La Febbre dello studente

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Andare a scuola è il dovere di ogni bambino questo è il concetto generale che tutte noi mamme  cerchiamo di far comprendere ai nostri figli hanno un solo diritto di stare a casa quando ci sono le vacanze,  anche quando hanno la febbre e sono ammalati.

di Gigliola Sambusti

Nel mio caso si consuma un dramma quando mio figlio dodicenne in prima media ha la febbre.
Se sta a casa malato significa correre dal pediatra, aspettare in sala di attesa per un oretta, uscire e correre in farmacia, tornare a casa, avvisare il lavoro e iniziare la carriera di infermiera, ma questo è nulla perché finita la convalescenza, a volte anche durante, si inizia il recupero dei compiti .

Una tragedia.. contattare varie mamme farsi fare foto di pagine di diari e quaderni per poi programmare lo studio. Tutto perché gli insegnanti si aspettano che lo studente torni in classe a pari passo senza così rallentare il ritmo o infastidire i docenti. Ovviamente il recuperare tutte le dispense sono a ”carico di mamma” perché se lo studente ha la febbre sappiamo che generalmente è k.o questo implica sapere fin dove è arrivato.

Addirittura la sfortuna vuole che se lo studente si ammala nel periodo prima degli scrutini il disastro si trasforma in catastrofe totale perché al suo rientro si troverà a dover recuperare anche i compiti in classe e la cosa diventa veramente stressante  ,insomma la febbre di uno studente rischia di trasformarlo in un super eroe con 3 interrogazioni 2 verifiche una ricerca e 7 giorni di compiti arretrati.

Ritengo che una buona scuola debba  saper gestire  certe situazioni, come ad esempio questa, e soprattutto ai tempi del web. Basterebbe poco come fornire tramite mail i vari compiti assegnati o un sms tramite cellulare insomma anche una telefonata con il resoconto dei compiti scritti sul registro. Non chiedo il registro elettronico, tanto acclamato dai nostri governanti ma ancora non attuato nelle scuole inferiori, mi basterebbe un sms giusto per non farmi firmare una nota per non aver svolto tutti i compiti assegnati o per aver eseguito il numero sbagliato dell’ esercizio di matematica.
Mi sento una mamma fortunata sapete… perché ho un bellissimo dodicenne che mi sorride ogni volta che lo guardo ..ma mi sento in ostaggio della Febbre dello studente: quanto rivorrei la mia vecchia scuola con le vecchie programmazioni ma questo lo approfondiremo magari un’altra volta.

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Dols

Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

3 commenti

  1. Ne parlavo giusto oggi. Anche se per mia figlia alle medie è sempre tutto un recupero essendo spesso assente per motivi sportivi, e quindi in una rincorsa dei compiti che rende ogni fine settimana un incubo. Alle elementari è pure peggio, al rientro ti ritrovi con una “mappazzata” di schede da recuperare. .. a prescindere dalle competenze…. mah…

  2. La nostra cara scuola mi fa spendere parecchi euro per libri con dispense web che immancabilmente rimangono non usate mi servono solo quando devo rivendere i libri questo mi da a pensare che non è pronta per il salto di qualità o forse è perché è necessario ringiovanire il team del servizio pubblico…so che è ricca di contraddizioni e soprattutto mi fa spendere parecchie energie cosa che non vedevo fare ai nostri genitori.Eppure ho solo 40 anni.

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