GRACIAS A LA VIDA. IN MEMORIA DI LAVINIA BERTOTTI

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Lavinia Bertotti, soprano è arrivata tardi al canto:  la sua vocazione musicale era stata tardiva, perché era ingegnera e al canto si era dedicata tardi.

Questo mese proprio non riesco a scrivere la mia solita rubrica perché, pochi giorni fa, dopo una lunga e dolorosa malattia, è morta una persona speciale, e non posso che parlarvi di lei.
Era una soprano, si è dedicata alla musica rinascimentale e barocca, tenendo corsi di formazione in alcune importanti Accademie italiane. Dal 2012 insegnava al Conservatorio di Parma, ma l’avevo conosciuta a Palermo dove ha lasciato ricordi meravigliosi in tutti coloro che, come me, hanno avuto la fortuna d’incontrarla.
Lavinia Bertotti, aveva studiato con Cristina Miatello e poi con Jessicah Cash e Nigel North. È stata solista in numerosi e prestigiosi ensemble di musica antica, ha partecipato a molti festival, cantando opere di non comune bellezza. La sua vocazione musicale era stata tardiva, perché era ingegnera e al canto si era dedicata tardi, anche se aveva respirato la passione per la musica in famiglia fin da piccola. Era curiosa, piena d’interessi, briosa e geniale in tutto. Cantava come un angelo. Ed era un angelo, sempre sorridente, sempre pronta a gustare la vita. La sua magia coinvolgeva chiunque la conoscesse. Faceva fiorire ogni giardino, e ogni interstizio dei suoi tanti mondi portava il segno della sua creatività. Come la ricetta dei ravioli scappati, con tanto di disegno, di cui ci ha parlato un caro amico al suo funerale, che si è svolto a Pavia sabato 7 maggio 2016 presso il Cimitero monumentale. Una cerimonia laica, svolta in una cornice semplice, in cui si sono espressi sentimenti veri profondi e rari.

Chi l’ha conosciuta e amata ha potuto parlare di lei, ringraziarla delle tante cose che lei insegnava. Ognuno dei presenti si è sentito accolto e abbracciato affettuosamente. Perché lei era così. I suoi familiari e gli amici hanno fatto sperimentare a tutti proprio quella particolare atmosfera di luminosa affettuosità che la circondava. Bellezza e gioia erano il motto di Lavinia, e al suo funerale si è pianto, sì, ma di commozione, di bellezza e di nostalgia. Terribile nostalgia, ma anche gratitudine per averla conosciuta.

Può il funerale di una donna, morta ancora giovane e piena di voglia di vivere e di cantare, trasformarsi in un inno alla vita? Può il dolore della separazione diventare dolcezza? L’estremo saluto può essere un’indimenticabile esperienza di luminosa pace e di amore? Può un funerale re-innamorarti della vita? Sì, se è quello di Lavinia Bertotti.
Lavinia, fatina cara, addio e grazie. Non lacrime, sorrisi. Sembrava che al tuo funerale tu non volessi proprio farci piangere per te. Grazie per la tua musica preziosa, che riascolteremo tante volte. Grazie per averci dimostrato quanta forza può avere un essere umano pieno d’amore. Grazie per gli occhi dei tuoi cari, per i quali persino la sofferenza accanto a te è diventata esperienza di saggezza e trasformazione. Grazie per averci riuniti insieme a cantare, improvvisando un coro solo per te.
Come ha detto la tua prima maestra di musica al momento del suo saluto: non ci resta che fare tanta musica e volerci tanto bene.

Nel tuo nome.
Gracias a la vida,
Que me ha dado tanto,
Me ha dado la risa
Y me ha dado el llanto
Asi yo distingo
Dicha de quebranto
Los dos materiales
que forman mi canto
y el canto de ustedes
que es el mismo canto,
y el canto de todos,
que es mi propio canto

Gracias a la vida,
Que me ha dado tanto

Per chi volesse conoscerla meglio, la discografia di Lavinia Bertotti è sul sito del Conservatorio Arrigo Boito di Parma.

