USA. Trump e la misoginia

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USA. LA MISOGINIA DI TRUMP E’ UN OLTRAGGIO ALLA DIGNITA’ NAZIONALE

Probabilmente il delirio narcisistico che lo affligge non gli consente di valutare le conseguenze delle proprie affermazioni. Immerso in un microsmo ideale sopeso tra terra e cielo ha completamente perso ogni contatto con il reale. Diversamente non avrebbe esortato i malati terminali a lottare contro la morte almeno fino a elezione avvenuta. Forse insomma – a dispetto dei sondaggi che lo attestano in continua discesa nei sondaggi popolari, si ritiene davvero predestinato alla guida degli Usa.

Un problema non indifferente per il Grand Old Party, che lo scorso luglio, individuando in lui – ex star televisiva e imprenditore di successo – un elemento estraneo alla presunta ieraticità dell’establishment, lo aveva incautamente insignito della nomination ufficiale alla Casa Bianca.

Un errore imperdonabile, dal momento che Donald Trump si è gradualmente rivelato assolutamente inadeguato alla governance e lesivo per la dignità non solo del partito ma anche dell’intera nazione. Arrogante, presuntuoso, spregiudicato, xenofobo, razzista e soprattutto misogino: piuttosto imbarazzante, in una competizione elettorale che vanta tra l’altro la prima candidatura femminile della storia statunitense.

Ad alimentare l’indignazione generale è subentrata un’incresciosa registrazione risalente al 2005, in cui il tycoon (allora appena convolato a nozze con la terza moglie Melania e probabilmente convinto non essere intercettato dai microfoni) ) si abbandonava a confidenze esplicite in merito al carisma seduttivo vantato sul sesso opposto. “Sono automaticamente attratto dalla bellezza“, precisava a un impacciato Billy Bush (che si è affrettato a scusarsi riconducendo la conversazione alla propria inesperienza).
clinton-trump“Inizio sempre con un semplice bacio. Per me è come una calamita quindi non aspetto oltre. E quando sei un personaggio famoso nessuna si ribella. Toccandola tra le gambe puoi ottenere tutto ciò che vuoi. Ma ammetto di avere anche fallito. Una volta volevo portarmi a letto una donna sposata. Mi sono mosso con una certa aggressività, simile a un cane in calore, ma lei desiderava solo acquistare dei mobili, così ho dovuto indicarle alcuni negozi adatti. L’ho rivista inaspettatamente: si è rifatta il seno e altre zone del corpo. Ha totalmente cambiato look“.

Esternazioni “ripugnanti” per il leader della maggioranza al Senato Mitch McConnell, che ha caldeggiato una pubblica ammenda nei confronti della sfera femminile. Profondamente “nauseato” anche il portavoce della House of Representatives Paul Ryan, che ha provveduto ad annullare la partecipazione del miliardario all’imminente Republican Fall Fest prevista in Wisconsin.

La divulgazione del controverso video da parte di Washington Post e Nbc News a poche ora dal secondo confronto televisivo con la rivale democratica Hillary Clinton rischia di complicare ulteriormente la propaganda dell’Elefantino. Ne consegue che il numero dei conservatori inclini a defilarsi dal sostegno finora offerto al discusso outsider newyorkese è ormai in costante crescita.

“Non potrei più guardare mia figlia 15enne negli occhi se votassi per lui“, ha tuonato Jason Chaffetz, uno dei più strenui avversari dell’ex first lady. E se per il governatore dello Utah Gar Herbert “è giunta l’ora della verità“, il deputato del Colorado Mike Coffman pare ormai certo della sconfitta.

“Non avevamo mai ascoltato frasi simili nel corso di una campagna presidenziale moderna. E’ davvero triste sia per il sistema politico statunitense che per i fedeli del partito“, ha osservato David Yepsen, direttore del Paul Simon Public Policy Institute della Southern Illinois University.

“Questo sembra designare la fine dei giochi“, è la considerazione espressa da Ron Bonjean, stratega repubblicano. “A meno che gli elettori non decidano di soprassedere alla vicenda, magari tacciando la diffusione del filmato in termini di sporco escamotage politico, Trump non riuscirà a rimediare alla situazione senza estrarre un coniglio dal cappello“.

Ma l’interessato (tutt’altro che turbato dal clamore suscitato a livello globale) non ha saputo esimersi dal minimizzare l’accaduto. “Sono rivelazioni inutili, finalizzate a distogliere l’attenzione dai temi che dovremo trattare nei prossimi giorni. Chiunque mi conosce sa che si tratta quisquilie che non mi appartengono. D’altronde, non ho mai affermato di essere perfetto, nè preteso di apparire diverso dalla mia natura. Ho compiuto e raccontato imprese di cui adesso mi pento. Ma comunque c’è una differenza notevole tra le mie parole e le azioni altrui. Bill Clinton ha abusato delle donne e sua moglie (la senatrice, n.d.r.) è stata prepotente con le vittime. Io non perderei voti nemmeno se mi piazzassi nella Fifth Avenue e sparassi a qualcuno“.

Incoscienza o provocazione: arduo identificare la genesi di tale ostentata sicurezza. “Parecchi pensano che non sia adatto alla leadership e ora ne abbiamo una conferma effettiva. Quello che ha detto è devastante, eppure probabilmente i simpatizzanti non lo abbandoneranno “, ha azzardato Bill Schneider, docente di politica interna ed estera presso la George Mason University di Fairfax, in Virginia.

L’ex Segretario di Stato invece ha elegntemente preferito astenersi dalle considerazioni, limitandosi ad affidare a Twitter un laconico commento: “Stiamo assistendo a qualcosa di orribile. Non possiamo permettere a costui di diventare presidente“. L’altra metà del cielo potrebbe tuttavia impedirlo.

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Profilo Autore

Rita Cugola

Rita Cugola, milanese del ’59. Giornalista. Attualmente ha collaborato con il quotidiano “Il Fatto” e ha lavorato per il mensile “SpHera” (ora chiuso), occupandosi, rispettivamente, di mondo islamico (immigrazione, problematiche politiche e sociali) e di egittologia, ermetismo, filosofia. Collabora al momento attuale anche con Panorama e Alganews . Il suo blog http://ritacugola.blogspot.it/

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