Uso politico delle donne

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GIO-Osservatorio Interuniversitario sugli studi di Genere sui fatti di Colonia e altrove indice assemblea il 4 febbraio 2016


Considerato che:

– i crimini compiuti contro le donne di Colonia e di altre città europee e prima di loro contro le donne del Cairo e di chissà quante altre città sono stati oscurati tacendo sulla loro portata sia da parte dei media che delle autorità e delle istituzioni locali, nazionali ed internazionali dimostrando nei fatti che la cultura europea considera non grave la violenza contro le donne anche quando perpetrata in gruppo da branchi di cani randagi mascherati da uomini;
– le forze di pubblica sicurezza hanno a quanto pare sottovalutato e anche respinto le richieste di aiuto delle donne in nome di “altro da fare” di fatto aggiungendo violenze a quelle già subite (come spesso avviene anche nei casi di violenza, violenza domestica o stalking ai quali quotidianamente assistiamo);
– l’unica autorità che si è espressa è stata la sindaca di Colonia diffondendo un codice di condotta che penalizza le donne e limita la loro libertà;
– che, infine, nei media si dibatte sulle cause attribuendole a scontro di culture e di religione a politiche estere o interne giuste o sbagliate, parole, parole, parole che sfruttano e strumentalizzano la violenza sulle donne,
ma
– non si condanna, a parte alcuni e troppo pochi interventi di donne autorevoli (Zanardo, Saraceno, Aspesi, Merkel, Dominijanni), l’unica cosa che c’è da condannare senza condizioni: la violenza contro le donne, i loro corpi, la loro dignità e libertà, da chiunque perpetrata ivi compreso chi la ignora e la strumentalizza.
Tutto ciò premesso il GIO, in collaborazione con il CUG del MISE e con gli Stati Generali delle donne convoca
un’assemblea pubblica per trovare insieme modi e strategie per far cessare l’uso politico delle donne e dei loro corpi e costruire rapporti sociali, politici, economici basati non più su altre priorità più o meno esplicitate, ma sul rispetto dei diritti fondamentali della persona umana così come sottoscritti e ratificati dagli Stati membri dell’ONU grazie alla Conferenza di Pechino +95 dove è stato sancito per la prima volta, a livello mondiale, che i diritti delle donne sono diritti umani.
L’appuntamento è previsto per il momento per il 4 febbraio, data di inizio del Carnevale di Colonia, in un luogo pubblico da definire in accordo con le associazioni i CUG, i CPO, le istituzioni che vorranno aderire. Dato che è nostra intenzione agire in concomitanza e in costante coordinamento con analoghe iniziative in altre città europee ed italiane per affermare con forza che le donne sono unite e determinate a cambiare questo stato di cose, la data potrebbe cambiare.
Per adesioni si prega di rispondere a questa mail: laura.moschini@uniroma3.it

La Presidente di GIO
Francesca Brezzi,
il Consiglio scientifico del GIO
Marisa Ferrari Occhionero
Elisabetta Strickland
Lucia De Anna
Mariella Nocenzi
Laura Moschini
La Presidente del CUG del MISE
Patrizia Giarratana
Gli Stati Generali delle donne

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Dols

Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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