Giovani, paura e futuro. Slegare il nesso. Si può ?

0

Negli ultimi anni le sostanze psicotrope legali ed illegali sono diventate progressivamente più disponibili. I ragazzi sono i consumatori più vulnerabili e facili da raggiungere.

Il Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza di Puglia, Rosy Paparella, ha presentato ai docenti e genitori dell’Istituto Margherita di Bari il Report SPS ( School Populatio Survey) Puglia 2015, “Indagine sul consumo di sostanze psicotrope negli studenti delle scuole secondarie di secondo grado”,  A seguire la ricercatrice in Pedagogia sperimentale all’Università di Foggia, Antonia Chiara Scardicchio, ha presentato il Progetto “ Chi manda le onde. Bellezza, Resilienza, Creatività”, percorso formativo per la promozione della “ Life skills” rivolto agli studenti delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado e del Liceo, con il coinvolgimento dei docenti e dei genitori.
scardicchioNegli ultimi anni le sostanze psicotrope legali ed illegali sono diventate progressivamente più disponibili e il loro mercato registra enormi fatturati e quindi forti interessi. I ragazzi sono i consumatori più vulnerabili e facili da raggiungere.
Il consumo di sostanze illegali rappresenta, quindi, un fenomeno sempre più diffuso nella fascia giovanile e spesso viene associato ad altri comportamenti a rischio (consumo di alcol, di sigarette, esperienze sessuali precoci, comportamenti antisociali, ecc.) con un conseguente aumento della probabilità di danni alla salute. Il monitoraggio del fenomeno legato al consumo di stupefacenti ha assunto un ruolo strategico nel contrasto alla diffusione dello stesso.
In Italia, sono stati realizzati diversi studi epidemiologici su questo argomento: lo studio SPS (School Popolation Survey) è coordinato dal Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri mentre lo studio ESPAD (European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs) coordinato dal CNR.
Secondo i risultati dello studio ESPAD, in Italia circa il 22% degli studenti ha fatto uso almeno una volta nella vita di una o più sostanze illegali.
In Puglia, l’Osservatorio Regionale delle Dipendenze, istituito dall’art.6 comma 3 della L.R. n° 26/2011 e attivato con Delibera n° 2815/2011 di Giunta Regionale nel quadro del progetto nazionale NIOD (Network Italiano degli Osservatori delle Dipendenze), affianca il Dipartimento politiche Antidroga nella realizzazione a livello locale dello studio SPS: il target di riferimento è formato dagli studenti delle scuole secondarie superiori per l’anno scolastico 2013-2014.

