Il furto alle vedove va in scena

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L’attuale sistema pensionistico Statale, gestito dall’INPS, si basa su di un sistema a ripartizione. Il che significa che se sei in pensione, chi finanzia direttamente il tuo assegno mensile, è un lavoratore che sta versando i contributi.

Ovvero, i tuoi contributi trattenuti oggi, e che dovrebbero tornarti sotto forma di pensione in futuro, li rivedrai solo se, in quel futuro, ci saranno altri lavoratori che pagheranno i propri contributi.

Un vero cane che si morde la coda. Di fatto pagando oggi ti crei un diritto futuro, diritto che, però, non avrai la certezza di ottenere.
A peggiorare ancora le cose, in questi giorni è stato presentato un disegno di legge delega in Commissione Lavoro della Camera che, di fatto, distrugge il diritto individuale, soprattutto delle donne.
Cosa sono riusciti ad escogitare, questa volta? Una cosa che a leggerla sembra banalissima: “la pensione di reversibilità verrà considerata una prestazione assistenziale e non previdenziale”.
Detto in termini meno banali, ciò significa che la pensione di reversibilità, che molto spesso spetta alle vedove, di gran lunga più numerose dei “colleghi” uomini, sarà legata all’ISEE, cioè al reddito familiare.
Ovvero, anche se la vedova ha diritto alla pensione di reversibilità perché il caro estinto ha contribuito per una vita intera alle casse dell’INPS ma abita, per esempio, con un figlio, e quest’ultimo percepisce uno stipendio, la somma dei redditi potrebbe far saltare la pensione, lasciando la donna senza un soldo.
Se questa ennesima legge porcata venisse approvata, anche la nostra ultima speranza di vivere dignitosamente la terza età sfuma miserevolmente.
Forse, ancora una volta, dovremmo capire che non possiamo rimandare oltre la gestione personale del nostro patrimonio.
Solo imparando a difendere i nostri risparmi e provvedendo personalmente a investirli non solo per farli fruttare, ma almeno per non farceli sottrarre, avremo una minima speranza di vita serena.

Potereconomico.com è una società con sede a Milano che ha fatto dell’educazione finanziaria rivolta alle donne il proprio credo e lotta quotidianamente per sconfiggere l’ignoranza economica che porta inesorabilmente le donne a rovinarsi con le proprie mani. Con Dol’s Magazine pubblica regolarmente “pillole” di finanza personale per debellare la scarsa cultura finanziaria ancora oggi presente in Italia.

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Profilo Autore

Cristina Perciaccante

Bolognese di nascita, milanese d’adozione dopo il diploma di “addetta alla segreteria e direzione d’albergo” consegue la maturità tecnica da privatista in due anni. Lavora per società del calibro di Eni, Montedison, BNP Gestioni, Lazard, Kpmg fino al 2002, anno in cui decide di prendersi un anno sabbatico per seguire la figlia di sei anni. Inizia ad investire per gioco diventando così brava che ancora oggi, dopo 13 anni, non è più tornata a fare la dipendente. Per migliorare la conoscenza del settore si forma sul campo con insegnanti del calibro di Robert e Kim Kiyosaki, Suze Orman, Harv Ecker e tanti altri. Nel 2014 fonda a Milano la sua società “Potereconomico.com” dove trasmette la propria esperienza a tutte le persone che vogliono seguire il suo percorso verso la libertà finanziaria. Ha scritto due libri: uno dedicato alla donne che si intitola “Come sposare il Re del Mondo” e uno per tutti, dal titolo “Non accettare diamanti dagli sconosciuti”, reperibili scrivendole a info@potereconomico.com. Collabora con Dol’s Magazine, Il Portale delle Donne e Donna in Affari. Ha appena vinto il prestigioso premio “Donne che ce l’hanno fatta – edizione Expo 2015”. Tiene corsi in tutta Italia sugli investimenti in azioni, obbligazioni, oro, argento e diamanti.

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