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Profilo Autore

loredana metta

Loredana è una che da tutta la vita si ostina a definirsi musicista e lo è, o meglio, continua a desiderare di diventarlo con tutte le sue forze. Ama insegnare musica, nonostante i diplomi di Conservatorio e i numerosi corsi di specializzazione. Perché fare musica è trovare una via alla conoscenza di sé e il pianoforte è una palestra per la relazione con se stesse, con gli altri e le altre… Insegna Pratica e lettura pianistica al Conservatorio di Vicenza. La sua più grande emozione: vedere due mani inesperte toccare il pianoforte per la prima volta. Vive a Milano, con 9 piante, che hanno tutte un nome, e un certo numero di pupazzi, fra cui Fabio, il suo amato compagno. Adora il cinema, l’arte, la filosofia . É laureata a Bologna in discipline semiotiche.

13 commenti

  1. Fausto Sanson on

    Lavinia è stata una mia collaboratrice quando faceva l’ingegnere al CISE ed ha lavorato per molti anni nell’ufficio di fianco al mio ; ha fatto lavori eccellenti come capo progetto nel settore spaziale (aveva maturato la sua esperienza nel gruppo del GaAs (Arseniuro di Gallio) ) era uno straordinario gestore di attività , di persone e di problemi ; per amore del canto ha rinunciato ad una carriera brillante e di forte remunerazione all’Agenzia Spaziale Europea era una persona sincera e solare capace di condividere gioie e dolori della vita con tutti ; in questi ultimi anni ci siamo persi di vista proprio venerdì scorso parlando delle mie esperienze di lavoro mi dilungai a parlar di lei con un amico , il giorno dopo ho avuto la terribile notizia della sua morte prematura . Il racconto delle sue esequie me la riportano agli occhi perchè in esso ho ritrovato una persona che non si potrà mai dimenticare

    • Loredana Metta on

      Grazie per la tua testimonianza, Fausto. Davvero una persona indimenticabile.

  2. L’ingegneria si frappose fra i me e il pianoforte, quindi verso 23 anni smisi di studiare lo strumento. Ma fare musica crea dipendenza, quindi cominciai a cantare in vari cori. Nel frattempo andò avanti la mia “carriera” e mi ritrovai ingegnere laureato, poi dottorato, esperto in telerilevamento… la sorte mi portò anche a lavorare in stretto contatto con l’Agenzia Spaziale Europea. Quando scoprii che la mia insegnante di canto aveva avuto un percorso analogo, tale fu la suggestione che contemplai l’ipotesi di lasciare i numeri e dedicarmi alla musica.
    Mi ci volle poco per capire che certe scelte, soprattutto in Italia dove fare arte vuol dire esporsi a rischi e sacrifici infiniti, le possono fare solo persone come Lavinia.

    Continuo a fare la mia “carriera”, ma grazie ai suoi insegnamenti la mia vita è ricca di soddisfazioni musicali.
    La terra ti sia lieve come il tuo canto!

  3. Cara Loredana,
    È bello condividere questo comune sentire fra tutti noi che abbiamo conosciuto e amato Lavinia. Grazie per il tuo bellissimo scritto. A Roma stiamo organizzando un suo ricordo, in musica e parole e vino, il prossimo 24 maggio, nel caso ti facesse piacere esserci e partecipare…
    Un abbraccio,
    Corinna

    • Loredana Metta on

      Grazie, Corinna. Certo che vorrei partecipare. Per favore tenetemi informata (mail: lartediparte[@]gmail.com).
      Anche il Conservatorio di Palermo farà un concerto per Lavinia, vi farò sapere. Grazie ancora.

