persone che le vivono. Gribaudi è fermamente convinta della profonda unità fra prodotto artistico e realtà sociale, fra le persone protagoniste della performance, che ne sono il contenuto, e la sua forma estetica, il contenitore, che è il prodotto artistico stesso. Insieme si sostengono e fanno sì che le persone stesse divengano arte, mettendosi in gioco per andare oltre le forme e i comportamenti consueti.

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Scoprire che il corpo è sempre uno strumento espressivo affascinante, e quel che conta è imparare a usarlo, anche negli aspetti che ci piacciono meno, di cui ci vergogniamo e che teniamo nascosti. E può essere messo a servizio di un’opera d’arte e vivere autentici momenti d’esplosione energetica, di comunicazione di gioia pura. Gioia di vivere, divertimento senza cerebralità, semplice e immediata capacità di vivacizzare l’ambiente e le persone, quotidianamente appesantite da uno sguardo critico, sezionatore, che pesa ogni giorno soprattutto sulle donne, appiattendole a un immaginario oggettificante.

E proprio parlando di corpo e di libertà, abbiamo deciso di lasciare la parola alle immagini, proponendovi una breve galleria di video dei lavori di Gribaudi, perché siano proprio i corpi a coinvolgervi con la loro forza vivificante ed espressiva.

Iniziamo con una performance di Claudia Marsicano con cui recentemente Silvia Gribaudi ha lavorato alla ricerca di un imprevedibile virtuosismo.

R. OSA_10 esercizi di Nuovi Virtuosismi
https://vimeo.com/198363586

Nel 2014 Gribaudi ha partecipato al progetto europeo Performing Gender sul tema delle differenze di genere da cui nasce The film contains nudity (di e con Silvia Gribaudi in collaborazione con Matteo Maffesanti), che è diventato parte della collezione video del MAMbo, il museo di arte moderna di Bologna. Ed è lì che nascono i suoi progetti sull’invecchiamento attivo attraverso l’arte della danza e i laboratori e le performance site-specific con donne over sessanta. Sempre del 2014 è la Performance What age are you acting? Le età relative, prodotto nel progetto europeo ACT YOUR AGE e selezionato dalla Piattaforma della danza italiana NID 2014.

A corpo libero, qui di seguito, è una performance che può essere riprodotta ovunque, in strada come in un museo, nei circoli di donne come nei festival internazionali.

A CORPO LIBERO URBAN

O in un centro commerciale. Sempre realizzato per il festival Gender Bender, questo video coinvolge uno dei tanti gruppi di donne che lavorano con Gribaudi e talvolta la seguono, con entusiasmo, di città in città.

OVER 60: https://www.youtube.com/watch?v=TmnBQhXq8oc

Infine una breve intensa e suggestiva mescolanza di gesti, suoni, immagini, oggetti.

Over 60 ritratti

Nel linguaggio artistico di Silvia Gribaudi la danza incontra la comicità cruda ed empatica per trasmettere conflitti e contraddizioni dei corpi contemporanei. La sua ricerca vitale, irridente e profonda con le donne di età avanzata la porta a decostruire i ruoli e i modelli stereotipati della donna nella società. I suoi laboratori, proposti in molte città italiane vedono protagoniste donne dell’età media di settant’anni o donne con fisicità prorompenti e inattese, il cui corpo non è davvero ciò che ci si aspetta di trovare in scena. Andando oltre l’immaginario ristretto e grottesco della donna over, le persone che partecipano ai laboratori di Silvia mostrano intelligenza, autonomia, ironia.

Il mio scopo è “dissacrare con bellezza ogni momento”, dice Silvia e giocare con ciò che non si può fare, con la nudità, e in generale con tutto ciò che è confine, proibizione, convinzione limitante per andare oltre le aspettative, smontare le attese, irridere i modelli. Che dite, ci proviamo anche noi?

 

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Profilo Autore

loredana metta

Loredana è una che da tutta la vita si ostina a definirsi musicista e lo è, o meglio, continua a desiderare di diventarlo con tutte le sue forze. Ama insegnare musica, nonostante i diplomi di Conservatorio e i numerosi corsi di specializzazione. Perché fare musica è trovare una via alla conoscenza di sé e il pianoforte è una palestra per la relazione con se stesse, con gli altri e le altre… Insegna Pratica e lettura pianistica al Conservatorio di Vicenza. La sua più grande emozione: vedere due mani inesperte toccare il pianoforte per la prima volta. Vive a Milano, con 9 piante, che hanno tutte un nome, e un certo numero di pupazzi, fra cui Fabio, il suo amato compagno. Adora il cinema, l’arte, la filosofia . É laureata a Bologna in discipline semiotiche.

1 commento

  1. loredana metta
    loredana metta on

    Le fotografie riprodotte in questo pezzo sono di Laila Pozzo. Ci scusiamo per non averlo ricordato nel corpo dell’articolo.

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