Pensando a te

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12 giugno 2016: lo stadio di Pristina è stato invaso da più di cinquemila abiti femminili per ricordare le ventimila donne stuprate durante il conflitto.

L’installazione, voluta fortemente dall’artista Alketa Xhafa-Mrpa è stata denominata “Pensando a te”. E’ un atto di solidarietà nei confronti di tutte quelle per cui la guerra non è mai finita a causa dei traumi della violenza subita.
I vestiti sono stati raccolti in tanti paesi kosovari:Mitrovica,Drenas, Prizren, Gjilan…e varie personalità della politica, della cultura e dell’arte internazionale hanno voluto partecipare all’iniziativa. Tutte hanno donato i loro abiti più belli consegnandoli con emozione e con le lacrime agli occhi.
Il primo vestito donato è stato quello della Presidente Atifete Jahjaga , che ha sponsorizzato l’iniziativa come campagna di sensibilizzazione per promuovere la solidarietà con le sopravvissute violate, “per ridare a queste donne il senso di sè” e per testimoniare pubblicamente l’atrocità del crimine commesso, sperando che simili vergognosi episodi cessino in ogni parte del mondo dove ancora vengono perpetrati e, in futuro, non si verifichino mai più.
Le sopravvissute che hanno aderito all’iniziativa hanno dichiarato che quei vestiti appesi, ondeggianti nel vento, hanno rappresentato per loro come “una boccata di aria fresca”: si sono sentite più forti, meno sole. Pensano che ancora oggi la comunità e la giustizia internazionale siano  impreparate di  fronte a questo reato, a questo crimine contro l’umanità. I colpevoli non sono mai stati identificati, per le donne del Kosovo non ci sono stati processi e non hanno mai avuto giustizia.
Tra tutti quegli abiti appesi, due gonne feriscono i cuori: in una c’è scritto  “Ho un’esperienza amara”, nell’altra “In questa gonna è chiusa la storia di una primavera del 1998””.
Tra le tante emozioni che il video regala, commuovono le lacrime dell’artista Alketa Xhafa-Mrpa : sono le lacrime di ogni donna che pensando  a quello che altre hanno dovuto subire, si sentono anch’esse violate, e non possono non  piangere.

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Profilo Autore

Ester Rizzo

Ester Rizzo giornalista e scrittrice nata a Licata nel 1963. Socia fondatrice dell’Associazione Toponomastica femminile. Curatrice del volume “Le Mille: i primati delle donne” (2017) Autrice di “Camicette Bianche “ (2014) “Le ricamatrici “ (2018) “Donne disobbedienti “ ( 2019) e “Il labirinto delle perdute” (2021)

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