  4. Patrizia Opipari on

    Grazie Loredana! Ci siamo conosciute con te ed anche con Lavinia grazie al mio B&B SoleLuna a Palermo. Due passi dal conservatorio. Eravamo diventate amiche. Quell’amicizia bella, pulita, leggera, sincera. Quando c’era un poco di tempo libero si approfittava per stare insieme. Sono contenta di averle fatto conoscere alcuni luoghi della città a lei sconosciuti. Siamo andate insieme a Cefalu a Monreale, a Ustica. Ogni tanto capitava che si mangiasse anche a Soleluna; la sua seconda casa a Palermo. Così la definiva. Non potrò mai dimenticare la sua passione per la Caponata; la sua espressione era di grande gratitudine. E dopo averla mangiata, cominciava a cantare . Che donna, che artista, che amica. Per tutto l’anno della sua malattia siamo state in contatto l’ultima volta che l’ho sentita è stato a Pasqua. Mi ha chiamata per farmi gli auguri. Non riesco a descrivere con quanta serenità mi ha raccontato la sua situazione e come avrebbe lasciato questo mondo. Lavinia un esempio di vita e di coraggio. Ho avuto la fortuna di conoscerla ed il privilegio di averla amica. Altro privilegio poter partecipare al suo funerale che grazie a lei è stato più che altro un commiato partecipato e ricco di energia. Ti voglio bene Lav!
    Per te ridono le distese del mare e rasserenato il cielo splende di luce diffusa (Lucrezio)

  5. Una Amica di LAVINIA mi ha consentito di sapere dell’esistenza di questo “omaggio a LAVINIA e ringrazio chi ha avuto questa idea . “un Ingegnere che sa mettere il cuore davanti ai numeri non può essere altro che una Persona Speciale”, questa era LAVINIA…..LAVINIA mi ha insegnato tanto, senza stare in cattedra ; il suo modo di essere , il suo modo di comportarsi…GRAZIE LAVINIA

  6. Loredana Metta on

    Ringrazio Enrico Bellei per il link e tutte le amiche e gli amici che hanno commentato questo articolo e che, come me, ricorderanno sempre questa donna stupenda. Ci rivedremo a Roma e ancora a Palermo per ricordarla tutte e tutti insieme. Un altro regalo di Lavinia.

  7. Alessandra Vicentini on

    Sono scioccata da questa notizia che ho appreso ora per caso navigando sul web e ascoltando musica.
    Lavina è stata la mia insegnante di canto anni fa. Avevo 20 anni e mi ha insegnato moltissimo, la tecnica, l’amore per la musica, molto di quello che so… Ancora prima di conoscerla, mi ero innamorata di quella cantante che cantava in TV il ‘Lamento di Arianna’. Era lei. E mi sembrò quasi un sogno che fosse diventata la mia maestra. Grazie a lei ho maturato una passione per la musica antica che mi accompagna ancora dopo molto tempo. Era una donna meravigliosa, vera, sincera, profonda, ma anche semplice e generosa, cosa che mi ha dimostrato più volte nel corso della nostra amicizia. Era una di quelle persone speciali, di un’intelligenza e una sensibilità uniche, che lasciano una traccia in chiunque le conosca. Il mondo è più triste senza di lei. Sono contenta di averti conosciuta, Lavinia. Requiescat in pace.

  8. Fabrizio Haim Cipriani on

    Scopro per caso questa pagina, e ringrazio Loredana Metta per averla realizzata.
    Lavinia, amica, collaboratrice, confidente, maestra, mi ha insegnato tanto, come penso a molti di noi. Fare musica con lei era una delizia. La sua profondità semplice, la ricerca di quella che lei chiamava “la leggerezza” e “la gentilezza”, parole che ancora ha usato nelle nostre ultime conversazioni poco tempo fa, facevano di lei una maestra di vita e di arte. Queste parole non erano mai vane nella sua bocca, esprimevano una volontà di andare oltre tutto quello che soffoca la nostra capacità di vivere pienamente, con equilibrio e con saggezza.
    Cara Lav, sarai sempre con noi, davvero.

  9. Carissimi, ad un anno dal suo saluto al mondo Lavinia ci manca moltissimo. Per ricordarla abbiamo organizzato a Pavia un concerto a cui parteciperanno alcuni degli amici musicisti che hanno percorso un pezzo di strada con lei.
    Il concerto si terrà Sabato 6 maggio alle ore 19:00 presso la chiesa di San Lanfranco a Pavia, via S. Lanfranco 46.
    Se potrete partecipare, sarò bello incontrarci in quella occasione.
    Vi lascio indirizzo email e numero di telefono per chi volesse informazioni
    Lucia: ablucia02@gmail.com – 3405001862
    Un caro saluto

    • Grazie a Lei e a chi insieme a Lei ha voluto organizzare questo concerto: LAVINIA sarà molto felice di sapere che siamo in tanti a ricordarla. Giorgio Canella

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