locandinaLa ricerca si è inserita tra gli studi di sorveglianza previsti nel Piano strategico regionale per la Promozione della salute nella Scuola, recentemente varato dall’Assessorato al Welfare della Regione Puglia, di concerto con l’Ufficio scolastico regionale.
La pubblicazione illustra i risultati della rilevazione regionale riferiti a 6409 studenti di 74 scuole ed elaborati a cura dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale.
Rosy Paparella si è soffermata sui dati emersi dai questionari compilati dagli studenti, relativamente agli ambiti: verso se stessi, verso l’ambiente e verso gli altri. Ne è scaturito che il maggior disagio è avvertito dalle ragazze, tranne che per la illegalità. Praticano poca attività sportiva (solo il 30%), il 70% trascorre molto tempo sul PC e solo il 28% legge libri diversi da quelli scolastici (chi legge vede tanti mondi e tanti se).
Nel rapporto con se stessi l’88% dei ragazzi sono soddisfatti e l’80% delle ragazze, ed l’85% ritiene di avere buone qualità. La nota rilevante è, per contro, che il 52% delle ragazze ed il 40% dei ragazzi si sente INUTILE, con depressioni.
Nel rapporto con gli altri, risulta che spesso fanno assenza a scuola perché “non hanno voglia”. Ed una enorme quantità asserisce di avere comportamenti da bullo. Nel rapporto con i genitori l’80% asserisce di essere soddisfatto, ma questo è un dato negativo perché di solito gli adolescenti hanno rapporti conflittuali con i genitori, per cui l’asserzione va intesa come avere “insignificanza” verso gli adulti, perché sono spesso assenti o accondiscendenti. Da parte dei genitori si avverte trascuratezza e spesso i ragazzi sono soggetti a violenza assistita, assorbendo tali comportamenti come stili di vita.
I ragazzi si sentono TRASCURATI emotivamente. Spesso i genitori non ascoltano le necessità o non avvertono i disagi (fallimenti scolastici, liti in famiglia, amori), anche perché presi da altro (es. lo smart phone) e risolvono con domande indagatorie senza soffermarsi sulle ansie e frustrazioni, oppure spingendo alla competitività senza regole e nel conflitto continuo.
Circa il rapporto con la sessualità è emerso che oltre il 50% hanno rapporti sessuali frequentemente senza tutela e prevenzioni con pentimento del giorno dopo. L’esperienza vissuta con pentimento non viene rivelata ad un adulto. Già ad 11 anni hanno facile accesso su internet a siti pornografici che copertina-report-spsdiventano modelli di apprendimento.
Se un ragazzo non si sente compreso ed ascoltato dai genitori, si sente INADATTO e cercherà PIACERE in altro come nella dipendenza dalla droga.
In sintesi i dati emersi dall’indagine fanno si che “Il REPORT è UNA RICHIESTA DI AIUTO” . Bisogna dare risposte anche litigando, accettando di essere adulti, vivendo il rapporto genitori/figli in modo asimmetrico e non come amici, senza necessità di dirsi tutto, ma far sentire la presenza e utilità nei momenti cruciali. Sentirsi utili quando si conquista una meta con fatica.Costruire un ostacolo ogni giorno ai propri figli perché impari superarlo sapendo della presenza e non sostituzione del genitore. Sostituendosi si elimina la conoscenza della frustrazione, del dolore, rendendoli INVISIBILI.
Anche Antonia Chiara Scardicchio ha insistito sulla necessità che sia riconosciuta l’autorità nell’adulto se questa è sinonimo del seguire e guardare il giovane. Bisogna scindere la persona da cosa fa e dai suoi progressi a scuola. Insegnamento è sinonimo di “IO TI VEDO”, ho cura di te e ti ascolto.
Le azioni violente dei giovani sono delle sfide e rientrano nell’esigenza di essere considerati, non IGNORATI. Spesso i giovani violenti hanno lapovertà nella difficoltà ad immaginare processi alternativi ai loro. Manca in loro la BELLEZZA, uno sguardo onesto della vita. Non tollerano di essere secondi. Tutto ciò è determinato dalla sensazione di ESSERE INADEGUATI.
Il progetto che sarà messo in atto serve per sviluppare il linguaggio dell’immaginazione, osservandosi da fuori per migliorarsi. Imparare ad ESSERCI.
IL FUTURO E’ IL NOSTRO CAPITALE.
SCUOLE RICERCATRICI per studiare e costruire Capitale di Aspirazione
L’Ufficio della Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza di Puglia lancia una call per ricerca-form-azione a tutte le scuole superiori della Regione per promuovere ricerca e formazione per gli insegnanti e gli studenti sul tema delle COMPETENZE DI FUTURO e della promozione del CAPITALE DI ASPIRAZIONE.
Il Progetto, che coniuga ricerca scientifica e formazione sul campo, è realizzato in partnership con l’Università degli Studi di Foggia –Dipartimento di Studi Umanistici, con la Direzione Scientifica della prof.ssa Antonia Chiara Scardicchio.
Il Progetto prevede l’offerta gratuita, a tutti gli insegnanti di Puglia, di un Workshop Formativo in tema di “Competenze di futuro”: nell’ottica esplicitata da Morin, Bateson, Appaduraj queste life skills coincidono col “capitale di aspirazione” e con le forme dell’apprendimento creativo fondamentali per gestire crisi, avversità ed incertezze e sviluppare processi di resilienza (Cyrulnick, Taleb, Siegel) e “hope skills” (Snyder et all.). Ed anche:
1. L’offerta gratuita per tutti gli insegnanti, di materiali di studio ed approfondimento sui temi della ricerca-formazione
2. L’offerta gratuita per tutti gli insegnanti, della supervisione scientifica e didattica ai percorsi che saranno implementati nelle scuole
3. La realizzazione di una Ricerca-Azione nel corso della quale gli insegnanti diventeranno ricerc-attori e attiveranno nelle loro scuole molteplici forme didattiche di “HOPE LAB”.
4. La raccolta di dati relativi alle “competenze di futuro” degli studenti della Regione ed il monitoraggio della loro evoluzione a seguito della partecipazione agli HOPE LAB
5. La pubblicazione di un volume che tracci le forme di Futuro in Puglia e le possibilità della Scuola di promuoverle e sostenerle
Il Progetto si svolgerà dunque nella forma del “baratto culturale” (Barba, Colazzo): le scuole riceveranno formazione e sussidi sul tema cruciale delle metacompetenze indicate e potranno realizzare percorsi per promuoverle nei loro studenti, partecipando alla ricerca come SCUOLA PROMOTRICE DI CAPITALE DI ASPIRAZIONE.
Ad esse si richiede di rispondere col loro “capitale di partecipazione” e col libero interesse a posizionarsi dentro modi sistemici e complessi di progettare e costruire l’apprendimento e il futuro.
La formazione, in quattro sessioni pomeridiane di tre ore ciascuna si terrà a Bari presso l’Istituto scolastico che ha ospitato questo incontro.

CONDIVIDI

Profilo Autore

Luciano Anelli

Nato a Bari, nel 1947, Laureato in Ingegneria trasporti, dopo 11 anni trascorsi a Roma a progettare e costruire Aeroporti in tutta Italia per conto del Ministero dei Trasporti, si è lanciato nell’avventura gestionale in Puglia, costituendo la Società di Gestione aeroportuale. Dopo 9 anni trascorsi come Direttore Generale della SEAP-SpA, passa a fare il Libero professionista, consulente nel settore aeroportuale. Si inserisce nella Federmanager, Federazione dei dirigenti di aziende industriali, diventando Segretario della sede di Bari, consigliere nell’Unione Regionale, e qui anche come Direttore della rivista “Dirigenti in Puglia. La sua nuova propensione è nel campo delle Pari Opportunità. ha anche iniziato un’attività di tutoraggio, mentore e couching per neo imprenditrici e dirigenti donne, caratterizzando anche la rivista che cura nella valorizzazione del lavoro di vertice al femminile nella diversità di genere e creando una vera rete di donne impegnate.

Lascia un commento


3 + quattro =