La paziente infertile

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Nonostante i progressi della PMA, il tasso di nascita si riduce con l’aumentare dell’età delle pazienti (in Europa dati del 2007= 19,2% in età maggiore a 40 anni)

Il tasso di fertilità totale (numero medio di bambini nati vivi dalla stessa donna durante il suo ciclo di vita) sta diminuendo in tutta Europa ed è al di sotto del tasso di fecondità di sostituzione della popolazione (nei Paesi maggiormente sviluppati, si considera livello di fecondità di sostituzione della popolazione un tasso del 2,1)…

Le donne europee  aspettano più a lungo per avere figli rispetto ad  altri stati  (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia, Regno Unito.(Eurostat Fertility Indicators Database www. epp.eurostat.ec.europa.eu. 2011)
Nonostante i progressi della PMA, il tasso di nascita si riduce con l’aumentare dell’età delle pazienti (in Europa dati del 2007= 19,2% in età maggiore a 40 anni)
I fattori che determinano il declino della fertilità con l’avanzare dell’età nelle donne sono i seguenti: riduzione del numero di ovociti e disturbi ovulatori, ridotta qualità degli ovociti e aumento delle mutazioni cromosomiche e genetiche, disfunzione della fase luteale, compromissione dei tassi di fecondazione, fallimento dell’impianto, scarsa qualità degli embrioni e anomalie genetiche, recettività endometriale compromessa, incidenza maggiore di problematiche ginecologiche correlate all’età, inclusi fibroma e polipi uterini, calo della sessualità,aborti in epoca gestazionale avanzata, aborti precoci, aborti spontanei clinici, aumento dell’incidenza di patologie sistemiche correlate all’avanzare dell’età (ad es., diabete mellito di tipo 2,ipertensione) ed elevata incidenza delle complicanze ostetriche.

Il declino della fertilità legato all’eta’ femminile è dovuto alla riduzione irreversibile della quantità e della qualita’ degli ovociti presenti nell’ovaio e all’impossibilità di produrne di nuovi.
L’invecchiamento ovarico è il fattore chiave nel determinare il calo della fertilità nelle donne, il patrimonio follicolare e quindi ovocitario presente in un determinato momento della vita di una donna , cosiddetta riserva ovarica, si valuta attraverso i seguenti marcatori prognostici: FSH, Estradiolo, Inibina B, ormone antimulleriano ( AMH) , parametri ecografici delle ovaie (volume ovarico, conta dei follicoli antrali, diametro medio delle ovaie)
L’avanzare dell’età materna presenta una serie di rischi per un fallimento della gravidanza, dovuti ad alcune cause come: la qualità scadente degli ovociti, l’aneuploidia ( trisomie ed altre anomalie), gli aborti ricorrenti, la diagnosi di endometriosi.

La frequente sindrome da esaurimento ovarico, chiamata POF ( Premature ovarian Failure) in termini tecnici, è un’altra condizione di fallimento della gravidanza , purtroppo in anticipo rispetto all’età. Diagnosi basata sull’amenorrea prima dei 40 anni, annulla la possibilità di una maternità. Le cause non si conoscono , ma sono da considerare: mutazioni genetiche ( Difetti del cromosoma X, coinvolgimento autosomico, geni candidati (DIAPH2, DFFRX, XPNPEP2, ZFX, FSHPRH1, XIST, WT1) e eziologia autoimmune ( presente fino al 30% dei casi di POF,Malattia di Addison, Autoanticorpi ovarici e non ovarici) e altre cause ( per galattosemia,da farmaci,da radioterapia, da chemioterapia citotossica)
Non sembra difficile parlare, a chi è interessato, di protocolli di trattamento per l’infertilità e di tassi di successo perché dipendono molto dall’età ovarica della paziente. Consiglio di effettuare esami diagnostici dopo 1 anno di infertilità per le donne di età 35 anni. Esistono molteplici tecniche per valutare la funzionalità ovarica, e numerosi tipi di protocolli per trattare l’infertilità femminile. La maggior parte dei trattamenti ha tassi di successo elevati nelle donne più giovani
Il Ginecologo e il Medico di base, lo specialista della fertilità e la paziente devono lavorare insieme per stabilire quali siano le reali aspettative e il trattamento ottimale per la coppia.
Pertanto, dopo una trattazione del tema in termini tecnici, vi invito a pensare alla fertilità e alla vostra salute, prima che non sia troppo tardi!

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Profilo Autore

MARIA PAOLA SIMEONE

Maria Paola Simeone - ginecologa, sessuologa, ha creato una proposta di modello organizzativo per un Servizio di sessuologia per la prevenzione della violenza. Lavora presso il Consultorio Familiare nella Asl a Bari; si occupa di: adolescenza, menopausa, problemi di coppia, di identità di genere, di dolore pelvico.  Nelle scuole ha attivato corsi sull’affettività, sulla sessualità, per la consapevolezza nella comunicazione virtuale e per la diagnosi precoce dell'endometriosi. E' docente all'Università IULM al Master sulla Comunicazione in Ginecologia organizzato dall'AOGOI.  E’ membro della FISS (Federazione di sessuologia), dell'EFS (Società Europea di Sessuologia) e dell'ESSM (Società di Sexual Medicine). Partecipa ai convegni internazionali e alla ricerca in ginecologia e sessuologia. Autrice del libro ”l‘intimità perduta, oltre la sessualità alla ricerca dell'eros" Europa edizioni 2014 Nel 2017 nomina quadriennale "Comité d’experts en prévention et en promotion de la santé " Sante Publique -France

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